21-05-2007 inserito da ciccio; categoria Obituario. 
  Il giorno che andrÚ viaÖ lasciate che il mio corpo venga sepolto fra le rose della mia campagna. Il giorno che andrÚ viaÖ lasciate che gli steli delle mie rose siano fatte di penne stilografiche. Il giorno che andrÚ viaÖ lasciate che le farfalle volino attorno alla mia tomba, che gli uccellini mi salutino con i loro armoniosi canti, che le cicale mi facciano compagnia nelle lunghe notti estive. Cantate poesie e danzate versi Ö LIBERIÖ poichÈ quel giorno Ö andrÚ viaÖ Ö silenziosamenteÖ
(...)I dottori mi hanno detto mille coseÖ anche come morirÚÖ ma hanno aggiunto che non esiste nessuna cura al mondo per questa malattia. Affermano che la mia morte avverr‡ da giovane e non da vecchia. Qui sono cosÏÖ ti dicono tutto in facciaÖ anche ciÚ che non vorresti sentire. La cura che mi hanno dato? » tutta sperimentaleÖ come la vitaÖ Ritorno a casaÖ ho un mare di pillole da prendere e per ricordarle tutte devo creare uno specchietto con nomi e orari. Ma a cosa serviranno tutte queste medicine se nel mezzo non esiste quella per guarire? Guarire da cosa? Dalla malattia che sta logorando i miei reni o da quella che sta uccidendo la mia animaÖ il mio sorrisoÖ líarcobaleno della mia vita? GuarireÖ salvare cosa? Che fine hanno fatto le mie sensazioni? Riesco a sentirle solo quando sono di fronte ad una persona che mi offre la sua dolcezza. Da sola non sorridoÖ poi incrocio i suoi occhiÖ il suo sguardoÖ e come per magia dimentico persino di essere malataÖ quel sorriso Ë la chiave di tutto. Il mio essere Ë di una semplicit‡ spaventosaÖ mi basta ìquelî sorriso per sentirmi vivaÖ dimenticare le mie croci e respirare una vita normale. CARMELA MONTELEONE
a pag. 41 di ScheggeÖ di un copione ingabbiato (Libreria Editrice Urso, Collana ''Araba Fenice" n. 21), Avola agosto 2005
LUNEDIí 21 maggio 2007 TRA UN LIBRO E LíALTRO ANCHE CARMELA SE N'» ANDATA A TRENTANOVE ANNI... Ho conosciuto Carmela Monteleone. Ho parlato con lei tante volte. Sono riuscito pure a fotografarla in libreriaÖ Era lei che mi parlava delle sue difficolt‡, mentre io le parlavo in un modo assurdo della sua ìassurdaî situazione esistenziale (modo che lei accettava, curiosamente). Riuscivamo assieme a trovare il comico, pur in quelle situazioni estreme e, curiosamente, riusciva anche a riderci sopra come pochi a questo mondo sanno fare. Le ho pubblicato un libro, che Ë il diario terribile della sua malattia. Con lei ho parlato quasi sempre di questo e di libri. Una volta mi telefonÚ e mi disse di inventare qualcosa per sollevare sua madre gravemente ammalata; mi chiese di parlarle di un libro qualsiasi, di un libro che potesse distrarla dalla malattia. Anche se sono stato sempre restio a promuovere libri per telefono, feci la telefonata e parlai con la madre dellíultima pubblicazione di uno dei miei autori. La madre síimpegnÚ a ritirare presto quel libro e la lasciai alquanto sollevata per un poí dai problemi contingenti di salute, problemi che poi la portarono alla morte. Ricordo quella donna come una persona speciale, attenta a tutte le pubblicazioni di scrittori avolesi; posso dire che trasmise a Carmela lo stesso amore per i libriÖ CosÏ tra un libro e líaltro, tra un libro suo e tanti altri libri, anche non suoi, ha forse trascorso meglio la sua breve esistenza. Carmela viveva sola, molto pi? sola di quanti gi‡ vivono la solitudine, anche stando in compagnia di altri. Carmela aveva come punti di riferimento soltanto il sito internet avolesi.it (oltre al mio, naturalmente), Roberto, Leonardo, Antonello, Valeria e i suoi nipotini (a cui regalava di tanto in tanto dei libri) e forse, anche me e Liliana. Partecipava alle presentazioni di nuovi testi (la pi? toccante di tutti fu per lei quella dellíopera di Lucia, a NotoÖ Venne con la mia macchina e parlammo di quell'altra esperienza al limite). Attraverso il superamento di parecchie difficolt‡ aveva partecipato anche a qualche serata di ìAvola in laboratorioî. Carmela ci telefonava spesso dopo il superamento di ogni sua crisi e, recentemente, credo giovedÏ sera, ci chiamÚ e rispose al telefono Liliana; io non ho dovuto dire, come al solito, che era colpa della primavera, del cambiamento di stagione se anche io, come lei, non avevo energieÖ Questa volta, invece, non ha avuto il modo di telefonarciÖ NÈ telefoner‡... Liliana Ë andata a trovarla con Paoletta proprio ieri, domenica. Mi dice ancora di provare come tutti una grande difficolt‡ ad accettare che Carmela non ci sia pi?. Francesco Urso
BIOGRAFIA LETTERARIA DI CARMELA Il Giugno 1995 porta fortuna a Carmela MONTELEONE, che dopo anni di scrivere celato agli occhi delle gente, decide di partecipare al concorso nazionale di Poesia "G. Villaroel", aggiudicandosi il 5? Premio ex-aequo. Automaticamente diventa Accademico dellíAccademia Costantiniana di Lettere, Arti e Scienze di Palermo che aveva bandito il premio. In quello stesso anno si succedono a catena vari riconoscimenti. Il Premio Letterario Internazionale "Omaggio a Pirandello" (1? posto) e i Premi: "Leaders, i protagonisti del 1995", il Super Prestige "Seleuropa", il Super Premio "Passaporto". Ma la delusione arriva quando vince la Prima fase del Premio Eco della Critica "Poesia Donna" e si vede costretta a rinunciare alla seconda fase per motivi economici. Nel 1996 entra a far parte del Centro Studi "Mario G. Restivo" di Palermo. Líinventiva la porta a contibuire alla realizzazione della "1? Mostra del Segnalibro" tenutasi ad Avola e nata come conseguenza del concorso, a cui lei stessa partecipa, "Un racconto per un segnalibro". Líidea di tutto ciÚ fu delle case editrici avolesi "Urso" e "Gepas". Nel Giugno 1996 le vengono assegnati i Premi "Lev Tolstoj" (3?posto), il prestigioso Premio Internazionale di La Spezia "5 Terre". Sempre nello stesso anno le vengono assegnati i Premi: "Agenda Poetica 1997", "Don Carlo Prandi", "Trinacria". LíAssessore alla Cultura e alla P.I. che operava ad Avola nel 1996, dato i suoi alti meriti, la inserisce nella Commissione Giudicatrice del Premio di Poesia in memoria di "Rita Atria". Nel Gennaio 1997 inizia la collaborazione con le riviste letterarie "Logos" e "Il Tecnologo" alternando il suo scrivere fra poesie e racconti. Un regalo importante le viene nello stesso anno con il Premio Speciale della Giuria "Il Golfo". Seguono il Premio Nazionale di Narrativa "Gesualdo Bufalino" (1? posto), il Premio "Surrentinum" (4? Posto), il Premio "Le stelle 1997". Nel Gennaio 1998 si inserisce nelle associazioni "Archeoclub" e "Fidapa". Sar‡ proprio questíultima organizzazione che si impegner‡ per la presentazione pubblica del suo primo libro di poesie "Le Urla del tuo mare" (Nicola Calabria Editore). Con il permesso dellíEditore, decide di donare una parte dei suoi libri allíAssociazione Telefono Arcobaleno di Avola presieduta e fondata da Don Fortunato Di Noto. Il ricavato andr‡ allíAss. per la lotta contro la pedofilia. Sono dello stesso anno i Premi "G. Bufalino" (2? posto) e la "Coppa díOro del Successo". Nel Gennaio 1999 inizia la collaborazione con il periodico díinformazione "CIA informa" del Comune di Avola e col bollettino itinerante "Carletto". Fa il bis anche con il Premio "Surrentinum" e vince anche i Premi "Poesia in lingua straniera", "Enciclopedia dei Poeti Siciliani" e "Agenda Poetica 2000". Il 2000 le regala il premio "San Teodoro" e il tris con il "Surrentinum". In agosto 2005 pubblica al n. 21 della collana ''Araba Fenice" con la Libreria Editrice Urso ScheggeÖ di un copione ingabbiato. Stranamente, sente dentro di sÈ che partecipare ai concorsi le d‡ una soddisfazione personale, ma Ë come un meccanismo automatico che si Ë ingranato involontariamente e per gioco. Comprende che esprimere se stessa in poesie, racconti o fiabe non deve trasformarsi in qualcosa di "automatico" ma in una gemma preziosa con cui esprimere líanimo senza aspettarsi riconoscimenti. CosÏ continua il suo scrivere solo per se stessa e al di fuori dei premi. Chiss‡, forse un giornoÖ
PER CARMELA MONTELEONE | |
Prematura scomparsa di Carmela Monteleone
Il mondo della cultura Ë a lutto per la prematura scomparsa della scrittrice Carmela Monteleone, che ieri mattina, allíet‡ di 39 anni, si Ë spenta in una corsia dellíospedale di Siracusa. Da tempo era in dialisi ed attendeva il trapianto, ma ieri ha smesso di lottare arrendendosi alle complicazioni di una malattia che nellíultimo periodo líavevano vista disertare il blob a cui collaborava. Di origine siculo-calabrese, la giovane scrittrice, che aveva ottenuto numerosi premi letterari, aveva al suo attivo diverse pubblicazioni ìSchegge di un copione ingabbiatoî, ìLa donna della Bettola ed altri raccontiî (diploma di benemerenza dellíAccademia Ruggero II di Sicilia), ìLe urla del tuo mareî, ìLa fiaba dellíuomo con gli occhi nel cuoreî. Il suo esordio letterario risale al 1995 quando i suoi versi si aggiudicano il V posto ex aequo del concorso nazionale di poesia ìG.Villaroelî. Automaticamente diventa membro dellíAccademia Costantiniana di Lettere, Arti e Scienze di Palermo.
(In LA SICILIA del 22 maggio 2007)
Gabriella Tiralongo
Anche Carmela Ë andata. Dove? Dove ci ha preceduto. Dove sono tutti coloro che abbiamo conosciuto, amato, con cui abbiamo intessuto vita e che se ne sono andati come lei. Non ho mai visto Carmela. L'ho conosciuta tramite il tuo sito. PerÚ conosciuta veramente. PerchÈ le poesie, gli scritti autobiografici, le riflessioni su testi che si sono letti e che hanno suscitato impressioni, i racconti scritti per riportare fatti veri o immaginati nella propria mente, sono tutti pezzi di anima materializzata e spesso purificata dalle meschinit‡ che la vita quotidiana le imprime. Carmela mancher‡ a chi l'ha amata, agli amici, a chi l'ha conosciuta "dal vero", ma anche a chi l'ha conosciuta "virtualmente" tramite il tuo sito. Mancher‡ molto la sua voce disperata eppure coraggiosa, rassegnata eppure indomita, lirica eppure disincantata, sofferente eppure dignitosa, docile eppure altera. Voce che ricordava la fortuna immensa di chi ha forza e salute da poter offrire a sÈ e agli altri nella cabala arcana che Ë l'esistenza umana. E la consapevolezza di questa mancanza mi causa sentita partecipazione al dispiacere tuo e di Liliana. Gli altri ci camminano accanto fino a quando non giunge il momento di salutarci per sempre. E questo capita anche senza morire fisicamente. Un abbraccio a te e Liliana.
Sonia Mi associo alla grave perdita che ci ha colpito tutti. CIAO CARMELA... ti ricorderÚ sempre con quel tuo sorriso agli angoli della bocca. Con il dolore nel cuore
Antonio Caldarella Caro Ciccio, leggo ora il Tuo ricordo di Carmela Monteleone. E mi sento come stordito, frastornato. » vero che la vita Ë inclemente, che Ë capricciosa, che Ë imprevedibile, che spesse volte ñ troppe volte ñ Ë cattiva. La vita? La sorte, piuttosto direi. La vita Ë una linea che si muove a seconda delle ragioni della sorte, unica padrona di ciascuno di noi e di Carmela che Ë stata falcidiata, senza logica, senza colpa, senza un motivo che possa essere condiviso dalla mente. Una fine annunciata da Lei stessa, che viveva in costante attesa Ö, eppure trascorreva il tempo, che inesorabile scorre, nella cura e nellíaffetto delle cose pi? care e belle: i suoi libri, i tanti libri, gli amici. Primo fra tutti tu, Ciccio Urso, che hai saputo come non mai renderLe un omaggio scritto che Ë una pennellata al cuore di ciascuno. Grazie a nome di tutti noi. Giovanni Stella
Cari Ciccio e Liliana, immagino e partecipo al vostro dolore per la scomparsa di Carmela. Sicuramente aveva trovato in voi qualcosa di speciale, cosÏ come voi in Lei.Vi resti il ricordo dei bei momenti vissuti da Lei con Voi.Salvatore Coppola Qualche parola ancora, prima che tu ci abbandoni definitivamente alle nostre meschine viteÖ Dopo la drammatica e tragica esperienza per averti vista e toccata, per líultima volta, sabato sera, mi rimarr‡ nella mente líamarezza di quei momenti; eri l‡ con una tuta ginnica di colore grigio, con le braccia e il collo marchiati, sul volto la sofferenza, una sofferenza greve, contrassegnata da una lotta interiore che non potevi vincere e forse anche da una velata coscienza che ormaiÖ E la solitudine, ancora pi? amara perchÈ segnata dalla disperazione e dallíimpotenza. Domenica mattina, alle ore 10,30, la tua voce, che chiamava per líultima volta il mio nome, era un sussurro ormai lontano, e la mia consapevole meschinit‡ ti invitava a stare serena.
Poi il nulla. Se mi chiedessero cosa sarei disposto a fare per ricordarti, risponderei senza esitazione: niente, rileggerei i tuoi libri. Eí líunico modo per ricordarti, per riportarti in vita.
Il mio saluto migliore ad uníamica passata velocemente.
Avola, 23 maggio 2006
Leonardo Miucci Ciao Ciccio, non conoscevo Carmela, ma leggendo intuisco che doveva essere una persona speciale, cosÏ come tutti coloro che sono accanto a Te e Liliana. Conosco la tua sensibilit‡, la sensibilit‡ che cerchi sempre di mascherare, fatalizzando gli eventi che ti circondano. So che non Ë cosÏ. Tonino Masini (Noto) Avevo conosciuto Carmela in libreria e lÏ la incontravo a volte. Qualche volta era anche presente alle serate in pizzeria, ma raramente. Si chiacchierava in libreria. I primi tempi non sapevo che la morte stesse giocando una partita cosÏ cinica con lei, che si divertisse ora a farle credere che la stesse dimenticando per un poí, ora a ricordarle che era sua preda gi‡ designata. E non mi spiegavo la tristezza profonda e non rassegnata che avvertivo nelle sue parole e sul suo volto. Ne chiesi a Ciccio, e seppi dalle sue addolorate parole, e in seguito dalla lettura delle liriche di Carmela stessa. Da allora, incontrandola, evitavo di guardarla negli occhi e cercavo di pesare ogni parola che pronunciavo: temevo potesse intuire la tristezza che mi comunicava, e le motivazioni, e magari risentirsene. Mi sentii, perciÚ, come indifeso, scoperto quel giorno in cui, quasi a bruciapelo, parlÚ díun tratto in modo crudo del suo problema, dichiarando apertamente la sua certezza del poco che le rimaneva, e intanto mi guardava dritto negli occhi.
Pensai in quel momento allí Uomo dal fiore in bocca di Pirandello, e maledissi le contingenze che mi ponevano di fronte a chi, una ragazza, stava vivendo il dramma, ma autentico questo, dellíuomo di quel dialogo che molto mi aveva addolorato le tante volte che lo avevo letto nella mia vita. E líamara sorte di viverlo ora toccava a questa ragazza che non sar‡ mai pi? tra noi. Non avertene, Carmela, se ti ho sempre associata alla tristezza.
Benito Marziano Carissimi amici, mi Ë dispiaciuto tanto sentire della dipartita della giovane poetessa Carmela Monteleone, un vero peccato cosÏ giovane e cosÏ brava. Che Iddio la faccia godere in paradiso. Condoglianze sincere alla famiglia e a tutti gli amici.
Giovanna Li Volti Guzzardi dall'Australia Carissimi Liliana e Francesco, penso tante volte a voi in questi giorni, dopo la perdita dell'amica amata, Carmela. Ans Rademakers (Olanda) ...Ringrazio l'esistenza del grande dono che ci ha fatto attraverso le melodie delle parole e del sentire di Carmela... e grazie a te Ciccio, mediatore di bellezza... con affetto
Vera Parisi (Avola) ...semplicemente GRAZIE!
Maria Concetta Barone (Avola)
Una poetessa ci ha lasciati, Ë stata un po' con noi, ha fatto parte della nostra comunit‡, abbiamo percorso un pezzo di strada assieme, poi, di colpo, il suo cammino si Ë diretto altrove, Ë andata a cercare, forse, altri poeti. Per questo pensiamo che lei stia sempre in mezzo ai poeti. La poesia che segue Ë dedicata alla poetessa Carmela Monteleone.
Tra poeti
Líultimo indizio conosciuto muore ogni giorno che avanza. Sul duro legno del sof‡ un Dio dellíassurdo sta seduto: ha ginocchia piegate sul petto e un buco a forma di cuore in testa.
Scivola come acqua sul tetto la gatta a stelle e strisce sperando di farla franca. Come? Ingannando ogni giorno líumore del tipo che lancia coltelli e non sbaglia mai un colpo.
Dio mio non Cassandra! Ha gli occhi tristi la baccante invasata: strappa fogli da un giornale e non chiede mai il conto se líoste le ordina díaccendere mille favole bevute intorno a un cerchio magico bagnato dal dolore e dalla luce.
Nino Muccio Avola, 22-05-'07 Vai alla pagina di Carmela Monteleone |
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