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ISBN 978-88-6954

per
GIUSEPPE PIGNATELLO


AVOLA LIBRI SAGGISTICA LIBRI AVOLA SAGGISTICA
LIBRI IN PRONTA CONSEGNA NELLA LIBRERIA URSO

Giuseppe Pignatello
Il dialetto della mia terra natia
(Il Siciliano della mia Avola)

2017, 8°, pp. 616, ill.
€ 27,00acquista

 
copertina Pignatello


Ouesto lavoro, relativo alla parlata locale, si può considerare come la terza parte del libro ''Avola degli Anni Trenta". Non essendo opera di un glottologo o filologo, non ha la pretesa di una rigorosa ortodossia scientifica nell'analisi etimologica di tutti i termini, ma di evidenziare il senso, in essi racchiuso, (talora anche il più recondito), e mantenere così la continuità con !'intera monografia nell'indagine socio-psicologica del nostro ambiente e del nostro popolo.
Ho consultato senz'altro gli autorevoli dizionari etimologici, citati nella bibliografia riportata in appendice al testo, ma il ragionamento sulla origine e derivazione di alcune dizioni del dialetto della mia terra natia, per qualche termine cerca di scoprire un etimo che ha il carattere della verosimiglianza, fondandosi sull'intuizione, sulla critica, sull'esperienza, sull'assimilazione personale, aiutate e confortate dalle cosiddette reminiscenze classiche.

Giuseppe Pignatello
(A pag. 6 del volume)

 

dalla PRESENTAZIONE

L'opera postuma, complessa e corposa, “Il dialetto della mia terra natia al vaglio dell'esperienza critica e dell'assimilazione personale (il Siciliano della mia Avola)" di Giuseppe Pignatello esige, per chi vi si accosta, un chiarimento preliminare. Anzitutto, il ripetersi già nel titolo dell'aggettivo possessivo "mia terra natia" e "mia Avola" rivela una incondizionata adesione emotiva e un amore senza misura per la sua città natale da parte dell'Autore, che ad essa ha dedicato il più e il meglio della sua produzione letteraria. Basti fare, a tale riguardo, un semplice riferimento ai due volumi di "Avola degli Anni Trenta" (Catania, Istituto Siciliano di Cultura Regionale, 1978), alla "Guida di Avola" (Ispica, Martorina, 1980, seconda edizione 1993) e ad "Avola dalla Preistoria al Duemila" (Rosolini, Santocono, 2007), per rendersi conto di questo suo viscerale attaccamento al suolo natio.
In secondo luogo, va subito evidenziato come il suddetto titolo sia fortemente riduttivo rispetto alla copiosa materia trattata con sicura competenza, lunga e meditata preparazione, intelligenza e indefettibile applicazione.
Non siamo dinanzi a un semplice vocabolario del vernacolo avolese, a una fredda raccolta di termini in ordine alfabetico dell'ambito lessicale locale e neppure di fronte a un dizionario, che si limita a registrare e dar conto delle parole nella loro totalità sincronica e diacronica.
“Il dialetto della mia terra natia al vaglio dell'esperienza critica e dell'assimilazione personale (il Siciliano della mia Avola)" è il risultato di un vasto progetto di lavoro articolato, multiforme e originale nella sua impostazione...

Angelo Fortuna

 
AVOLA LIBRI SAGGISTICA LIBRI AVOLA SAGGISTICA
LIBRI IN PRONTA CONSEGNA NELLA LIBRERIA URSO

Giuseppe Pignatello
Avola dalla preistoria al Duemila
2007, 8°, pp. 784, ill.
€ 26,00acquista

 
Avola

dalla PREFAZIONE

(…) Giuseppe Pignatello aggiunge un nuovo e più corposo tassello alla sua multiforme operosità di studioso del territorio e della cultura locale. La curiosità intellettuale mai doma, la scrupolosa ricerca dei documenti, la puntuale attenzione a cogliere le relazioni tra storia, antropologia e scienze sociali, la capacità di riordinare la trama degli eventi e dei personaggi su scala plurisecolare fanno di questo libro un contributo assai utile alla comprensione delle dinamiche istituzionali, economiche e sociali di lungo periodo di Avola e del suo hinterland.
Dalil'antica Hybla all'araba Abla fino alla normanna Abola, l'autore descrive la lenta transizione dal castrum fortificato alla cittadella medievale, che sotto il dominio feudale degli Aragona nel corso del XIV e XV secolo assume una più specifica identità urbana, come testimonia l'elevazione del feudo a marchesato nel 1542. Sotto la spinta della naturale fertilità del suolo e della laboriosità dei suoi abitanti la piccola città registra soprattutto nel XVII secolo un discreto sviluppo agroindustriale favorito dall'illuminato governo degli Aragona-Pignatelli: la coltivazione della canna, la produzione dello zucchero e la diffusione dei contratti d'enfiteusi alimentano la crescita economica ed insieme promuovono la formazione di un autoctono ceto civile (proprietari, mercanti, professionisti, «officiali») che insidiano la tradizionale leadership della demaniale Noto. Per questa società urbana in espansione, il terremoto del 1693 rappresenta solo un blocco temporaneo, poiché dalla distruzione materiale prende avvio la straordinaria opportunità di rifondare la città sulla costa, con una nuova forma esagonale che coniuga razionalità urbanistica e sviluppo economico. Nel XIX secolo Avola assume così i tratti di una città mercantile matura: dai circa 6000 abitanti del 1681 (ancora fermi a 6800 nel 1806) lo stock demografico balza a 11.000 abitanti nel 1861 e a 20.000 nel 1921, grazie alle trasformazioni intensive dell'agricoltura (mandorleto) e alle connesse attività marittime e commerciali. A cavallo tra Ottocento e Novecento Avola consolida in modo definitivo i suoi "caratteri originali" di città dinamica e aperta, luogo di formazione di élite colte e "dedicate" alla modernizzazione del territorio, come dimostrano le vicende politiche ed amministrative degli ultimi decenni con dovizia di particolari illustrate dall’autore.
Lo studio della storia locale resterebbe vuoto esercizio retorico e antiquario, o peggio scadrebbe nell'oleografia paesana, se non fosse supportato dalla competenza professionale e dall’impegno civile. Né l'uno né l'altro difettano però a Pignatello, che con questa sua opera intende proseguire l'esempio di serietà e di obiettività degli intellettuali positivistici del secondo Ottocento a cui dobbiamo la conoscenza approfondita della storia siciliana. Con una differenza significativa rispetto ai predecessori. Alla fine del secolo scorso la motivazione a ricostruire l'albero genealogico dei paesi nasceva dalla spinta delle borghesie locali ad autolegittimare il proprio ruolo "urbano" nei confronti del "barbaro contado" ed a nobilitare origini e vicende delle famiglie "illustri" del notabilato. Oggi il rinnovato interesse per la storia locale deriva dalla consapevolezza dei guasti culturali provocati dall'inarrestabile processo di dememorizzazione collettiva in cui ci sta precipitando la cosiddetta "civiltà" dei consumi e dei mass-media. Schiacciati dal presente "corto", stiamo perdendo le tracce del passato e rischiamo di smarrire direzione e senso del futuro. Recuperare il rapporto tra passato e presente, per dare continuità d'azione e spessore progettuale al domani delle nuove generazioni: questa è la sfida in cui si cimenta Giuseppe Pignatello e con lui tutti gli studiosi che ancora nutrono fiducia nel valore scientifico e pedagogico della ricerca storica.

Università di Catania, novembre 2007

Prof. Giuseppe Barone

AVOLA LIBRI SAGGISTICA LIBRI AVOLA SAGGISTICA
LIBRI IN PRONTA CONSEGNA NELLA LIBRERIA URSO

Giuseppe Pignatello
Avola degli anni Trenta (in 2 volumi)
1986, 8°, pagine 192 + 338,+ carta topografica di Avola, ill.
€ 20,00acquista

 
Avola anni Trenta

dalla PREFAZIONE

(…)Al nostro sguardo si offre un'Avola che non c'è più: il quieto centro siciliano degli anni Trenta, il cui tempo veniva scandito dalle campane delle varie chiese cittadine, di cui l'orecchio esperto riconosceva la precisa provenienza; un paese sereno, che viveva della sua agricoltura e del commercio delle mandorle, e delle sue antiche tradizioni, che negli anni Trenta si evolsero secondo la ventata patriottarda e retorica della moda politica imperante, con divise, canti, marce, manifestazioni militaresche in omaggio alla illusoria visione degli « otto milioni di baionette ».
I ricordi si colorano delle dolci tinte della giovinezza. I saggi ginnici, in cui si fondevano sport e arte; gli inni marziali; i libri scolastici esaltanti il regime imperante; le prime audizioni radiofoniche, con i bollettini della guerra combattuta in Etiopia nel 1935-36; le entusiastiche adunate al canto di « Faccetta nera» per ascoltare i vibranti discorsi del Capo del Fascismo, sono le tessere multicolori di questo ideale caleidoscopio che Giuseppe Pignatello agita dinanzi agli occhi intenti non solo di chi quei tempi visse, ma anche di coloro che vogliono scoprire come si vivesse allora.
Infatti, l'indagine socio-psicologica di Giuseppe Pignatello è veramente preziosa, da questo punto di vista, perché ci dà un preciso ragguaglio storico – dal di dentro – della società di allora: l'azione della Chiesa, della scuola, dell'unico partito politico allora ammesso, sono viste come un tutto unico, e chiaramente illustrate nella loro prassi quotidiana, tendente a formare « l'italiano nuovo» secondo la visione mussoliniana della vita. Ma nemmeno nella quieta Avola di allora mancavano le voci, caute ma ostinate, del dissenso, provenienti da preti antifascisti come don Bellofiore o da tetragoni professionisti come il dottor G. D'Agata Micale; ma erano veramente le voci di chi grida nel deserto, di fronte all'adesione popolare al regime imperante, adesione dovuta indubbiamente anche al fatto che, per la prima volta nella storia popolare d'Italia, il proletariato trovava gesti di comprensione reale e non soltanto parolaia da parte del governo in carica, con la creazione dello Stato corporativo e con la promulgazione della «Carta del lavoro», che dava ai braccianti e agli operai non soltanto una migliore sistemazione economica ed assistenziale, ma soprattutto una più decorosa considerazione sociale...

Santi Correnti

 


Giuseppe Pignatello

IN MEMORIA DELLO STUDIOSO GIUSEPPE PIGNATELLO
CHE CON POESIA SI OCCUPÒ DELLA STORIA DELLA SUA CITTÀ

Giuseppe Pignatello
fu coraggioso studioso della complessità della storia di Avola. Tramite le sue ricerche a cominciare dagli anni 70 del Novecento cominciammo ad avere conferma, dopo il professore Salvatore Ciancio, dell'articolata storia di questa nostra città, sfortunata per quelle cose che riguardano il narcisismo dei molti intellettuali locali.
Il Pignatello fu generosissimo nel regalarci i risultati dei suoi studi; mentre lo capivamo, lui consegnava per sempre ai posteri informazioni minute, soprattutto nel libro "Avola dalla preistoria al Duemila".

 

 

 

 

 

 

targa in memoria

 

PER GIUSEPPE PIGNATELLO
NEL VIDEO, Avola 7 aprile 2018, inaugurazione in Via Ruggero Settimo n. 38 ad Avola
della Targa della Memoria dedicata a Giuseppe Pignatello.
Giuseppe Pignatello (1926-2015) fu coraggioso studioso della complessità della storia di Avola.
Tramite le sue ricerche a cominciare dagli anni 70 del Novecento
cominciammo ad avere conferma, dopo il professore Salvatore Ciancio,
dell'articolata storia di questa nostra città, sfortunata
per quelle cose che riguardano il narcisismo dei molti intellettuali locali.
Il Pignatello fu generosissimo nel regalarci i risultati dei suoi studi;
mentre lo capivamo, lui consegnava per sempre ai posteri informazioni minute,
soprattutto nel libro "Avola dalla preistoria al Duemila".

 

LIBRERIA EDITRICE URS

Di Giorgio
Collana MNEMEacquistaMneme, Mnemòsine (… diva del cor maestra e della mente // e del caro pensiero custode e madre. Monti, Musogonia, 25 e segg.), la ricordanza, la memoria in lotta perenne nel nostro tempo, tra il dimenticare di ricordare e il ricordare di non dimenticare, mai.

  1. Giovanni Stella, Le Sirene e l’Isola, 1998, 8°, pp. 104, 13,00 – ISBN 978-88-6954-100-1
  2. Sebastiano Burgaretta, I fatti di Avola, 2008, 8°, pp. 142, 15,00ISBN 978-88-96071-08-3
  3. Antonino Caldarella, Santa Venera, 1983, 8°, pp. 120 – Esaurito
  4. Giuseppe Schirinà, La chiusa di Carlo, 1984, 8°, pp. 288,  10,00
  5. Giuseppe Schirinà, Antinferno, 1989, 8°, pp. 160, 10,00
  6. Sebastiano Burgaretta, L’opera dell’uomo a Cava Grande del Cassibile, 1992, 8°, pp. 240, ill.,  25,00 – ISBN 978-88-96071-31-1
  7. Giovanni Stella, Sicilia terra mia, 1995, 4°, pp. 8 – Esaurito
  8. Giuseppe Schirinà, Nina, 1996, 8°, pp. 154,  11,00
  9. Giovanni Stella, Gesualdo Bufalino vivo, 1996, 8°, pp. 11 – Esaurito
  10. Carmelo Giannone, Bbummi su…nun ti scantàri, 2000, 8°, pp. 128, ill.
  11. Sebastiano Burgaretta, Di Spagna e di Sicilia, 2001, 8°, pp. 208,  14,00 – ISBN 978-88-6954-099-8
  12. Giovanni Stella, Amici cari, 2000, 8°, pp. 120, ill.  13,00 – ISBN 978-88-6954-103-2
  13. Sebastiano Martorana, Ricordi di un tempo che fu, 2000, 8º, pp. 120 – Esaurito
  14. Nello Lupo, Don Lorenzo Milani prete e maestro, 2001, 8º, pp. 208, ill. – Esaurito
  15. Giovanni Stella, Il rigattiere e l'avventore, 2002, 8°, pp. 192, 13,00 – ISBN 978-88-6954-102-5
  16. Benito Marziano, Don Agostino Salvìa e altri racconti, 2002, 8°, pp. 112 – Esaurito
  17. Salvatore Di Pietro, I perché del nostro dialetto. Storia linguistica e sociale della Sicilia, 2006, 8°, pp. 208,18,00 – ISBN 978-88-98381-93-7
  18. Italico L. Troja, Alessandro Patti. Un esiliato di Weimar che perdette il suo cuore ad Heidelberg, 2007, 8°, pp. 80, € 10,00
  19. Fernando Buscemi, Storia della Rebetika, 2006, 8°, pp. 128 – Esaurito
  20. AA.VV., Da Versi a Nina. Note di critica letteraria, 2006, 8°, pp. 164, 10,00
  21. Salvatore Di Pietro, Nella valle dell’ozio – Racconti, 2008, 8°, pp. 176, 13,00
  22. Italico L. Troja, La mia “prima etade”, 2010, 8°, 15,00 – ISBN 978-88-96071-23-6
  23. Corrado Zuppardo, Memoriale di un siciliano emigrato a Milano, 2010, 16°, pp. 96, 9,00 – ISBN 978-88-96071-28-1
  24. Giuseppe Conte, La melagrana ossia la disegualità, 2008, 8°, pp. 144, € 13,00 – ISBN 978-88-96071-07-6
  25. Benito Marziano, Juliette cara – Romanzo, 2009, 8°, pp. 160 – ISBN 978-88-96071-10-6 – Esaurito
  26. Cetty Stella, Dalla città reale alla città ideale – La città di Avola dopo il terremoto del 1693, 2016, 8°, pp. 48, 9,00 – ISBN 978-88-6954-107-0
  27. Nino Muccio, L'Ammiraglio e l'America, 2008, 8°, pp. 368, 25,00 – ISBN 978-88-96071-09-0
  28. Vincenzo Fiaschitello, Lo strano caso dell’abbazia e altri racconti, 2017, 8°, pp. 112, 13,00 – ISBN 978-88-6954-148-3
  29. Fulvio Maiello, Il crepuscolo della nobiltà, 2010, 8°, pp. 128, 13,00 – ISBN 978-88-96071-26-7
  30. Salvatore Salemi, La vita e l'opera di Teocrito Di Giorgio, 2017, 8°, pp. 80, 10,00 – ISBN 978-88-6954-147-6
  31. Giovanni Manna, Ombre di felici2016à, 2011, 8°, pp. 112, 12,00 – ISBN 978-88-96071-42-7
  32. Mauro Giarrizzo, La legislazione scolastica nel Regno d'Italia e la situazione nella provincia di Noto, 2011, 8°, pp. 200, 18,00 – ISBN 978-88-96071-32-8
  33. Autori Vari, Antologia Inchiostro e Anima 2010/2011 – Poesia, Teatro, Cinema in memoria di Antonio Caldarella, 2011, 8°, pp. 152 – ISBN 978-88-96071-02-1 – Esaurito
  34. Giuseppe Aloisi, Memorie di un navigante, 2010, 8°, pp. 152, ill., 13,00 – ISBN 978-88-96071-35-9
  35. Benito Marziano, Randagi – Sei racconti, 2011, 8°, pp. 88 – ISBN 978-88-96071-52-6 – Esaurito
  36. Giovanni Gangemi, Il papiro di Akhenaton, 2011, 8°, pp. 360, 25,00 – ISBN 978-88-96071-55-7
  37. Salvatore Di Pietro, Il cancello chiuso (Ingresso libero), 2012, 8°, pp. 80, 10,00 – ISBN 978-88-96071-92-2
  38. Enza Fiaschitello – Corrado Leone, Parrannu parrannu..., 2013, 8°, pp. 272, € 20,00 – ISBN 978-88-96071-94-6
  39. Eleonora Nicolaci, La famiglia Nicolaci di Noto (secc. XVI-XVIII), 2013, 8°, pp. 120, 12,00 – ISBN 978-88-98381-43-2
  40. Paolo Dipietro, Vampugghi (Piccole storie di periferia), 2013, 8°, pp. 120, € 12,00 – ISBN 978-88-98381-42-5
  41. Antonella Santoro, Azzurro, come i suoi occhi, 2014, pag. 108, € 10,00 – ISBN 978-88-98381-45-6
  42. Sebastiano Cugno, 1953-2013: sessant'anni di cinema a Noto – Analisi dei rapporti tra la capitale netina e il cinema, 2014, 8°, pp. 204, € 18,00, ill. – ISBN 978-88-98381-46-3
  43. Salvatore Di Pietro, Viaggi da fermo, 2014, 16°, pp. 250, € 12,00, ill. – ISBN 978-88-98381-98-2
  44. Corrado Morale, Miluzza – Trimau la terra, 2014, 8°, pp. 310, € 18,00, ISBN 978-88-98381-99-9 Esaurito
  45. Carmelo Dugo, Uno scorcio della nostra e della mia storia – Due anni di vita in Istria – 1943-1945, 2014, 8°, pp. 80, € 9,00 – ISBN 978-88-6954-000-4
  46. Veronica Sciacca, La cripta degli scheletri, 2016, 8°, pp. 94, € 11,00 – ISBN 978-88-6954-105-6
  47. Maria Suma, PIENA DI GRAZIE – Quell'indimenticabile 10 luglio 1943 (Racconto), 2016, 16°, pp. 56, € 8,00 – ISBN 978-88-6954-106-3
  48. Corrado Morale, Il segreto della Badia, 2016, 8°, pp. 328, € 19,00 – ISBN 978-88-6954-109-4
  49. Corrado Carbè, Compagni di viaggio (Racconti), 2017, 8°, pp. 136, € 13,00 – ISBN 978-88-6954-149-0
  50. Vincenzo Fiaschitello, Racconti attorno al Mediterraneo e anche oltre, 8°, pp. 136, 13,00 – ISBN 978-88-6954-151-3
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