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Poesia della settimana

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136) Domenico Giansiracusa  Maschio
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giovedì, 15 maggio 2008 17:55 Commenta Invia E-mail

Uomo che mi hai ucciso


Non mi guardare,
adesso.
Non posso sorridere
al mio destino.
Non ho pi? vita,
non ho respiro.
Non sono vivo,
come sei tu,
adesso.
Ho male al collo,
non vedo il cielo.
C'? sangue,
sui miei fianchi,
gi? rappreso.
Prendi la mia pelle,
vesti il tuo vestito.
Fammi dormire,
adesso,
ti prego.
Uomo che ami tanto,
uomo che mi hai ucciso.

(Dedicata a tutti gli animali
che vengono uccisi per la loro pelle.
La loro pelle che diventa pelliccia.
Non ? possibile, non ? giusto.)
135) Domenico  Maschio
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lunedì, 5 maggio 2008 09:24 Commenta

VECCHIO CONTADINO SICILIANO

Per i tuoi occhi si pu? ancora sperare.
Sembri sognare
caro vecchio contadino siciliano.
Hanno il colore e le luci del mare,
l?azzurro del cielo sopra le contrade
polverose e calde
delle campagne siciliane.
Nei tuoi occhi i rovi e le more selvatiche
i muri in pietra, le gazze, i fichi d?India,
i cani solitari.
C?era il vento caldo tra le piante
profumo di zagara, le sere d?estate.
E tu le accarezzavi.
Sono fredde, adesso, come le tue mani,
i tuoi cari rami abbandonati.
Ti aspettano, sai?
loro sanno aspettare.
Si fidano di te, si sono sempre fidate.

134) Alfio Santocono  Maschio
IP registrato Mozilla/5.0 (Macintosh; U; Intel Mac OS X; it; rv:1.8.1.14) Gecko/20080404 Firefox/2.0.0.14
mercoledì, 30 aprile 2008 17:18 Commenta Invia E-mail

(134)
E and? cos?

Cosa serv? squarciare
il velo
sulla nostra indifferenza?!
Traemmo taluni dal guado?
Ci salvammo l'anima?
Aggiungemmo dolore
al nostro dolore!
Aggiungemmo morti
alla morte!
Soli
rimanemmo uomini!
E and? cos?
come doveva andare
133) giuseppe 
IP registrato Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 7.0; Windows NT 5.1)
domenica, 27 aprile 2008 03:47 Commenta Invia E-mail

ti sei rifatta il naso
a colpi di pala
sul tavolo hai lasciato cadere
la voce rauca
sei diventata tutta di neve
di neve conturbante e curiosita?

L?ampiezza del nuovo fianco
Nasconde le foglie
Dalle labbra hai tolto la fanghiglia
E la sensibilita? nervosa da sotto le unghie.
Il tuo pregio, adesso, e? il petto
La mente rimane sempre tra le meno attive
Quando ti abbraccio
Sento ancora il tuo cuore umido.
132) Sebastiano Di Pietro  Maschio
Città:
Avola
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martedì, 22 aprile 2008 10:50 Commenta Invia E-mail

UN BREVE MOMENTO

Vago nell?infinito
in questo breve momento
e mi rallegro
quando tu sei contento,
divento triste
se penso
che tutto finisce
e non ha pi? senso...

Sebastiano Di Pietro martedì, 22 aprile 2008 11:43
Questa poesia ha partecipato al concorso " il sogno del mondo" a La Spezia nel Dicembre 2007
ottenendo un ottimo riscontro
131) Angelo Rullini  Maschio
Città:
Cassibile
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martedì, 22 aprile 2008 10:35 Commenta



Ora, hai smesso...
non dai pi? forza
al ferro:
dignit? al futile
era tra noi
e da antichi intagli
crudi spazi
al vecchio mare
ti sciogli come argilla
in te plasmata,
ti liberi
per lidi senza fine...

Angelo Rullini martedì, 22 aprile 2008 11:39
poesia dedicata allo scultore
Giovanni Migliara
deceduto a Siracusa
il 04/04/2008
130) Corrado Bono  Maschio
Città:
Avola
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giovedì, 17 aprile 2008 19:37 Commenta

(130)
L?ORA CHE NON C??

Nell?ora che non c??
gli amanti della poesia
la rievocano
recitando poesie
proprie o d?altri.

? stupendo
fanno rivivere
ci? che non si vede,
ma esiste.

CORRADO BONO
30 marzo 2008
(tra le 2,00 e le 3,00)

129) Marco Di Giovanni  Maschio
Città:
Avola
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giovedì, 17 aprile 2008 12:52 Commenta

(129)
CATENE

Catene
che ci hanno imprigionato
ed ora in macchine da guerra
ci hanno mutato.

I politici, gli infami
ci han trattato come cani
ma noi speriamo che il domani
mai fucili tra le mani.

Ma tu non puoi capire mai
cos?? il dolore
di lacrime sospiri
e pianti amari.

Ma tu non conoscerai mai
i giorni a marciare
in mezzo a nuvole di fumo
senza una briciola di pane.

Siamo neonati
strappati ai seni delle madri
mandati in guerra da soldati
i grandi al macello ci han portati.

E come il sole alla mattina
spunta da mare o da collina
cos? noi spuntiamo al mondo
che ? tutt?altro che rotondo.

Marco Di Giovanni

(POESIA REGINA DELLA PRIMAVERA 2008, cos? definita, dai partecipanti alla manifestazione ?Dalle otto alle otto?, che ogni anno si fa ad Avola, dedicando tutta una notte al cammino, alla poesia e alla pace, in attesa dell?alba).


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