Grazie per aver visitato questo spazio dedicato alla POESIA DELLA SETTIMANA. Qui puoi scrivere e lasciare la tua poesia.
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Nome |
POESIE con eventuali Commenti |
248) |
Corrado Bono  |
Città: Avola (SR) |
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LIBERTA'
Saggezza dell'uomo
per riflettere e agire
con onore.
(CORRADO BONO)
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247) |
Giuseppe Liotta  |
Città: Trento |
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Pensieri sparsi
L’aria serena
si riempie di antichi canti siciliani,
pieni di malinconia
e di antico amore.
Luci di città riempiono
il mio sguardo,
mentre il cuore
è laggiù tra quelle
colline arse.
Canto l’amore
e l’amore mi sfugge,
eppure, l’ho sempre
cercato.
L’aspro odore di mare
in questa spiaggia,
lontani ricordi di luoghi
a me cari richiama:
uomini arpionanti
il pesce spada,
là, dove, la crudele Scilla,
faceva strage di inermi
naviganti.
Giuseppe Liotta
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246) |
Fulvio Maiello  |
Città: Trento |
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Linosa
Dopo un’ora abbondante di navigazione
in un mare pesante, che martella senza posa
la chiglia dell’imbarcazione, ecco,
all’orizzonte la sagoma di Linosa.
Alta sulle onde spumeggianti,
mostra subito il suo viso corrucciato:
pennellate di colori scuri
con macchie di verde e marrone.
E’ un antico vulcano ammansito,
una sentinella vigile sulle rotte
che s’incrociano nel Mediterraneo
e segna il confine tra due continenti.
L’approdo avviene ai piedi di una rupe,
striata dai colori diversi delle colate laviche,
strapiombante su un piccolo molo
che si protende, timoroso, sul mare aperto.
Per chi arriva da Lampedusa
il paesaggio cambia bruscamente;
le colate laviche assediano la piccola strada
che porta all’unico nucleo abitato.
Solo alcune decine di casette a reggi poggio
sui fianchi di uno dei due rilievi de4l’isola
e sembrano le casette di un presepio,
ognuna con i colori decisi di un dipinto naif.
Ci sono alcuni vigneti a alberi da frutta,
distese di fiori selvatici e macchia mediterranea
che ricopre i fianchi dei rilievi
e diffonde nell’aria delicati profumi.
I pochi abitanti sembrano ritagliati nella carta
per evocare una natura morta:
scorrono davanti agli occhi
senza lasciare traccia di sé, né voci ne odori.
Ci si sente ai confini del mondo
e il viaggiatore viene indotto
a fare il bilancio della propria vita
come se si trovasse all’ingresso dell’aldilà.
Mi ritrovo sul piccolo molo con il sole calante
negli occhi mentre scorre nella mia mano
la nera terra vulcanica raccolta da terra.
Ho l’impressione di trovarmi nella fucina di Vulcano.
Fulvio Maiello
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245) |
Fulvio Maiello  |
Città: Trento |
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Lampedusa
Dal finestrino dell’aereo in lenta discesa
appare una macchia sulla superficie luccicante del mare,
sembra una nuvola bassa ma, ben presto,
si rivela come un’isola: ecco Lampedusa.
Non cè tempo per osservare i particolari,
siamo già a terra, accolti da vampate di calore,
e ci ritroviamo in un piccolo borgo
di case, tutte pulite e piene di colori.
L’albergo è a conduzione familiare,
come tutto il resto a Lampedusa.
La gente, sorridente e amichevole, tratta
turisti e immigrati allo stesso modo.
Non importa se la terra è avara,
se sull’isola non crescono gli alberi,
in compenso ci sono calette da sogno
e un mare di cristallo dai mille colori.
Ho percorso i campi sassosi
disseminati di grossi bulbi che sembrano pietre,
ho respirato la salsedine e il vento,
a volte impetuoso ma sempre amico.
In una caletta riparata
ho visto, tra il tremolio dell’aria infuocata,
una nave con lunghi remi all’ancora.
Ho pensato che fosse la nave di Ulisse.
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244) |
Corrado Bono  |
Città: Avola (SR) |
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Anno
Passa come sempre
tu ed io uniti
fra intemperie sereni.
La vita scorre
con stupore
(Corrado Bono)
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243) |
Corrado Bono  |
Città: Avola (SR) |
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Natale 2009
Un Amico Vero e Sincero
desidero incontrare oggi
per vegliare con Lui
prepararGli la via
gioire per Lui
ringraziarLo
per ogni cosa
che nel cuore
mi dona
per condividerlo
con ogni uomo
dono d’Amore
E’ Gesù
(25/12/09)
(Corrado Bono)
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242) |
Fulvio Maiello  |
Città: Trento |
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NATALE
Una stella splendente da oriente
indica al viandante la strada
per arrivare a una grotta
dove, dicono, sia nato un bambino Una speciale.
Ci sono nei pressi i pastori
con le loro greggi belanti
e nell’aria fredda della sera
si sente una musica dolce.
Non c’è un alito di vento
né altri rumori a turbare la quiete,
scesa d’un tratto su uomini e cose,
mentre l’aria immobile congela i pensieri.
Alla luce incerta di una torcia fumosa
si vede un bambino in un giaciglio
di fieno secco ma profumato:
deve essere il figlio di Dio, tra Giuseppe e Maria.
Guardando meglio, però,
sul giaciglio c’è sì una figura
con il corpo di un bambino
ma con il volto di un antico patriarca.
Senza rumore arriva una voce;
non si capisce da dove arrivi.
Sono il Cristo, nato già vecchio
per l’indifferenza e la stupidità degli uomini.
Natale
Fluvio Maiello
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241) |
Corrado Bono  |
Città: Avola (SR) |
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ACROSTICO DEDICATO A LIBERO D'AGATA
LIBERTA’
Libertà e saggezza
immerse nella sua vita,
buono
e diplomatico,
rifletteva e agiva
onorevolmente.
(21/12/09)
(Corrado Bono)
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