I Fatti di Avola affidati alla storia da Burgaretta, di Salvatore Maiorca
24-01-2009 inserito da ciccio; categoria Rassegna stampa. Rassegna stampa
CopertinaCalata l'onda emotiva delle celebrazioni e rievocazioni, restano le testimonianze perenni del fatti di Avola di quel tragico 2 dicembre 1968. Restano le testimonianze di chi sa. Per chi deve sapere. E ricordare. Della memoria va fatto tesoro affinche' le liberta' conquistate con quel sangue non svaniscano sotto l'urto di nuovi assalti. Sempre possibili. Sempre incombenti. Resta il catalogo della mostra di tanti artisti allestita per il quarantennale nella sede del Centro Giovanile di Avola. Restano, raccolti in un volume a cura della Provincia e del Comune, i temi e i disegni dei bambini delle scuole di Avola. Resta soprattutto l'opera storica di Sebastiano Burgaretta: I fatti di Avola.

Il prezioso volume dello studioso avolese, per i tipi della Libreria Editrice Urso di Avola, e' giunto alla sua terza edizione. La prima vide la luce nel 1981. La seconda nel 1998, per il trentennale. Questa terza nel 2008.

Come gia' nella seconda edizione il testo di Burgaretta e' accompagnato da un saggio sui Fatti di Avola scritto da Giuseppe Astuto, docente di Storia contemporanea all'Universita' di Catania. Introduce l'opera uno scritto dell'Accademico dei Lincei Giuseppe Giarrizzo. L'appendice e' dedicata ad una intervista dell'Autore a Faust D'Agata, vicesindaco, con Giuseppe Denaro sindaco, all'epoca dei Fatti, e sindaco subito dopo. E fu lui, da sindaco, ad accogliere ad Avola il neo-ministro del Lavoro Giacomo Brodolini. Ad Avola, di fronte a una gran folla, Brodolini prese l'impegno di combattere il caporalato e dare dignita' ai braccianti. Mantenne l'impegno portando all'approvazione del Parlamento, subito dopo i Fatti, lo Statuto dei lavoratori. Purtroppo mori' di cancro pochi mesi dopo.

Nella intervista Burgaretta e D'Agata affondano il dito nella piaga della cosiddetta "provocazione". Che provocazione ci fu emerge dalle parole di D'Agata. Ma da chi? E contro chi? La risposta e' da chi voleva legittimare i proiettili della polizia e la morte di Angelo Sigona e Giuseppe Scibilia. Da parte di chi infiltro' fra i braccianti alcuni mafiosi palermitani che spararono a lupara contro le auto della polizia. E asportarono la targa di una di quelle auto. La targa fu ritrovata, mesi dopo, a Palermo. Perche'? Torna alla mente la strage di Portella delle Ginestre.

A questi ed altri "perche'?" non sono state mai date risposte dalle due inchieste aperte subito dopo i Fatti. Iniziate con la incriminazione di tanti braccianti. E chiuse per amnistia. Senza risposte.

Restano le conquiste nate da quel sangue sull'asfalto della strada statale 115, in contrada Chiuse di Carlo: lo Statuto dei lavoratori, la riforma del collocamento, la lotta al caporalato innanzitutto. Resta la dignita' del lavoro conquistata con quel sangue. E ora nuovamente aggredita da piu' parti. Resta la memoria storica, baluardo contro i nuovi assalti alla dignita' dei lavoro. Resta, per questo, l'opera di Sebastiano Burgaretta.

Sebastiano BurgarettaLa prosa dello studioso avolese scorre, come sempre in ogni testo di Burgaretta, con agevole fruibilita' per il lettore. il racconto affascina, coinvolge. Al di la' della rilevanza dei fatti raccontati. Ricca e' la bibliografia. Manca purtroppo, in questa terza edizione come gia' nella precedente, l'altrettanto ricca documentazione fotografica, contenuta invece nella prima edizione. Potrebbe gia' questo essere un impegno per una quarta edizione, che mantenga la memoria storica anche per immagini. A volte una immagine dice piu' di mille parole. Non per le parole di Burgaretta. Le quali, come quelle di Carlo Levi, "sono pietre". Ma un immagine in piu', direbbero Lapalisse e Catalano, e' sempre meglio che una in meno.




SALVATORE MAIORCA

in LA SICILIA martedi' 6 gennaio 2009

Le idee dovrebbero resistere nelÖ tempo

Anche se dopo un po' di... tempo, vorrei, dopo aver riflettuto, ritornare a parlare di ...spazio e di tempo. Non consumiamo e buttiamo, come facciamo spesso con gli oggetti che non servono piu', il tema dell'ultimo incontro dei Peripatetici di Eloro, considerandolo come superato. Le idee dovrebbero resistere nel... tempo.

Durante la passeggiata ripresi un concetto di Norberto Bobbio sulla "speranza". Egli affermava che essa ha una valenza teologica, io aggiungo che puo' avere - addirittura ha - una valenza escatologica (si puo' riferire al destino ultimo dell' uomo e conseguentemente puo' "legittimare" il fato o il destino crudele). Meglio parlare di ricerca, analisi, approfondimento, razionalita', impegno per cambiare la corsa folle della distruzione degli ecosistemi e delle disuguaglianze che ne vengono scaturite. Affrontarne le cause e non gli effetti piangendone le conseguenze con il vittimismo.

Provocatoriamente aboliamo la parola speranza. Essa spesso ottunde la concretezza delle azioni.

E' "tempo" di guardare in faccia la realta', non di trincerarsi sull'intimismo o nel privato o sulla vana aspettativa della speranza, ma evitare le illusioni. Lo spazio si conquista giorno per giorno ...nessuno lo regala.

"Il futuro della nostra Terra dipende da ognuno di noi e dai nostri comportamenti di oggi". (William McDonough, biologo, autore di "Cradle to Cradle").

Paolo Pantano







incontro
Logo Avola in laboratorioSpazio

Tempo

Eternita'
in discussione con
Avola in Laboratorio(dal 1994 Laboratorio di democrazia culturale con miniconferenze-dibattito
a tema imposto (e anche libero) tutti gli ultimi mercoledi' di ogni mese
)
INCONTRO per i MERCOLEDI' LETTERARI IN PIZZERIA
MERCOLEDI' 28 GENNAIO 2009
presso Ristorante-Pizzeria Al Carretto
Contrada Laufi Noto Marina

DALLE 20.30 ALLE 23,30
TEMA DELLA SERATA:
Spazio - Tempo - Eternita'

Alla chitarra: Liliana Calabrese Urso
Tecnico del suono: Salvatore Elera Chiunque puo' partecipare

Accetteremo prenotazioni fino a 60 posti
Inviare una e-mail a avolainlaboratorio@tiscalinet.it
oppure telefonare a Francesco Urso (09311967435)
Chiunque prenoti, tenga conto
che puo' annullare la prenotazione entro martedi' 27
L'associazione Avola in Laboratorio non prevede tessere ne' quote sociali
e, per esercitare liberamente la propria attivita',
non si assoggetta alla logica dei finanziamenti pubblici


SUCCESSIVO APPUNTAMENTO PREVISTO:
mercoledi' 25 febbraio 2009










Copertina Camaggi

Enrico
Camaggi

Tra lampo e tuono

Libreria
Editrice Urso

Collana Araba
Fenice
n. 23

style='font-style:normal'>16?,
pp. 64, Euro 6,00
acquista



(...) Ci racconta, il poeta, situazioni
e momenti di questo suo tormento, di ìquesta stanchezza
/ malata di miraggi infaticabili
style='font-style:normal'>î (Nellíinsonniastyle='font-style:normal'>), con un linguaggio efficace, ricco di invenzioni linguistiche:
dicevamo dellíuso frequente di parole legate dal trattino,
ma anche di ancor maggiore originalita', ci sembrano, le fusioni
di parole, come quella ìcarteparole semplici e crudeliîstyle='font-style:normal'> (Un altro giornostyle='font-style:normal'>), che qui ci sembra studiata allo scopo di rallentare
il ritmo del verso, a fare piu' ìcrudelistyle='font-style:normal'>î nel
ì
giocoî
le parole.

E' una poesia, quella di Camaggi,
che si legge d'un fiato, e si rilegge con grande interesse
perche' ci si sente coinvolti nella sua passione non estinta
e nel ricordo piacevole e doloroso di essa.


Benito Marziano






TROJA

Italico
Libero Troja


Alessandro Patti

Un esiliato di Weimar

che perdette il suo cuore ad Heidelberg


2007, 8?, pp. 80

(Collana MNEME n. 18)

EURO 10.0acquista


Alessandro Patti nacque
nella casa paterna di via Manzoni, al civico n. 32,
il 22 Novembre 1894, coi nomi battesimali di Antonino
Francesco Alessandro, dal padre Francesco, un catanese
trasferitosi ad Avola per motivi di lavoro, e dalla
madre Pasqualina Rizzotti. La madre era figlia di un
modesto agricoltore del luogo, Antonino Rizzotti, che
tanta parte ebbe nel futuro del precoce nipote, agevolandone
le aspirazioni e la svolta nella vita.
















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con un addebito di solo Euro 4,50 oltre il prezzo di copertina






La Sicilia degli eroi

a cura di Lina Scalisi

LA SICILIA DEGLI HEROI

2008, 4?, pp. 190, ill.

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68,00
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Urso-Avola






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