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Poesia della settimana

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160) Corrado Bono  Maschio
Città:
Avola ( SR )
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mercoledì, 24 settembre 2008 10:39 Commenta Invia E-mail

Per una nata da un pozzo d?acqua viva

(Acrostico dedicato a Lucia Sortino)


Lungo il cammino della vita,
ulteriori pensieri, desideri
concorrono ad andare avanti,
immergendoti nel mondo
ad ogni costo con affetto.

Senza falsit?,
organizzi le ore,
ripensando all?esistenza
tutta gioiosa, dolorosa,
infinita, immensa
non vuoi lacrime;
onore, pace, amore.


(Corrado Bono)
159) linuccia  Femmina
IP registrato Mozilla/4.0 (compatible; MSIE 6.0; Windows NT 5.1)
sabato, 6 settembre 2008 14:32 Commenta Invia E-mail


come se non fossi altro
che la tua pagina bianca
una bianca vela al vento
un lenzuolo avvolto d'aromi
da srotolare
lungo i tuoi fianchi
il tocco delle tue dita
traccia segni
insenature di miele e sale
sulla mia schiena.

Sonia Alia giovedì, 18 settembre 2008 21:02
Enorme grandezza questa riconoscenza d'amore; questo saper prendere atto di quanto l'amore sia dono usando lemmi teneri ed evocativi quasi da nenia.
158) Fulvio Maiello  Maschio
Città:
Trento
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giovedì, 21 agosto 2008 11:29 Commenta Invia E-mail

Il grande fiume

Su un prato, in montagna,
una piccola polla d?acqua
s?apre a fatica la strada
nella terra nera e grassa.

Ristagna, indecisa,
formando una larga pozza,
ma, presto trova la strada
per iniziare un lungo cammino.

Come tutti i bambini appena nati
non ha forza e, soprattutto,
non ha l?esperienza
per superare i continui ostacoli.

Cos?, trovando un sasso sulla via,
prova ad aggirarlo e,
cadendo in una buca,
attende paziente di riempirla.

Strada facendo trova altri rivoli
che gli danno vigore
e il pendio gli fa accelerare il passo.
La giovent? sempre si presenta con arroganza.

Comincia a saltare,
lanciando in aria spruzzi gioiosi,
smuove le pietre e allarga le fessure
aprendosi la via tra le rocce.

Anche la giovent? passa in fretta.
Con un ultimo salto spumeggiante
si ritrova sul piano dove
l?attende l?ultima prova.

Nell?et? matura si riflette di pi?
ed anche il piccolo rio, ora diventato un fiume,
rallenta la corsa e si distende
disegnando anse larghe e tranquille.

Ora scorre lento e conosce gli uomini,
esseri strani e imprevedibili.
Sente le loro barche sulla pelle
e vorrebbe parlare con loro.

Si esprimono in un?altra lingua
ed hanno ritmi diversi.
Capisce, allora, d?essere diventato vecchio
e sente avvicinarsi la fine.

Con un ultimo sforzo
cerca di raggiungere la meta
ma le forze gli mancano e
non governa pi? le sue acque.

Il grande fiume si divide
in diversi corsi d?acqua
quasi volesse tornare in punta di piedi,
per non disturbare, nella casa del padre.

157) Sonia Alia  Femmina
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lunedì, 18 agosto 2008 12:07 Commenta

Strade diverse

Strade bianche verso un confine albeggiante:
queste erano le vostre piccole et?
che ai riflessi di luna e di stelle silenziose
si scambiavano tenere illusioni.

Credevate poter spartire insieme il mistero della vita
mentre, semplici, cantavate ai cieli agostini,
al mare e alla agente
la vostra ignara allegria innocente.

Riflessi aurei di sole o di lampioni davano lume
ai vostri volti fanciulli,
ai vostri abbracci immensi,
ai vostri crucci capricciosi,
mentre il tempo vi cresceva e vi mutava.

Strade perlacee verso un confine dalla sconosciuta distanza:
queste sono ora le vostre grandi et?
che pi? non si incontrano,
s?ignorano, non si ricercano
dopo un addio lontano che ha spezzato il vostro bene e la speranza.

Sonia Alia lunedì, 18 agosto 2008 20:19
Correzione: gente e non agente
Cantavate .....
al mare e alla gente
156) Fulvio Maiello  Maschio
Città:
Trento
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domenica, 17 agosto 2008 09:51 Commenta Invia E-mail

Fuga dalla realt?

Dall?alto di una duna
scorro con gli occhi l?orizzonte del mare.
Cerco invano una vela che mi porti, benigna,
verso paesi lontani.

Non un segno di vita nell?aria immobile,
tranne un piccolo stercorario,
che trascina la sua eterna pallina
e il latrato di un cane nei campi.

Come il sangue che scorre nuovamente
nelle membra infreddolite
riportando il calore,
cos? riprende il corso della vita.

Ma, ecco, il rombo improvviso di una moto
lacera la quiete dell?alba.
Svaniscono i sogni e
ogni certezza si frantuma.

Vedo molte cose che offendono
l?armonia del creato
mentre gli uomini combattono tra di loro
senza una ragione o uno scopo.

Non trovando una vela,
mi aggrappo, allora, a un refolo di vento
che mi porta, anch?esso, lontano
nel mondo che vorrei.

Fulvio Maiello 17.08.2008
155) Domenico  Maschio
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mercoledì, 13 agosto 2008 11:22 Commenta

Dormi, piccino

Salto di carreggiata sulla A4: 7 morti.

CESSALTO. Salto di carreggiata tra mezzi pesanti, inferno sulla A4 a Cessalto. Il bilancio ? dei pi? impressionanti: 7 morti carbonizzati fra cui un bambino piccolo e non ancora identificati.


Pap?, guarda nel cielo.

Vedo una stella che brilla.

E' apparsa una donna.

Dormi piccino

abbassa quel dito.

Guarda, pap?

di luce il suo velo.

Dormi piccino

tra un po' giungeremo.

Sorride, pap?,

mi guarda, sul serio.

Dormi piccino

riposa sereno.

Mamma non vedo,

pap? nemmeno.

Dormi piccino,

qui sul mio seno.

154) Fulvio Maiello  Maschio
Città:
Trento
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giovedì, 7 agosto 2008 11:42 Commenta Invia E-mail

Il teatro di tutti i giorni

Dalla sedia di un bar sulla strada,
mentre sorseggio un caff?,
sento una folla improvvisa agitarsi
e i miei sensi ne sono catturati.

Si alza lentamente il sipario
e tutti diventano attori.
Non conosco il programma
e non so cosa si rappresenta.

Sar? una commedia leggera,
oppure una tragedia?
E? comunque gratuita
e va seguita con attenzione.

Un signore elegante,
i capelli spruzzati d?argento,
attraversa veloce il proscenio.
Gli occhi fissi e il passo elastico
suggeriscono passate attivit? sportive
e presenti interessi d?affari.

Segue un?anziana signora
dagli acquosi occhi celesti.
Si appoggia ad un bastone
e si guarda attorno lentamente.
Uno svolazzo di trini sul collo
non serve a celare i segni del tempo.

Il lieve sorriso aleggiante sul viso
vorrebbe mascherare gli acciacchi e l?et?.
Indugia sulla scena, sembra indecisa e
forse cerca qualcuno,
certamente chiede un aiuto
che nessuno le d?.

Due ragazzine la sorpassano,
parlano ma non tra di loro.
Sono incollate ai telefonini
e sembrano di un altro mondo.
Saranno vere o non, piuttosto,
immagini virtuali?

E? reale, invece, una donna formosa
che spinge una carrozzina.
Porta il velo sul capo
ma non riesce a nascondere
i capelli neri come la notte.
Tra le pieghe della lunga veste
s?accendono a tratti metallici luccichii.

Sembra il colore dell?oro
e come tale lo archivio.
La sua vera ricchezza ? nella carrozzina
dove due grandi occhi rotondi
si prendono tutto lo spazio.
Arrivano echi di flauti e percussioni.

Sembrano due stelle accese
nella notte buia
e dicono di volere il futuro
che certamente avranno.
Non mi resta che assentire
mentre, lentamente, cala il sipario.
153) Fulvio Maiello  Maschio
Città:
Trento
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martedì, 29 luglio 2008 07:10 Commenta Invia E-mail

Poesia da due soldi

Come landa desolata
dove solo turbina la polvere
portata dai venti,
tale m?appare il mondo
senza poesia.

Tutti gli uomini la portano nel cuore
ma non tutti lo sanno.
Molti percorrono vie impervie
arrivando sfiniti alla meta,
perch? non seguono i sentieri
tracciati all?inizio dei tempi.

Una stella tremolante nel cielo,
gli occhi di un bambino,
il mormorio della risacca sulla scogliera,
oppure il lamento di un malato,
sono tutti segnali accorati.

Basta una scintilla di poesia,
ed ecco si apre il sipario:
una terra sconosciuta si dispiega alla vista,
? una valle verdeggiante,
ricca di frutti, acque e genti operose
dove ? gradevole vivere e morire.


Fulvio Maiello 25 luglio 2008

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