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Lunedì, 5 Maggio 2025 13:26 Grazie per aver visitato questo spazio dedicato a URLA LA TUA OPINIONE. Qui puoi lasciare la tua riflessione. |
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Nome | Riflessioni con eventuali Commenti | |||||||||
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Vorrei esprimere il mio notevole disappunto per l' approvazione concessa dai sindacati e dal comune in merito all'apertura domenicale del Centro Commerciale Tremestieri. Ritengo che sia un grave torto inflitto ai lavoratori che non sono minimamente tutelati da nessuno. In qualit‡ di concittadina e lavoratrice pretenderei una maggiore attenzione da parte di un' organizzazione che dovrebbe tutelare i nostri interessi e controllare che vengano rispettate le leggi. Lavoro in un negozio del centro commerciale. Non ho diritto alle due settimane di ferie consecutive perchË non c'Ë una persona che possa sostituirmi tutto quel tempo, e perchË, si sa, che le aziende private fanno quello che vogliono. Lavoro dalle 55 alle 60 ore a settimana sempre per lo stesso motivo. Naturalmente non Ë interesse dell'azienda assumere personale in pi? per garantire la corretta turnazione e il rispetto dell'orario di lavoro, in quanto qua in Sicilia si Ë abituati a schiavizzare esottomettere i dipendenti, e per alcuni di noi, a seconda dell'attivit‡ che si svolge, Ë addirittura impossibile riuscire a vedere la luce del sole o le persone che amiamo perchË non abbiamo diritto nemmeno al minimo sindacale dei giorni di riposo previsti. Se non ci sta bene e ci licenziamo c'Ë sempre tanta gente che si accontenta di questo inferno pur di portare due euro a casa. E tra l'altro non ci sono molte alternative per noi, ragazzi laureati e/o plurititolati, che hanno voglia di lavorare ma anche di vivere! L'unica speranza che ci resta e quella di togliere le tende ed emigrare. Pensavo che potessimo fare dei passi avanti, ma siamo ridotti peggio dei cinesi che lavorano in miniera. E in tutto questo nessuno, dico nessuno, si pone il problema di controllare che i nostri diritti vengano tutelati, anzi i sindacati, deputati a questo scopo, prendono accordi assurdi e degradanti per il lavoratore con i grandi signori della nostra Terra! Visto che si assumeno la responsabilit‡ di tutelarci, sarebbe bene controllare che tutto venga rispettato prima di accordare simili favori ai potenti della nostra societ‡. Vorrei iscrivermi ad un qualunque sindacato per cercare di ottenere i miei diritti, anche se sono i primi che ce li negano. Spero che almeno cosÏ io possa dare battaglia all'enorme ingiustizia che sono costretta a subire pur di mantenere il mio posto di lavoro. Cordiali saluti
Dr.ssa Claudia Fichera |
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Lettera aperta ai deputati siciliani c.d.autonomisti
Bruxelles, 10 giugno 2006 L'Altra Sicilia rileva che, stando alle pure denominazioni delle liste elettorali, il Parlamento Siciliano non ha mai avuto in tutta la sua storia un numero cosÏ elevato di rappresentanti che si richiamano ai valori dell'autonomia. Noi riteniamo che questa "dizione" sia puramente nominale e lo dimostriamo sfidando tutti questi pseudo-autonomisti proprio sul terreno che a loro dovrebbe essere il pi? congeniale: l'autonomia della Sicilia. 1) Considerato che la c.d. Devolution rende modificabile ad arbitrio del Governo centrale lo Statuto siciliano, dichiarato pattizio da una sentenza celeberrima dell'Alta Corte per la Regione Siciliana, e che perciÚ Ë illegittima nella parte che modifica i rapporti tra Sicilia ed Italia a tutto favore di quest'ultima, siete disposti a votare NO e ad impegnarvi per una seria campagna referendaria in tal senso? 2) Considerato che l'Italia ha unilateralmente sciolto l'organismo giurisdizionale terzo previsto dal nostro Statuto per dirimere i conflitti tra Italia e Sicilia (l'Alta Corte) e che quindi da mezzo secolo l'Italia occupa illegalmente la Sicilia in regime incostituzionale, siete disposti a portare avanti una battaglia legale, politica, culturale, che giunga sino alle corti di giustizia internazionali per ripristinare la legalit‡ nella Nostra Terra? 3) Siete disposti ad impugnare quelle parti dei trattati europei e della normativa europea in cui lo Stato italiano ha contrattato anche per nostro conto, non avendone la facolt‡ secondo il diritto costituzionale interno, per scavalcare ed annullare ogni nostra forma di autonomia? 4) Siete disposti a trasferire ogni amministrazione statale in Sicilia sotto il controllo regionale (o degli enti locali) come prevede lo Statuto? 5) Siete disposti a riprendervi quell'autonomia tributaria e di politica economica che poteva essere strumento di sviluppo e che invece suona come un'amara beffa contro tutti i Siciliani? 6) Siete disposti a regionalizzare gli interni, la polizia e in genere la tutela dell'ordine pubblico che, ad evidenza, in sessant'anni lo stato italiano non ha voluto o non ha saputo mantenere? 7) Siete disposti ad una politica culturale significativa a tutela della lingua, della cultura e dell'identit‡ del Popolo Siciliano? 8) Siete disposti a riprendervi l'autonomia monetaria prevista dall'art. 40 per tutelare la competitivit‡ ed il potere d'acquisto dei Siciliani? 9) Siete disposti a bloccare la costruzione del "ponte", mito speculativo improponibile per almeno otto validissime ragioni (infattibilit‡ tecnica, effetto di spiazzamento su altri investimenti essenziali, mancato equilibrio finanziario, dannosit‡ economica per la Sicilia, devastazione ambientale, assurdit‡ logistica, infiltrazioni mafiose inevitabili, ma soprattutto alterazione dell'identit‡ e della geo-politica siciliana)? 10) Siete disposti a regionalizzare tutte le aziende di servizi pubblici essenziali, a costruire o ricostruire un sistema bancario, assicurativo e finanziario autonomo, a fare riappropriare alla Sicilia proventi, tributi ed ogni beneficio delle risorse naturali che si trovano nel nostro sottosuolo o nelle nostre acque territoriali? Se non volete fare nemmeno questo ... cambiate nome per favore ... tanto prima o poi ci penseremo noi! FRANCESCO PAOLO CATANIA ANTUDO ! --------------------------------- L'ALTRA SICILIA - Presidenza Bvd. de Dixmude 40/5 B - 1000 Bruxelles Tel & Fax 00322475810756 Cell: 0032475810756 -------------------------------- |
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IL MANIFESTO dell'11 Giugno 2006
††††††††††††††††††††† di Massimo Giannetti Le elezioni a Noto e il singolare boom petrolifero Per una poltrona di petrolio Le elezioni a Noto e il singolare boom petrolifero Intorno a Noto, gioiello barocco che l'Unesco ha definito da tempo ´patrimonio dell'umanit‡ª, stanno per iniziare gli scavi alla ricerca di idrocarburi. I petrolieri americani della Panther Oil non vanno per il sottile e minacciano chi si oppone. E oggi si elegge il sindaco, con un ds favorevole ai pozzi e tutti gli altri contrari Massimo Giannetti Noto Le industrie petrolifere da queste parti dovrebbero essere mandate via a calci dopo i disastri umani e ambientali che hanno combinato nelle vicine Priolo, Melilli e Augusta. Il triangolo della morte Ë a un tiro di schioppo da Noto, ma nella citt‡ barocca - definita patrimonio dell'umanit‡ dall'Unesco e ora minacciata dalle trivellazioni dei petrolieri americani - non c'Ë aria di rivolta. La Val di Susa vista da qui sembra lontana anni luce. Per come sono messe le cose soltanto le barricate possono impedire che accada l'irrimediabile. E l'irrimediabile purtroppo Ë gi‡ cominciato: da alcune settimane i tecnici della compagnia texana Panther oil - alla quale la regione Sicilia ha dato carta bianca - si aggirano nei terreni del Val di Noto terrorizzando contadini e piccoli imprenditori turistici ai quali, senza complimenti, dicono di farsi da parte per consentire l'avvio degli scavi. Con le buone o con le cattive. La legge regionale lo consente: stabilisce infatti che ´i proprietari o possessori di fondi compresi nel perimetro della concessione non possono opporsi alle operazioni di prospezione, ai lavori di ricerca e ai lavori necessari per la coltivazione e lo sfruttamento del giacimentoª. La posta in gioco Ë dunque altissima, quasi impossibile da credere. E oggi e domani si riverser‡ nelle urne che eleggeranno il nuovo sindaco di Noto. I candidati sono cinque e tutti si dicono contrari alle trivellazioni che incombono. Tutti tranne uno, Raffaele Leone, che Ë il candidato dell'Ulivo che rischia di vincere le elezioni. E' un ex liberale passato alla Margherita, gi‡ due volte primo cittadino (prima con il centrodestra e un'altra volta con il centrosinistra) e ora sostenuto da Ds e Margherita con l'aggiunta dell'Mpa di Raffaele Lombardo. Un'alleanza, questa con l'autonomista catanese, che ha provocato la rottura definitiva tra l'Ulivo e i cespugli dell'Unione. Prc, Verdi e Pcdi candidano infatti un altro Leone ma di nome Giuseppe, il cui programma Ë tutto improntato alla difesa dell'ambiente. Anche il centrodestra Ë spezzettato: Forza Italia e An sostengono Corrado Valvo (che potrebbe spuntarla su Leone) mentre l'Udc lancia senza speranze Giuseppe Bosco. La quinta lista Ë capeggiata da Vincenzo Terranova, sostenuto da un notabile locale, finito di recente in carcere per voto di scambio. Lo sconvolgimento degli schieramenti in una realt‡ di provincia come Noto (ventiduemila abitanti) in altri momenti non avrebbe creato grandi discussioni. Ma di mezzo ci sono appunto le trivellazioni e questo nel centrosinistra ha provocato non pochi imbarazzi, soprattutto nei ds e nella Margherita. Sostenere un candidato sindaco che sul futuro del Val di Noto ha opinioni opposte alla coalizione non Ë molto comprensibile. E infatti la campagna elettorale dell'Ulivo Ë stata un po' surreale, tesa a nascondere l'argomento di cui tutti parlano. ´Se sarÚ eletto sindaco mi atterrÚ al programma della coalizione, che Ë contraria alle trivellazioni - sostiene Raffaele Leone - la mia opinione su questa vicenda Ë diversa perchÈ non vedo tutto questo allarme e comunque Ë un problema che va governatoª. Ma se sar‡ eletto sindaco bloccher‡ le ruspe dei petrolieri? ´Vedremo in seguito quali sono i poteri che potr‡ esercitare il sindaco, in ogni caso io non mi sdraierÚ davanti alle ruspe, eventualmente lo faranno i cittadini se lo vorrannoª. Di sicuro lo faranno quelli del comitato contro le trivellazioni e per le energie rinnovabili che in queste settimane e mesi si sono dati da fare come matti per far capire alla gente qual Ë il rischio che corre il territorio. Dei partiti non si sono fidati e quando hanno capito l'aria che tirava hanno trovato di corsa un altro candidato a sindaco (Peppe Leone) e alcuni di loro si sono si sono messi nella lista di sinistra che lo sostiene. Vincenzo Moscuzza, tra i promotori del comitato, Ë uno di questi: ´Come si fa a dire che non Ë allarmante quello che sta avvenendo? La Panther oil non Ë venuta qui per divertirsi. Se cominciano gli scavi questo territorio sar‡ distrutto e con esso tutte le vocazioni agricole di qualit‡ che ha sviluppato in questi anni. Qui non cercano solo il gas come qualcuno vuole far credere. Cercano anche il petrolio. Il problema non sono i venti pozzi autorizzati dalla Regione ma quello che verr‡ dopo che l'avranno trovato. E' scritto chiaramente in questo documentoª. E' un atto interno dell'Assomineraria siciliana che dice ai propri associati pi? di quanto non dicano le parole ufficiali della Regione: ´In Sicilia Ë ripartita l'attivit‡ petroliferaª - Ë scritto con enfasi nel testo datato aprile 2005. ´L'attivit‡ esplorativa aveva registrato negli ultimi trent'anni un forte rallentamento dopo le grandi attivit‡ degli anni '50 e dei primi anni '70. La cornice contrattuale non era stata infatti ritenuta pi? sufficientemente attraente e numerose compagnie, soprattutto straniere, avevano lasciato l'isola. Eppure le risorse ulteriori di petrolio e gas ancora da scoprire nei bacini siciliani potrebbero essere promettentiª. Che sotto il Val di Noto ci sia petrolio non Ë una novit‡. I primi sondaggi furono effettuati sin dai tempi di Enrico Mattei ma all'epoca l'estrazione fu ritenuta poco conveniente. Il petrolio di questa zona avrebbe alte percentuali di zolfo che allora avrebbero richiesto costi di lavorazione troppo elevati. Ma il prezzo per la raffinazione che negli anni passati era eccessivo Ë evidentemente diventato competitivo in tempi di magra come questi e con il costo del greggio alle stelle e sempre pi? in crescita. Le autorizzazioni per le perforzazioni riguardano quattro aree della Sicilia per molte centinaia di chilometri quadrati e sono state concesse ad altrettante compagnie petrolifere. Alla Panther Ë toccata l'area pi? pregiata, con un certo tipo di sviluppo agricolo e turistico ormai consolidato e con parecchi vincoli ambientali e archeologici. Ma di fronte all'oro nero non c'Ë vincolo che tenga. Per TotÚ Cuffaro questi sono dettagli da quattro soldi. E infatti la Panther ringrazia il suo ex assessore all'industria, Marina NoË (che nel 2003 si Ë prodigata strenuamente per le concessioni) e in un documento si felicit‡ con la Regione sia per la postazione assegnata sia per la conveniente contropartita richiesta: ´La Sicilia Ë in una condizione ideale per la ricerca e l'estrazione di petrolio e gas, grazie all'esplicito sostegno del governo, grazie a solo il 7% di royalty e il 39% di imposta sul reddito della societ‡, grazie alle infrastrutture presentiª. Quest'ultimo grazie si riferisce al vicino porto di Augusta e alle vicine raffinerie di Priolo e Melilli dalle quali la compagnia texana (che in Italia si presenta formalmente come una Srl) fa molto affidamento per abbattere i costi. La concessione per scavare ha la durata di sei anni. L'apertura di pozzi sarebbe dovuta iniziare nel 2004 ma nel frattempo ci fu la mezza retromarcia della stessa Regione che in seguito alle proteste sospese le autorizzazioni. Concessioni che il Tar di Catania ha perÚ riattivato alla fine dell'anno scorso dando ragione ai petrolieri americani. I quali ora stano procedendo in tutta fretta per recuperare il tempo perduto. Ai proprietari dei terreni si presentano con un ricatto: mille euro al mese per l'affitto, o esproprio. Ma cosa che potrebbe fermarli? L'avvocato Giuseppe Piccione, reduce di una lunga ma vittoriosa battaglia contro l'Eternit di Siracusa, ha ricevuto dalla Provincia l'incarico di trovare gli strumenti per salvare il Val di Noto: ´Allo stato non ce ne vedo molti - dice il legale - il sindaco potrebbe fare sicuramente qualcosa. E' lui che ha il potere sulle concessioni nel proprio teritorio, ma bisogna vedere se quello interessato alla trivellazioni rientra nel perimetro comunale. Altrimenti le strade possibili sono due: la revoca del decreto da parte della regione (emanato tra l'altro senza un piano energetico), o un provvedimento urgente di tutela ambientale e archeologica da parte del governoª. Il Val di Noto, sembra di capire, Ë nelle mani di Pecoraro Scanio. |
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Il Governo Prodi 2? senza nessun ministro siciliano? Ne prendiamo atto!
Bruxelles, 18 maggio 2006 Il secondo ministero guidato da Romano Prodi non ha nessun ministro siciliano, ma solo un paio di viceministri e qualche sottosegretario che, nel momento in cui scriviamo questo comunicato, non ci sono ancora noti con esattezza. Molti gridano allo scandalo, noi de L'Altra Sicilia tentiamo un'analisi sobria e distaccata come ci Ë ormai consueto. Le cose sono semplicemente due: o la Sicilia Ë una regione d'Italia (a statuto speciale, eccezionale - quello che vogliamo - ma pur sempre una regione d'Italia) o Ë una regione "d'oltremare", un possedimento metropolitano dell'Italia, una specie di "stato non incorporato" come Portorico con gli USA. Nel primo caso Ë inammissibile l'assenza di rappresentanza della Sicilia nel Governo: sarebbe segno di un distacco, di una disattenzione semplicemente paurosa nei nostri confronti che dovrebbero far chiedere ai Siciliani che cosa ci stiamo a fare in questa Italia se siamo destinati a stare sempre fuori dal potere che conta. Non siamo maturi? Siamo incivili? Non abbiamo una classe politica all'altezza della situazione? Ce la vogliono far pagare perchÈ non caliamo mai la testa al centralismo storico della sinistra? Mah! Impossibile capire... Forse solo noncuranza e disprezzo... Eppure siamo la regione pi? estesa, una delle pi? popolose... ma il nostro peso politico oggi Ë NULLO! Nel secondo caso ci sta bene, ci sta proprio bene che non ci sia nessun Siciliano nell'esecutivo. Ma allora diamo piena attuazione allo Statuto e trasferiamo tutte le competenze statali in Sicilia ai competenti assessorati (art. 20). In altre parole nessun ministro della Repubblica potr‡ emanare regolamenti o prendere provvedimenti che abbiano validit‡ anche sul territorio siciliano. I pochi legami saranno quelli delle leggi del Parlamento su cui la Regione non ha competenza o dei principi generali di quelle a competenza concorrente, nonchÈ - possiamo ben accettarlo - quello degli esteri, della difesa e del guardasigilli. Se non siamo del tutto Italia ci sta benissimo, ma dovete dircelo e per il resto lasciarci stare in pace... Vero Ë che la tradizionale sparuta pattuglia dei ministri siciliani (2 o 3) non ha mai rappresentato minimamente gli interessi della Sicilia: senza andare troppo lontano ci viene in mente la coreografica Prestigiacomo o quel La Loggia che, con la "devolution", si Ë reso complice dello liquidazione dell'Autonomia Siciliana. Ma almeno si faceva finta... Vero Ë che, Statuto alla mano, un Ministro siciliano c'Ë: TotÚ Cuffaro, nella qualit‡ di componente permanente del Consiglio dei Ministri e di rappresentante in quella sede degli interessi del Popolo Siciliano: ma tanto non lo convocano mai, nÈ mai lui si Ë fatto convocare e - in tutta franchezza - riteniamo non sappia neanche da dove si inizi a tutelare gli interessi della Sicilia. Che dire poi che il "ministero per gli italiani nel mondo" Ë stato soppresso? Ci aspettavamo almeno un po' di gratitudine per quei cittadini che oggi consentono a questo governo di esistere. Si era parlato pubblicamente di Leoluca Orlando, ma evidentemente quelli della Margherita gliel'hanno fatta pagare ancora una volta al Siciliano ribelle... Forse Ë un primo passo per sopprimere questo impaccio: questa volta, con modalit‡ di voto e di scrutinio discutibile, ce l'hanno fatta, ma in futuro, con questa Altra Sicilia in mezzo ai piedi, chiss‡... meglio chiudere questa pagina. E gi‡ non sono mancate dichiarazioni esplicite sulla necessit‡ di sopprimere la circoscrizione "estero". Comunque oggi una buona notizia c'Ë: il neoministro dei trasporti ha detto che il "Ponte" Ë inutile. Finalmente! Ora si blocchino i lavori e si metta in liquidazione la "Stretto di Messina" spa e si restituiscano tutti i soldi che sono stati sprecati in questa avventura in infrastrutture vere per la Sicilia a cominciare dalla vergognosa rete ferroviaria interna o, meglio, si versino alla Sicilia nel Fondo di Solidariet‡ Nazionale chÈ poi spetter‡ a noi, nel bene e nel male, di prenderci la responsabilit‡ di usarli al meglio. A proposito... Che ne pensano di tutto ciÚ gli innumerevoli "autonomisti" oggi in lizza per il rinnovo del Parlamento regionale? ANTUDO! -------------------------------------------------- L'ALTRA SICILIA - Ufficio stampa Al servizio della Sicilia e dei Siciliani ( "www.laltrasicilia.org" ) Bvd. de Dixmude 40 b.te 5 - (B) 1000 Bruxelles Tel/Fax: 0032 (0)2 2174831 Cell: 0032 (0) 475 810756 -------------------------------------------------- |
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TRIVELLAZIONI GAS-PETROLIFERE E INFIORATA DI NOTO 2006
† GRAVE DECISIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO CHE IMPEDISCE UNA DIGNITOSA INFORMAZIONE AI CITTADINI DURANTE LíINFIORATA E RESPONSABILITAí POLITICHE DELLíAVV. RAFFAELE LEONE †CANDIDATO A† SINDACO DI NOTO † Tutto Ë accaduto prima e durante †líinfiorata 2006. il COMITATO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E CONTRO LE TRIVELLAZIONI GAS-PETROLIFERE IN SICILIA †chiede al Commissario Straordinario con nota† del†† 15-05-2006 il suolo pubblico su cui mettere un banchetto informativo sulla situazione delle trivellazioni gas-petrolifere nel Val di Noto e nellíintera Sicilia. Il Commissario †non vuole ricevere i rappresentanti del Comitato e nega perfino lo spazio. Non comprendendo i motivi del rifiuto il COMITATO si Ë rivolto, per perorare la giusta causa, ai Candidati a Sindaco del Comune di Noto perchÈ facessero loro la richiesta del suolo in modo unitario perchÈ si fugassero i dubbi che la cosa potesse avere strumentalizzazioni elettorali viste le prossime scadenze a Noto. † Alla fine quattro candidati a Sindaco firmano e portano, di persona, la richiesta del suolo pubblico al Commissario escluso il candidato Avv. Raffaele Leone che si rifiuta per una sua chiara posizione favorevole, almeno fino ad oggi, a quel progetto di trivellazioni gas-petrolifere. Il Commissario vedendo solo 4/5 delle firme dei Candidati Sindaco †BOCCIA nuovamente la richiesta. † †CONSIDERAZIONI PROVVISORIE 1) IL COMITATO MANIFESTA DISAPPUNTO E CONTRARIETAí POICHEí† GLI Eí STATO IMPEDITO, DA PARTE DEL COMMISSARIO, DI ESERCITARE IL DIRITTO ALLíINFORMAZIONE. IL COMMISSARIO †HA IMPEDITO LA LIBERA ESPRESSIONE DI UN COMITATO APARTITICO NATO SOLO PER DIFENDERE IL TERRITORIO DI NOTO. STIGMATIZZA IL COMPORTAMENTO DELLO STESSO CHE HA EVITATO DI INCONTRARE† IL COMITATO MEDESIMO. 2) SE ERA LEGITTIMO IL COMPORTAMENTO DEL CANDIDATO A SINDACO AVV. RAFFAELE LEONE DI ESSERE CONTRARIO A RICHIEDERE LO SPAZIO INFORMATIVO PER IL COMITATO Eí ALTRETTANTO VERO CHE LE RESPONSABILITAí POLITICHE DELLëIMPOSSIBILITAí PER IL† COMITATO †DI PARLARE CON I CITTADINI E RACCOGLIERE FIRME† DI SOSTEGNO IN UNO SPAZIO DIGNITOSO E NON COME Eí STATO, VAGANDO PER LA CITTAí A FARE VOLANTINAGGIO, SONO TOTALMENTE SUE †CHE PER GIUNTA Eí SOSTENUTO DA UNA COALIZIONE CHE SI Eí DICHIARATA INTERAMENTE CONTRO LA RICERCA ED ESTRAZIONE DI IDROCARBURI LIQUIDI E GASSOSI NEL TERRITORIO DI† NOTO. Tali schizofrenie interne a quella coalizione che sostiene il suddetto candidato (DS- SDI- Margherita e Noto nostra) il COMITATO le rigetta percheí le ritiene pericolose per il futuro di Noto e del Val di Noto. † Il COMITATO †continueraí a lottare contro tale modello di sviluppo che passa dalle perforazioni †GAS-PETROLIFERE in contrasto con la vocazione turistico-agricola del Val di Noto sapendo di avere dalla Sua líintera cittadinanza del Val di Noto† e molti Uomini politici di schieramenti diversi. ULTERIORI CONSIDERAZIONI LE LASCIAMO AI CITTADINI †††††††††††† Noto lÏ 20-05-2006 ††††††††††††††††††††††††††† †Il Comitato per leEnergie Rinnovabili e contro le Trivellazioni Gas-petrolifere |
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Se volete far approvare la CLASS ACTION (Azione Collettiva) firmate la petizione che si trova su questo link:
[www.petitiononline.com] |
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Cristo fu inventato sulla persona di Giovanni di Gamala
comunicato stampa - da pubblicare e diffondere La denuncia contro la Chiesa Cattolica nella persona di un parroco Ë in esame al Tribunale dei Diritti Umani : STRASBURGO ñ ìGes? Cristo non Ë esistito, ma Ë stato inventato dalla Chiesa ed Ë un personaggio di pura fantasia come lo sono i personaggi delle favole.î Eí quanto afferma Luigi Cascioli lo studioso, ex seminarista, autore del libro-denuncia ìLa favola di Cristo ñ Inconfutabile dimostrazione della non esistenza di Ges?î. Secondo lo studioso i fatti presentati come veri dalle Sacre Scritture sono in realt‡ dei falsi. Primi fra questi quelli inerenti la figura di Ges? detto il Cristo che Ë stata costruita sulla persona di Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo della Casta degli Asmonei, sedicenti discendenti della stirpe di Davide. : I fatti. Don Enrico Righi, parroco-rettore della ex diocesi di Bagnoregio (Viterbo), scrisse in un giornale che Ges? nacque da Maria e Giuseppe e visse in carne ed ossa. Cascioli, in base a questa dichiarazione, lí11 settembre 2002 sporse querela contro la Chiesa Cattolica, nella persona di don Righi, per abuso della credulit‡ popolare (Art. 661 C.P.) e sostituzione di persona (Art. 494 C.P.). Il 27 gennaio 2006 il Tribunale di Viterbo archiviÚ il caso benchË il prete non portÚ alcuna prova ammissibile dellíesistenza di Cristo. Da marzo 2006 gli avvocati di diritto internazionale Giovanni Di Stefano e Domenico Marinelli dello Studio Legale Internazionale di Roma si occupano del caso Cascioli, dopo essersi occupati di casi importantissimi: Saddam Hussein, Kennedy, Lady Diana, George W. Bush, Roberto Calvi Banco Ambrosiano, Milosevich,Tariq Aziz, Telekom Serbia. Il 18 marzo 2006 Cascioli ricorre al Tribunale dei Diritti dellíUomo di Strasburgo: la pratica N. 14910/06 della ìnon esistenza di Cristoî Ë ora in fase di esame. ìRipongo molta fiducia nel Trubunale dei Diritti Umani e nel mio avvocato Giovanni Di Stefano affinchË il processo venga finalmente aperto in Italiaî commenta Cascioli. ìInutile che la Chiesa, il Vaticano si ostini a tacere; se possiede le prove concrete dellíesistenza storica di Cristo le esibisca allíumanit‡. Un paio di miliardi di persone che hanno seguito la dottrina indicata dalla Chiesa attendono una risposta. Chiara. Cristo Ë esistito oppure no? Se la Chiesa si ostina a tacere sullíesistenza di Ges? significa solo che non avendo prove concrete essa Ë ben consapevole e cosciente che Cristo Ë un personaggio di fantasia e quindi la Chiesa sta imbrogliando líumanit‡ nella consapevolezza di farlo.î : Cosa significa per il cristianesimo dimostrare che Cristo non Ë esistito? Commenta Cascioli: ìSarebbe la fine della Chiesa. Significa cancellare dogmi fondamentali sui quali si basa il cristianesimo e il cattolicesimo. Scomparendo la figura di Cristo uomo che sarebbe venuto sulla terra per riscattare il peccato Originale, la dottrina cristiano-cattolica crollerebbe allíistante. Le conseguenze immediate: scomparirebbe il sacramento dellíEucarestia. Nessun prete potr‡ pi? dire: ìQuesto Ë il corpo di Cristoî, cioË il corpo di un personaggio mai esistito. Oltre che una dichiarazione ridicola e assurda diverrebbe una truffa perseguibile per legge in tutti i paesi, come per chiunque inventasse líidentit‡ di una persona inesistente e la proponesse come vera. La Chiesa non potr‡ mai pi? avvalersi del dogma della Transustanziazione, cioË il vino e il pane che si trasformerebbero nel momento della consacrazione nel ìsangueî e nel ìcorpo di Cristoî, cioË nel sangue e nel corpo di un personaggio mai esistito. Diverrebbe impensabile diffondere il dogma della Santa Trinit‡: Dio-Padre, Dio-Figlio e Dio-Spirito Santo dal momento che il Dio-Figlio risulterebbe essere un personaggio non esistito. E questi sono solo alcuni tra i tanti dogmi e assiomi della fede che andranno in pezzi sciogliendosi come neve al soleî. Si tratta di una denuncia contro la Chiesa Cattolica, sottolinea Cascioli: ìLa Chiesa sostiene uníimpostura basata su falsi documenti, quali la Bibbia e i Vangeliî. Il romanzo ìIl Codice Da Vinciî di Dan Brown e il ìVangelo di Giudaî annunciato con clamore dalla rivista National Geographic che stanno creando guai alla Chiesa, cioË dubbi ai fedeli, sembrano inezie se paragonati al caso Cascioli il quale diverrebbe di planetaria dimensione. Gli studi di Cascioli con la dimostrazione della ìnon esistenza di Cristoî distruggono in un solo colpo e in pochi minuti la dottrina cristiano cattolica. Per evitare ciÚ la Chiesa dovrebbe esibire allíumanit‡ prove storiche dellíesistenza di Cristo, prove inconfutabili, prove ammissibili concrete e non i soliti argomenti di teologia e catechismo. ìNon esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li getter‡ via. La sola divulgazione di per sË non Ë forse sufficiente, ma Ë l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altriî. Joseph Pulitzer (1847-1911) Fondatore Premio Pulitzer Riferimenti: [www.luigicascioli.it] [www.studiolegaleinternazionale.com] [nochiesa.blogspot.com] Informazioni, interviste, conferenze: Axteismo, Movimento Internazionale di Libero Pensiero axteismo@yahoo.it tel. +39 3393188116 |
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Il NO de L'ALTRA SICILIA alla Devolution!
Bruxelles, 1 maggio 2006 L'Altra Sicilia inaugura la propria campagna referendaria, fermamente a sostegno del NO al referendum sulla c.d. Devolution! Mentre tutti i "politici" siciliani ignorano il pericolo per la nostra Terra rappresentato da questa "controriforma" costituzionale, animati solo dalla smania di conquistarsi uno scranno a Palazzo Reale, Noi denunciamo con forza a tutti i nostri concittadini che la posta in palio al referendum Ë molto pi? importante dello stesso rinnovo del Parlamento Siciliano e diamo inizio ad un'opera di mobilitazione e sensibilizzazione che Ë anche un primo test sul territorio siciliano dopo il successo ottenuto all'estero nelle ultime consultazioni politiche. Questa Devolution, misto tra il "colonialismo" voluto dalla Lega e il centralismo degli altri partiti di centro-destra, Ë sostenuta a destra con qualche imbarazzo (era il contentino per Bossi) e trova la generale ostilit‡ della sinistra. Noi perÚ non ci accodiamo semplicemente alle motivazioni che quest'ultima adduce per il suo No (l'Italia che viene divisa in due, etc.), anche se non del tutto infondate, ma ricordiamo ai Siciliani che questa riforma riguarda proprio loro in una maniera del tutto peculiare; maniera che nessuno ha evidenziato, perpetuando cosÏ il "sonno" nel quale deve essere tenuto il Nostro Popolo. Con la "devolution" si erigono muri per la redistribuzione delle risorse dalle regioni pi? ricche alle pi? povere ma, per contro, si centralizzano funzioni e decisioni! Decideremo ancor meno di oggi sulla nostra vita e avremo di meno per i nostri servizi pubblici: saremo a tutti gli effetti (e non pi? solo di fatto) una colonia della Penisola. Con la "devolution" l'Autonomia speciale (mai realizzata ma, essendo almeno sulla carta, unica speranza per il Nostro Popolo) si riduce ad una farsa: il Parlamento Siciliano si "scioglie" automaticamente quando si deve formare il Senato, lo stato italiano puÚ sindacare a suo piacimento ogni legge siciliana in nome dell' "interesse nazionale", puÚ persino modificarne unilateralmente lo Statuto! In altre parole non decideremo pi? nulla che a Roma possa dispiacere e la nostra classe politica sar‡ ancora pi? vilmente prostrata agli "interessi nazionali" di quanto gi‡ non lo sia oggi! Nello stesso tempo, perÚ, dopo che gli strumenti legislativi per lo sviluppo ci saranno troncati, con l'inevitabile povert‡ che ne conseguir‡, dovremo provvedere da soli alla nostra sanit‡ ed alla nostra scuola, cioË - in una parola - le dovremo smantellare! Noi non cerchiamo privilegi per la Sicilia, ma solo opportunit‡ di una vita normale, quella "normalit‡" che ci Ë sistematicametne negata dallo sbarco di Garibaldi ad oggi! Noi siamo per un'autonomia della responsabilit‡, convinti come siamo che la stessa, se pienamente applicata, creerebbe sviluppo, benessere e quindi anche quell'autonomia finanziaria per cui non avremmo bisogno di nessuna elemosina dal centro. Ma l'Autonomia del 1946, anelito di autogoverno minimo per un Popolo che da secoli lottava per l'indipendenza, Ë per noi un punto di non ritorno! Si puÚ e si deve attuare, si puÚ e si deve anzi ampliare fino a portare i rapporti tra Sicilia e Italia sulla base di un leale patto confederativo. Ma se qualcuno tenta di togliercela la reazione sar‡ quella di un Popolo che lotta per la propria sopravvivenza e gli esiti potranno essere anche di trasformare una lotta difensiva per l'autonomia in una lotta "totale" per la liberazione della Sicilia da ogni forma di colonialismo continentale. ANTUDO! -------------------------------------------------- L'ALTRA SICILIA - Ufficio stampa Al servizio della Sicilia e dei Siciliani ( "www.laltrasicilia.org" ) Bvd. de Dixmude 40 b.te 5 - (B) 1000 Bruxelles Tel/Fax: 0032 (0)2 2174831 Cell: 0032 (0) 475 810756 -------------------------- |
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GENTILI AMICI E SIMPATIZZANTI DEL COMITATO PER LE ENERGIE RINNOVABILI E CONTRO LE TRIVELLAZIOI IN SICILIA.
A NOTO SONO ARRIVATI I PETROLIERI CON I LORO UOMINI A PARLARE CON I PROPRIETARI. QUESTI ALLARMATI CI HANNO CONTATTATI PERCHE' NON SAPEVANO NULLA FINO AD ALLORA DI CIO' CHE SI STAVA PREPARANDO PER I LORO FONDI E PER L'INTERO TERRITRORIO DI NOTO E DINTORNI. CI SIAMO RIUNITI E CON MOLTA DETERMINAZIONE CI SIAMO DETTI CHE ADESSO LA BATTAGLIA SARA' PIU' DURA. IMPEDIREMO CON TUTTI I MEZZI LECITI E NON VIOLENTI CHE INIZINO I LAVORI DI PERFORAZIONE. SE NECESSARIO DOVRANNO PASSARE SUI NOSTRI CORPI. ABBIAMO ALORA INGAGGIATO LA LOTTA SU DUE PIANI: 1) LEGALE CON IL COINVOLGIMENTO DEL POOL DI AVVOCATI INCARICATI DALLA PROVINCIA DI SIRACUSA 2) POLITICA PER COSTRINGERE IL GOVERNO CUFFARO E/O IL SUCCESSIVO AD ANNULLARE I PERMESSI DI RICERCA DATI DALLA FAMIGERATA MARINA NOE' ( MA GLI INTERESSI SU QUESTA VICENDA FORSE VANNO OLTRE E SONO BEN PIU' DIFFUSI) 3) AZIONI DIRETTE SE NESSUNA DELLE STRADE PRECEDENTI DARA' FRUTTI. E' STATA INDETTA INTANTO UNA ASSEMBLEA APERTA A CITTADINI, ASSOCIAZIONI, PARTITI POLITICI IN SALA DANTE A NOTO PER GIOVEDI 4 MAGGIO ALLE ORE 18,00. E DECIDEREMO IL DA FARSI. NEL FRATTEMPO QUANTI DI VOI RICEVONO QUESTO COMUNICATO, SE POSSONO E VOGLIO DARE UNA MANO, INVIINO A QUANTI PIU' POSSIBILI CITTADINI, GIORNALI E MASS MEDIA QUESTA GRAVE NOTIZIA. IL COMITATO |
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HO VISTO
Ho visto approvare in Parlamento la legge sul falso in bilancio il Giorno dopo l'11 settembre, di corsa, per onorare con il nostro lavoro - cosÏ ci venne detto - i morti di New York. Ho visto la commissione Giustizia del Senato prolungare i suoi lavori dopo la mezzanotte per tre leggi in cinque anni: per il falso in bilancio, per la Cirami, per l'immunit‡ delle pi? alte cariche dello Stato. Ho visto aprire l'ultima legislatura con una legge ad personam, quella che abolisce l'imposta di successione sui patrimoni pi? grandi, e l'ho vista chiudere con una legge ad personam, quella che abolisce l'appellabilit‡ delle sentenze di assoluzione. Ho visto il Parlamento decidere quali magistrati possono o non possono restare in servizio, alzando e abbassando l'et‡ pensionabile secondo le convenienze: fuori Borrelli dentro Carnevale. Ho visto il Parlamento decidere quali magistrati possono dirigere gliuUffici giudiziari pi? delicati; insomma, ho visto il Parlamento scegliere I giudici. Ho visto pi? di mezzo Senato applaudire in piedi l'appoggio alla Guerra preventiva in Iraq. Ho visto la standing ovation della maggioranza e i sorrisi di festa, in attesa dei bombardamenti dei giorni dopo. Ho visto sbeffeggiare le senatrici che si battevano per le quote rosa. Le ho viste sommerse dagli sberleffi della maggioranza, le ho sentite chiamare"vacca" e "gallina". Ho visto togliere ai giudici di pace la competenza sugli incidenti stradali pi? gravi. Lavoravano troppo velocemente creando problemi alle assicurazioni. Anche alla Mediolanum. Ho visto portare nel Parlamento repubblicano una legge per equiparare le brigate nere di SalÚ ai combattenti delle forze armate e ai partigiani. Ho visto violare il regolamento del Senato anche sei volte in due giorni. Ho visto violare la Costituzione in presenza della seconda autorit‡ dello Stato, a volte invocando precedenti inesistenti, altre volte senza precedenti. Ho visto un parlamentare svenire a un passo dall'infarto per l'indignazione, di fronte al numero legale ottenuto pi? volte senza pudore. L'ho visto steso a terra, insultato e fischiato dagli avversari che lo accusavano di perdere tempo. Ho visto censurare o bloccare negli uffici interrogazioni critiche verso il governo o verso esponenti della maggioranza; ho visto funzionari solerti mutilare i diritti costituzionali dei parlamentari. Ho visto rifare mezza Costituzione come niente, da personaggi senza Storia, per liberare da ogni controllo di garanzia e da ogni contrappeso il potere di chi vince le elezioni, per mettere lo Stato ai piedi dell'uomo pi? ricco e potente del paese. Ho visto barattare pubblicamente in aula l'unit‡ del Paese con gli interessi televisivi del Capo del Governo. Ho visto un senatore votare per cinque, per dare alla sua maggioranza il numero legale. Ho visto tollerare anche quindici voti di assenti per volta. Ho visto stabilire il tempo massimo di un giorno per discutere in seconda votazione la riforma di mezza Costituzione. Ho visto fischiare in un'aula parlamentare il Capo dello Stato mentre il presidente del Senato leggeva il testo del rinvio alle Camere della Legge di riforma dell'ordinamento giudiziario. Ho visto scritto nella relazione ufficiale della commissione antimafia che la mafia non porta voti, che il controllo del voto da parte di Cosa Nostra Ë "uno dei miti pi? a lungo e pervicacemente sostenuti". Ho visto Giovanni Falcone commemorato sull'autostrada per Punta Raisi, localit‡ Cinisi, da un ministro che aveva sostenuto che dobbiamo convivere con la mafia. Ho visto un ministro definire il carcere di Cagliari un albergo a cinque stelle pochi giorni prima che vi si uccidessero due detenuti. Ho visto leggi importanti e sulle quali era stata annunciata una dura opposizione votate in Senato alla presenza di poche decine di esponenti della minoranza. Ho visto decine di senatori dell'opposizione lavorare seriamente ed essere trattati come incapaci o complici del governo. Ho visto sospetti ingiusti. Ho visto fiducie ingiuste. Ho visto uomini dello Stato oggetto di insolenze e di accuse sanguinose, grazie a un uso prepotente della immunit‡ parlamentare. Ho visto chiamare tutti I manifestanti di Genova violenti e terroristi e assicurare ufficialmente che nel carcere di Bolzaneto non ci furono violenze. Ho visto negare una commissione d'inchiesta su Genova per non interferire con il lavoro della magistratura. Ho visto dimenticare questo principio per istituire la commissione Telekom Serbia. Ho visto ridere in faccia alla richiesta di maternit‡ o paternit‡ assistite di persone non felici. Ho visto esibire i fazzoletti padani a un metro dal tricolore sulle bare nei funerali di Stato. Ho visto prolungare la durata del Parlamento per uso personale, per ottenere l'impunit‡ in un processo, per monopolizzare le televisioni. CosÏ ho visto sfregiare, nel mio Paese, il pi? grande simbolo della democrazia. Nando Dalla Chiesa
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IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
ABROGHIAMO LA RIFORMA MORATTI incontro - dibattito Introduce e modera: -Sebastiano Denaro Coordinatore Provinciale Giovani Comunisti Intervengono: -Sergio Lima Coordinatore Regionale Giovani Comunisti -Roberto Alosi Segretario Generale FLC - CGIL -Loredana Fraleone Responsabile Nazionale Scuola - PRC Sabato, 25 Marzo ore 16.00 Salone "Sastri" Bosco Minniti Siracusa [www.gcavola.altervista.org] |
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COMUNICATO STAMPA DI PAOLO PANTANO esponente dei Comitati per le energie rinnovabili e contro le trivellazioni petrolifere in Val di Noto ed in Sicilia.
ANCORA UN PICCOLO SUCCESSO IN SEGUITO ALLA INIZIATIVA DEI COMITATI PER LE ENERGIE RINNOVABILI E CONTRO LE TRIVELLAZIONI GAS/PETROLIFERE IN SICILIA. ANCHE IL COMUNE DI AVOLA COME GLI ALTRI COMUNI DEL VAL DI NOTO HA VOTATO LA MOZIONE CHE EÇ STATA PRESENTATA ALLA REGIONE PER DIRE UN FORTE NO AI PROGRAMMI DI RICERCA GAS-PETROLIFERA ed UN SIÇ ALLE ENERGIE PULITE E SICURE affinchË la Regione Sicilia si attrezzi di un Piano Energetico Regionale (finora non ha nessun piano) che attui (come lÇAustria, la Germania, la Spagna e la Grecia) una politica di incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili in ottemperanza allÇaccordo di Kyoto a cui ha aderito lo Stato Italiano. [www.paolopantano.it] <http://www.paolopantano.it> |
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