PER LUCIA SORTINO SPAZIO A CURA DELLA Lucia
Sortino, Il difficile cammino della mia vita Lucia Sortino, Un silenzio che parla |
Questa la targa in memoria di LUCIA SORTINO
consegnata ai genitori di Lucia
alla Manifestazione conclusiva di domenica 23 marzo 2014
a conclusione della terza edizione di "Libri di-versi in diversi libri" dedicata a Lucia
18 LUGLIO 2014 L’amico Roberto Rubino oggi ci ha fatto un bel regalo con quest’articolo
Scritto da: Roberto Rubino, 18 luglio 2014 in http://www.reteregione.it “Noto aiuta Floridia”. Mariaconcetta Bologna, la bimba affetta da un problema cerebrale, sarà aiutata economicamente da “I Delfini di Lucia”, un’associazione dedicata alla memoria della studentessa Lucia Sortino, morta di cancro appena dopo aver conseguito gli esami di maturità (proprio oggi ricorre l’anniversario della sua scomparsa). La sensibilità degli operatori, appena lette le righe dell’appello lanciato domenica scorsa dall’associazione “Cuore di Esdra” e dal suo coordinatore, Giacomo Russo, ha fatto scattare la molla della solidarietà. Di più. Lucia non avrebbe voluto solo questo: sono rimasti ancora impressi negli animi dei siciliani i suoi inni alla vita, la sua carica di vincitrice delle avversità, a qualunque condizione esterna. La sua, la peggiore che potesse esserci in quel momento, non l’ha mai fatta desistere dai suoi obiettivi. E Lucia ritorna sempre, pur nella sua materiale assenza, a far “diplomare” nella vita chi il diploma non l’ha ancora preso: scuote le coscienze e si affida a persone in grado di essere concretamente latrici della sua grazia, unita a decisione e chiarezza d’intenti. I suoi scritti, peraltro, sono stati dati alle stampe dal noto editore, ma soprattutto uomo di elevato spessore morale, Francesco Urso, profondo conoscitore del territorio e dei suoi testimoni. “Abbiamo letto su “Reteregione” di questo difficile caso – dicono Sebastiano Ferlisi e Giuseppina Spitaleri (la presidente) – e ci siamo subito messi in moto. Oggi, peraltro ricorrerà la messa in suffragio di Lucia, celebrata da Don Maurizio Novello”. L’intenzione di Lucia Sortino era supportare i bambini oncologici. La sua eredità è stata raccolta appiano: gli insegnanti, gli amici, i medici del Policlinico che l’hanno seguita, come il professor Luca Lo Nigro, Vincenzo Di Benedetto, Mariagrazia Scuderi (anch’essi soci fondatori dell’associazione) hanno intrapreso la realizzazione del pensiero dell’indimenticata studentessa netina. All’inizio erano in 21, adesso sono diventati 130. “Informare i ragazzi sulle tematiche oncologiche, farli crescere, soccorrere sono i nostri target – affermano – . Li raggiungiamo attraverso l’aiuto di compagnie teatrali, clownterapia, e con la devoluzione del cinque per mille (è una onlus riconosciuta dalla Prefettura) – . Lei voleva tutto questo, continua a vivere così”. Particolarmente commossi i genitori di Maria Concetta e lo stesso Giacomo Russo. I Delfini di Lucia si prodigano, per quanto possono, anche per i sanitari che si recano in Bangladesh. Un’azione umanitaria a tutto campo. Adesso “scendono in campo per la piccola floridiana. La madre, Corrada, ha esposto il doloroso percorso della figlia: le era stato diagnosticato un tumore all’ipofisi a Catania. Successivamente quella diagnosi venne scartata: ma rimane la massa, una sorta di cisti situata fra i lobi cerebrali. Una formazione insidiosa, di oltre un centimetro, che potrebbe portar a conseguenze più serie. Ogni anno dovrà sottoporsi a particolari controlli a Milano. E se avverte dei sintomi come quelli attuali, dev’essere immediatamente ricoverata. Ha perso i sensi 4 volte negli ultimi giorni, non mangia, è pallida, priva di colorito. Gli esponenti dei “Delfini” hanno preso visione delle documentazioni mediche e si sono messi a disposizione della famiglia. “I ragazzi sono in grave disagio economico – commenta poi Russo – e con tutta la buona volontà, non riusciamo, in questo mare di disoccupati e affamati, a fare quanto dovrebbero realizzare gli altri”. Lucia Sortino aiuta ancora una volta: i maturandi, ogni anno. I malati attraverso coloro che in lei hanno riconosciuto e valorizzato le sue doti d’intelligenza, empatia, umanità, altruismo. Patrizia, la mamma, è fiera di quanto Lucia continua a fare dopo una maturità conseguita con coraggio e voglia di testimoniare l’essenza della vita. Roberto Rubino |
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La LIBRERIA EDITRICE URSO
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Lucia Sortino Vorrei essere la vostra amica, l’amica “diversa” da voi solo perché ha sofferto ed ha dei segni al cuore che nessuno potrà mai cancellare e che ha capito quanto sia importante vivere anche un solo giorno in più.
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SECONDA EDIZIONE settembre 2008 Lucia Sortino, Il difficile cammino della mia vita 2008, 8°, pp. 56, Collana Cammini n. 2 ISBN 978-88-96071-01-4 Libreria Editrice Urso, € 10,00 Acquista |
Quest’anno, a
luglio, ero già partito per un viaggio
Dei
Figli
E
una donna che reggeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli.
Ed
egli disse:
I
vostri figli non sono i vostri figli.
Sono
i figli e le figlie dell’ardore
che la Vita ha per se stessa.
Essi
vengono attraverso di voi, ma non da voi,
E
benché vivano con voi non vi appartengono.
Poiché
essi hanno i loro propri pensieri.
Potete
dar ricetto ai loro corpi ma non alle loro anime,
Poiché
le loro anime dimorano nella casa del domani, che neppure in sogno vi è
concesso di visitare.
Potete
sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercate di rendere essi simili a voi.
Poiché
la vita non va mai indietro né indugia con l’ieri.
Voi
siete gli archi da cui i vostri figli come frecce vive sono scoccate.
L’Arciere
vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi piega e vi flette con la sua
forza perché le sue frecce vadano veloci e lontane.
Fate
che sia gioioso e lieto questo vostro esser piegati dalla mano dell’Arciere:
Poiché
come ama la freccia che scaglia, così Egli ama anche l’arco che è saldo.
Grazie Lucia,
sei stata, sei e sarai sempre la nostra LUCE, Ti amiamo…
CIAO LU’
Vera Parisi |
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Collana Cammini
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LUCIA SORTINO OBIETTIVO DI UN INCONTRO
A NOTO
©elaborazione foto-video di Orazio Parisi 2006 |
Ci fu in incontro di AVOLA IN LABORATORIO il 25 ottobre del 2006 per ''Gli incontri culturali in pizzeria'' realizzato in quella occasione presso "I GIARDINI DI NOTO" Ristorante Pizzeria Bar Contrada Fiumara - Noto dedicato al tema insolito e quasi provocatorio (per la partecipazione sicura alla serata di Lucia Sortino, di cui tutti conoscevamo le particolari condizioni fisiche): ''Riso, sorriso, risotti e risate! Laboratorio di ricerca del limite dell'orizzonte tra il senso e il non senso''. |
Impressioni
intorno a Durante la lettura mi sono più
volte commossa e in alcuni momenti mi sono sentita anche in colpa
per i comportamenti che assumo in determinate circostanze e nei confronti
della vita. Sono rimasta stupita, e nello stesso tempo ammirata, per
il carattere di questa ragazza, per la sua voglia di vivere, per la
sua fede in Dio ma soprattutto per l’amore e le preoccupazioni
che elle prova verso il prossimo, verso le persone che soffrono. In
alcuni momenti ho provato rabbia, mi sono chiesta perché proprio
lei, perché una ragazza, che ha davanti tutta una vita, deve
soffrire così tanto. La parte del libro che mi ha colpito più
di tutte è quando Lucia chiede scusa alla sorella minore perché
spesso l’ha privata dei genitori. Ancora una volta mi sono chiesta
come fa a preoccuparsi per gli altri con tutti i problemi che ha.
L’ammiro veramente questa ragazza. Prima di leggere questo libro
credevo che gli insegnamenti potessero essere trasmessi dalle persone
adulte, dalle persone con più esperienza. Ma devo ricredermi
e questo grazie ad una ragazza di soli 17 anni che mi ha fatto capire
la “VERA” importanza della vita. Ho riletto più
volte questo libro che mi ha trasmesso sempre emozioni intense. Sto
cercando di modificare un po’ il mio carattere, di essere meno
egoista. Per me Lucia è diventata un modello da seguire.
Spero un giorno di avere l’opportunità di parlarle e
di ringraziarla di persona. La prima cosa che mi ha colpito è stato il titolo, perché pensare che una ragazza di 17 anni reputi la vita “UN CAMMINO DIFFICILE” da affrontare, è una cosa che mi ha fatto riflettere molto e mi ha fatto pensare a tutte quelle persone che lottano con tutte le forze per poter combattere e magari sconfiggere una “BRUTTA BESTIA”, come la definisce Lucia, l’autrice del libro in questione. Leggendo le parole di Lucia, ho capito quali sono le cose che davvero contano, quanto vale la vita, soprattutto se è vissuta in modo tale da poter regalare un sorriso a qualcuno. Un’altra cosa che ho capito
è che bisogna avere FEDE, in quanto solo la FEDE può
aiutare ad alleviare le sofferenze. Lucia Sortino, questo è il
suo nome, nonostante le sofferenze che l’accompagnavano in ogni
istante della sua ancora breve vita, nonostante l’improvviso
dimagrimento, la perdita dei capelli, ha continuato a lottare contro
questo nemico-amico, così lo definisce lei, raccontando in
un’autobiografia tutti i suoi sentimenti belli o brutti. In
questo libro fa quasi sempre riferimento all’ospedale in cui
è stata ricoverata e dove ha passato la maggior parte del suo
tempo tra terapie e cure varie. Ringrazia in modo particolare tutti
i medici e gli infermieri che l’hanno fatta sentire in famiglia,
assistendola e dandole sempre conforto, forza e coraggio in quei momenti
bui. Si rimane colpiti dal suo altruismo, infatti in un momento così
delicato della sua vita, pensa a dare coraggio e invita a lottare
tutte quelle persone, adulti e bambini, che soffrono come lei, non
preoccupandosi quasi di se stessa. Io credo che questo libro non sia
solo la raccolta delle emozioni di una ragazza, ma è l’appello
di un essere umano che con la sua forza d’animo invoglia tutti
coloro che non hanno la forza per reagire, di lottare per la propria
vita. Lucia è una ragazza che cerca
ogni giorno di combattere per vivere bene la vita; lei non ha potuto
godersi, come ogni adolescente, gli anni più belli e indimenticabili,
le prime esperienze, i primi errori, ma anche semplicemente i primi
amori. Di Lucia mi hanno colpito la sua forza d’animo e l’altruismo.
Nonostante la sua situazione delicata ha pensato e pensa sempre a
tutte quelle persone, ma soprattutto ai bambini che, come lei, soffrono.
Inoltre si preoccupa della sua sorellina, si dispiace per lei, perché
i suoi genitori le rivolgono più attenzioni, quindi si sente
in colpa ma sa che loro la amano con la stessa intensità. Stimo
molto Lucia che ha dimostrato e dimostra che la vita è la cosa
più importante e che, nonostante gli ostacoli e le difficoltà,
non bisogna mai smettere di sperare e di avere fede in Dio. Quando ho
letto questo libro mi sono subito sentita cattiva ed egoista perché
mentre io facevo i capricci per farmi comprare il motorino e il telefonino,
altre persone lottavano e lottano per il solo scopo di “ESISTERE”. Dopo aver terminato la lettura del
libro di Lucia, mi sono sentita rincuorata. In me stava nascendo qualcosa
che prima io non provavo…la speranza e la convinzione che niente
ci deve fermare, niente deve spingerci ad arrenderci. Dobbiamo sempre
lottare, lottare e guardare il lato positivo delle cose perché
c’è sempre qualcuno che si trova in una situazione peggiore
della nostra. La vita è un bene prezioso che va vissuto nel
migliore dei modi. Quindi, Lucia, “se una lacrima righerà
il tuo viso”, non disperarti perché si tratta di quella
stessa lacrima che ti ha aiutato prima e che ti aiuterà ancora
a crescere e a diventare sempre più forte. Se cadrai un’altra
volta, niente più sarà come prima… perché
avrai la forza di rialzarti, senza troppa fatica! Dopo aver letto il suo libro, tutto
in un pomeriggio, perché non avevo il coraggio di chiuderlo
e poi continuarlo, dentro di me è cambiato qualcosa che, però,
non riesco a definire bene cosa sia. So che Lucia mi ha fatto riflettere
molto sul fatto che non bisogna mai mollare quando la vita ci pone
innanzi degli ostacoli banali, perché poi quando vi sono ostacoli
più difficili da superare, non saremo in grado di farlo. La
cosa che ammiro in lei è, appunto, il coraggio. Dalle parole di Lucia ho appreso
che bisogna aiutare gli altri senza chiedere nulla in cambio. Tutto
il libro è bello ma mi hanno commosso i pensieri rivolti alla
madre e a tutti quelli che l’hanno aiutata e che le sono stati
vicino. Nel mondo c’è chi soffre,
chi soffre moltissimo senza alcuna colpa e spera, ogni giorno, di
vivere e di comportarsi come una persona normale, di partecipare alle
feste in compagnia degli amici o semplicemente mangiare un gelato
fuori, all’aperto senza timore. Queste cose Lucia non le ha
mai potute fare a causa della malattia, che la teneva sempre rinchiusa
in una stanza dell’ospedale senza la forza fisica nemmeno di
camminare. Questa ragazza mi ha trasmesso molta
gioia e tanta voglia di vivere perché, nonostante i numerosi
ostacoli, ha dimostrato tanto coraggio e ha cercato di aiutare il
prossimo. Io inviterei tutti a leggere questo scritto. Lucia ci insegna
che solo credendo in Dio si può andare avanti senza soffrire
e che non bisogna arrendersi, ma lottare, come lei ha sempre fatto.
Questo libro è meraviglioso perché mi ha permesso di
conoscere l’altra faccia della vita, ovvero non solo quella
fatta di bei momenti ma anche quella fatta di brutte disavventure
che possono succedere ad ognuno di noi. Lucia mi ha fatto capire che la vita è il dono più bello che Dio ci possa aver dato e non bisogna sprecarlo drogandosi o compiendo altre cattive azioni, ma bisogna viverla, attimo dopo attimo, e trovare la forza di sperare e di sorridere anche quando sembra che sia già tutto finito. Spero di seguire il suo esempio e di avere la forza di superare qualsiasi ostacolo, sempre con il sorriso, spero di non abbattermi mai e di trovare la forza per tutto. Devo ringraziare Lucia perché
è riuscita a trasmettermi la forza, l’entusiasmo e la
vera voglia di vivere ed è riuscita a farmi capire che ad ogni
problema c’è sempre una soluzione. Spero inoltre che
un giorno possa acquisire almeno metà della forza di questa
piccola ragazzina, che in fondo si è dimostrata una vera donna
con un coraggio immenso. (Tutte le ragazze fanno parte della III D Liceo delle Scienze Sociali di Noto) |
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A metà luglio la nostra cara amica Vera Parisi
ci proponeva l'esperienza più importante della nostra più recente
attività
editoriale. Si trattava di pubblicare senza fini di lucro e in tempi
rapidi le riflessioni di Lucia Sortino, una ragazza di Noto. Quella
che abbiamo realizzato non è solo la nostra novità di agosto 2007,
ma anche il più bel regalo a Lucia per il prossimo 5 settembre 2006,
suo diciassettesimo compleanno. Francesco Urso libraio ed editore Una
sconvolgente e accorata testimonianza di lotta contro un nemico subdolo,
scritta con pudicizia e semplicità, con la limpidezza dei suoi
diciassette anni il 5 settembre, viene donata a tutti da Lucia Sortino,
adolescente di Noto che ha lottato e lotta per “esserci”.
Nel suo libro, “Il difficile cammino della mia vita”,
edito dalla libreria editrice Urso, da qualche giorno disponibile,
Lucia dà una lezione di vita che rinfranca lo spirito di quanti
hanno sperduto la via, la sua è una dose massiccia di speranza
per tutti quei bambini che stanno percorrendo “un cammino senza
fine”, che lottano contro il cancro, “un ammasso di cellule
pazze”, che cercano giorno per giorno “un nuovo corpo
in cui intrufolarsi”. E’ un libro che parla al cuore con
una tavolozza di colori che non è mai cupa, anzi, densa di
splendore e vivacità, che vuole gridare con coraggio la dignità
della sua vita e di quella dei bambini del Policlinico di Catania,
vita che non può semplicisticamente essere derubricata a malattia
per essere inghiottita dal silenzio e dalla solitudine.
E’ lo sfogo mai disperato, sempre sorretto da una fede
incrollabile: “Per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia
due orme: le mie e quelle del Signore” e anche nei momenti più
difficili in cui ha visto un’orma sola, riesce a trovare una
risposta, la stessa che l’accecante luce di Dio le trasmette:
“Figlia, tu lo sai che Io ti amo e non ti ho mai abbandonato.
Nei giorni in cui vedi una sola ombra sulla sabbia sono proprio quelli
in cui ti ho portato in braccio..”. E’ un libro che non
può lasciare indifferenti sol perché si è convinti
che la sofferenza è uguale per tutti: “La sofferenza
è un denominatore, ma dietro ogni viso si nasconde una personalità
che ci rende diversi l’uno dall’altro, irripetibili ed
unici”. E Lucia lo è, perché saprà farsi
accompagnare dal lettore lungo un cammino “verso una via che
non so qual è” e accenderà nei medici il lume
per rischiarare una professione che deve essere vissuta come una missione. Lucia
Sortino è nata a Noto il 5 settembre 1989 dove
attualmente vive frequentando la scuola con impegno e profitto. Nel
dicembre 2002 “come un fulmine a ciel sereno” scopre “di
avere una terribile malattia. Il cancro”. Da quel momento la
sua vita si divide fra la degenza al Policlinico di Catania e i banchi
di scuola, fra mille ansie, paure, speranze. La pubblicazione, concepita
senza fini di lucro, è un dono di Lucia ai suoi genitori che
con amore l’hanno sostenuta nei momenti difficili. E’
stata possibile grazie al contributo del Soroptimist International
Club di Noto e del I Istituto di Istruzione Secondaria Seperiore
“M. Raeli” di Noto
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