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Lunedì, 5 Maggio 2025 00:06 Grazie per aver visitato questo spazio dedicato a URLA LA TUA OPINIONE. Qui puoi lasciare la tua riflessione. |
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Nome | Riflessioni con eventuali Commenti | ||||||||
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Recenti accadimenti mi hanno fornito il pretesto di fare alcune considerazioni sullo stato della politica nel nostro Paese e su come la societ‡ civile si stia purtroppo ìabituandoî a viverla.
Prima i fatti Domenica scorsa (11 novembre 2007) un agente della Polizia di Stato, allíinterno di un autogrill sullíautostrada allíaltezza di Arezzo, per motivi che non sto a dire perchÈ li ritengo ormai noti, uccide un giovane tifoso di una squadra di calcio, mentre era in compagnia di altri suoi compagni. Allíevento conseguir‡ un disordine esteso a tutto il territorio nazionale, con ripercussioni sullíordine pubblico, che sfocer‡ in un crescendo di odio nei confronti delle forze dellíordine, della Polizia in particolare. Il dibattito politico istituzionale che ne Ë scaturito si Ë da subito caratterizzato per la sua animosit‡. Durante una di quelle trasmissioni televisive a contenuto politico, diventate ormai usuali nei palinsesti delle varie reti, líOn. Ignazio La Russa, incalzato dal presentatore (show man) di turno, sostanzialmente rispondeva che in un altro paese civile il Ministro dellíInterno, al verificarsi di un evento simile a quello cui líopinione pubblica aveva assistito, si sarebbe dimesso, giacchÈ dopo pi? di ventiquattrore dallíaccaduto, invitato a riferirne in Parlamento, non forniva elementi circa líaccertamento dei fatti. Il presentatore, dal canto suo, riferiva ancora che rispetto allíoggettivit‡ dei fatti tuttavia quel poliziotto era responsabile, il che, in termini processual-penale, significava affermare la colpevolezza dellíindagato o imputato che sia, prima ancora che fosse intervenuta la condanna. Qualche giorno fa, dopo alcune premesse che sembravano fare presagire un finale tragico per líattuale governo, la maggioranza Ë riuscita ad ottenere líapprovazione, senza voto di fiducia, della Legge Finanziaria, consacrando cosÏ la certezza di poter continuare a governare il Paese. Ma anche qui il dibattito politico istituzionale prima e dopo líapprovazione della Legge Finanziaria si Ë palesato alquanto scontroso, e questo sia allíinterno della maggioranza, sia allíinterno dellíopposizione. Líapprovazione della Finanziaria Ë avvenuta al lume delle incertezze degli On. Dini e Bordon, con i quali il Premier ha precisato di avere alcune cose in sospeso e delle quali intende discutere, soprattutto con Dini, cose che riguardano i cittadini: la spesa pubblica, il welfare, i precari eccÖ Il Premier, incassata la vittoria per líapprovazione della Finanziaria, ha tuttavia aperto le porte al dialogo con líopposizione al fine di iniziare un cammino comune verso le riforme, in particolare quelle che riguardano la legge elettorale. Dal canto dellíopposizione, invece, líOn. Berlusconi non ha dato la sua disponibilit‡ al dialogo, mentre tutta la coalizione del centro destra sta prendendo atto della strategia fallimentare del capo della CdL ed al riguardo líOn. Fini auspica un cambiamento di rotta ìaltrimenti ognuno andr‡ per la sua stradaî. Anche qui sembrano esserci elementi che fanno da peso alla bilancia: Bossi e Casini in particolare, atteso il loro peso specifico anche in termini di voto popolare. Questi sommariamente i fatti. Veniamo ora alle riflessioni Una prima riflessione riguarda il dibattito politico istituzionale venuto fuori in seguito allíuccisione del giovane tifoso. Non intendo commentare i fatti di cronaca per argomentare attorno alla colpevolezza o allíinnocenza dellíagente, ma intendo definire alcuni punti della vicenda che hanno poi avuto riflesso nellíambito politico. Viviamo in uníepoca in cui líinformazione ha assunto una veste diabolicamente mediatica, per cui ogni fatto, da quello di cronaca a quello politico, assume importanza e valore da ciÚ che ne puÚ scaturire a livello di auditel. Tutta la societ‡ ormai Ë infarcita da questo modo di fare informazione e nessun ambito ne risulta escluso, neanche, naturalmente, la politica. Occorre prendere atto del fatto che ormai la politica si Ë talmente mediatizzata che addirittura le decisioni e le informazioni che la riguardano vengono assunte e riferite in televisione. Non di rado Ë accaduto che alcune informazioni date dai politici ospiti a trasmissioni come Porta a Porta siano poi diventate oggetto di notizia líindomani sui vari quotidiani. Non Ë questa le sede per argomentare sul perchÈ tali vezzi accadano, poichÈ li ritengo pi? di interesse dei sociologi, ma consentitemi di affermare che le decisioni politiche, per la stretta ed implicita connessione con la dimensione democratica, vanno assunte e riferite in Parlamento, la sede istituzionale, deputata a tale onere. La mediatizzazione ha colpito anche, soprattutto, i fatti di cronaca e dunque, allo stesso modo della politica, i processi vengono svolti in televisione e non dove dovrebbero svolgersi, cioË nelle aule dei tribunali, previo accertamento dei fatti da parte della magistratura e non del Ministro dellíInterno, come aveva preteso líOn. La Russa riguardo alla vicenda del giovane tifoso ucciso. Purtroppo líagente che ha ucciso il giovane tifoso Ë stato gi‡ condannato dai mass media e, quindi, dallíopinione pubblica, e la magistratura, fatta di uomini, vuoi o non vuoi, si sentir‡ comunque suggestionata da un simile preliminare giudizio al punto che sentir‡ il dovere di irrogare una nuova, ulteriore condanna. Mi sia concessa una nota critica su questo aspetto: mi sembra di avvertire una micidiale incoerenza da parte di alcuni giornalisti di sinistra, i quali da un lato nei loro proclami vanno affermando principi di legalit‡ e di giusto processo in via universale, dallíaltro, quando si tratta di ravvisare quegli stessi diritti in capo a soggetti verso i quali non si nutrono simpatie, si arrogano líiniziativa di ignorarli. Questo dispiace, perchÈ la coerenza dovrebbe essere una qualit‡ soprattutto della sinistra. E aggiungo: soprattutto dei giornalisti. O forse dovremmo rivedere i caratteri del fare giornalismo o del nuovo giornalismo, esclusivamente caratterizzato dallíaspetto mediatico. E dovremmo altresÏ rivedere quali sono i tratti somatici che permettono di fare assurgere a dignit‡ ìdi sinistraî anche tutti quei nuovi movimenti (giacchÈ i partiti ormai non esistono pi?) i cui rappresentanti si ritengono sbandieratori dei diritti di libert‡ e di uguaglianza, ma che sono essi stessi i primi a calpestarli quando con le loro azioni dimostrative commettono gravi reati nei confronti di persone innocenti. Eí un paradosso con cui forse la sinistra dovrebbe fare i conti. Inoltre, per la parte pi? strettamente politica, la richiesta di dimissioni auspicata dallíOn. La Russa nei riguardi del Ministro dellíInterno Giuliano Amato, in ordine alla vicenda del giovane tifoso, non sembra essere tanto funzionale ad una esigenza di carattere istituzionale, quanto piuttosto strumentale al fatto che una tale eventualit‡ possa poi ripercuotersi su tutto il governo determinandone potenzialmente la sua caduta e la possibilit‡ per líopposizione di ritornare al potere, la sola cosa che di fatto le interessa. Su questo aspetto non credo di dover argomentare ulteriormente. Uníultima considerazione per il secondo aspetto, quello dellíanimosit‡ della politica. Dicevo prima che líattuale dibattito politico istituzionale si distingue, nel complesso e fatte le dovute eccezioni, per la sua animosit‡, quando non per la violenza e/o líoffesa. In altri termini líattuale classe politica dirigente si manifesta allíopinione pubblica con un carattere dai toni molto accesi, la sede parlamentare spesso diviene un luogo in cui le forze politiche si azzuffano, non dialogano, ma si offendono vicendevolmente. E non per i cittadini, ma unicamente per il mantenimento del potere. Líimmagine che si restituisce al Paese ed al contesto internazionale non sembra essere quella di un paese civile e democratico in cui si ha rispetto per le istituzioni. E pi? di ogni altra cosa il messaggio che arriva ai cittadini, ai giovani in modo particolare, Ë dal contenuto ostile nei riguardi della politica, che d‡ ulteriore spessore ad una gi‡ consistente percentuale di cittadini che si definisce statisticamente disincantata dalla politica. Il disincanto dalla politica ha contribuito a determinare una forma abituale e ordinaria di partecipazione, tendenzialmente limitata e relegata allíevento voto elettorale, ma la mancanza di controllo sulla politica, specificamente attuato attraverso la partecipazione dei cittadini, contribuir‡ a formare un sentimento di insofferenza, con grave pregiudizio per la creazione della futura classe politica dirigente e, quindi, per la vita democratica del Paese. Avola, 19 novembre 2007 Leonardo Miucci |
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Forse non tutti sanno che....
La banca d'Italia non Ë d'Italia. Se fosse d'Italia sarebbe dello Stato Italiano. Se fosse dello Stato sarebbe dei cittadini italiani. Se fosse dei cittadini italiani sarebbe pubblica. [ E invece non Ë pubblica, ma privata. Vale a dire: "nonostante l'evidente interesse pubblico e nazionale" del suo ruolo di banca d'Italia l'interesse pubblico Ë gestito da una societ‡ privata... talmente Ë privata che i veri suoi proprietari risultano nascosti. Infatti nel sito del Senato relativo alla banca d'Italia (http://www.senato.it/att/ddl/r4083p.htm) curiosamente, chiss‡ perchÈ, manca la parte pi? interessante, cioË la composizione societaria: quando infatti arrivi al titolo "QUOTE DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE" appare la scritta "Porzione di testo non disponibile" ! [www.senato.it] "Ma la BANCA d'ITALIA ha interessi pubblici ed Ë privata? - commenta un cittadino - Come mai? Evidentemente si vogliono nascondere i veri proprietari. che a quanto pare non sono gli italiani, cioË lo Stato Italiano... Se non Ë cosÏ, com'Ë? Giornali e televisioni ogni tanto dicono che il popolo italiano ha un mostruoso debito pubblico, ma nessuno dice verso chi Ë debitore... Com'Ë questa storia? E' cosÏ difficile saperla ? O forse la spiegazione Ë semplicissima: Ë soltanto una truffa, una grande truffa !!!" Un po' di storia allora: Pare che il 1861 sia stato l'anno dell'unit‡ d'Italia. Una dozzina di anni prima - nel 1849 - si costituiva in Piemonte la banca Nazionale degli Stati Sardi, di propriet‡ privata. Il maggiore interessato, Cavour - che aveva interessi propri in quella banca (1) - impose al parlamento savoiardo di affidare a tale istituzione compiti di tesoreria dello Stato. Si ebbe cosÏ una banca privata che emetteva e gestiva denaro dello Stato ! A quei tempi l'emissione di carta moneta veniva fatta solo dal Piemonte. Il Banco delle Due Sicilie emetteva invece monete d'oro e d'argento. La carta moneta del Piemonte aveva anch'essa una riserva d'oro - circa 20 milioni - ma il rapporto era: tre lire di carta per una lira d'oro, dunque una "convertibilit‡ in oro" fra virgolette. Inoltre, per le continue guerre che i savoiardi facevano, anche quel simulacro di convertibilit‡ crollÚ, tanto che la carta moneta piemontese - per l'emissione incontrollata che se ne fece - era diventata carta straccia gi‡ prima del 1861. Ma torniamo ai fatti. Conquistata tutta la penisola, i piemontesi misero le mani nelle banche degli Stati appena conquistati. E dopo qualche tempo fu la banca Nazionale degli Stati Sardi a divenire la banca d'Italia. Con l'occupazione piemontese era stato immediatamente impedito al Banco delle Due Sicilie - diviso poi in Banco di Napoli e Banco di Sicilia à di raccogliere dal mercato le proprie monete d'oro per trasformarle in carta moneta secondo le leggi piemontesi, poichÈ in tal modo i Banchi avrebbero potuto emettere carta moneta per un valore di 1200 milioni e sarebbero potuti diventare padroni di tutto il mercato finanziario italiano. Quell'oro pian piano passÚ nelle casse piemontesi, nonostante la nuova banca d'Italia non risultasse averne nella sua riserva, e nonostante appunto tutto quell'oro rastrellato al Sud. Come avevano fatto ? Avevano dato a tutto quell'oro una via "sociale", naturalmente, quella del finanziamento per la costituzione di imprese al nord, operato da banche, costituitesi per l'occasione come socie - guarda un po' - della banca d'Italia: Credito mobiliare di Torino, Banco sconto e sete di Torino, Cassa generale di Genova e Cassa di sconto di Torino. Le ruberie operate, e l'emissione non controllata della carta moneta ebbero come conseguenza che ne fu decretato gi‡ dal 1? maggio 1866, il corso forzoso: la lira di carta non poteva pi? essere cambiata in oro. Da qui incominciÚ a nascere il Debito Pubblico: lo Stato, per finanziarsi, iniziava a chiedere carta moneta a una banca privata. Lo Stato quindi, a causa del genio di Cavour e soci, cedette da allora la sua sovranit‡ in campo monetario, affidandola a dei privati, che non ne avevano - non ne hanno e mai dovrebbero averne alcun titolo o diritto à in quanto la sovranit‡ per sua natura non Ë cedibile. Essa Ë del popolo e dello Stato che lo rappresenta. Oltretutto da quando nel 1935 fu decretato definitivamente che la lira non era pi? ancorata all'oro, si ebbe che il valore della carta moneta derivÚ da allora semplicemente e unicamente dalla convenzione di chi la usa e di chi l'accetta come mezzo di pagamento. La carta moneta, dunque, Ë carta straccia. Ne consegue che alla banca d'Italia - che Ë privata - e alla quale si dovrebbe pagare il debito pubblico, in realt‡ non si deve dare nulla. Da tutta questa storia si puÚ facilmente capire in mano a chi siamo e che, dato che la banca d'Italia ha un immenso potere finanziario e politico, qualsiasi governo in Italia conta come il due di coppe. L'ALTRA SICILIA-Antudo - [www.laltrasicilia.org] Movimento politico dei Siciliani "al di qua e al di l‡ del Faro" à Bvd. de Dixmude 40 bte 5 (B) - 1000 Bruxelles Tel/Fax: 0032 02 2174831 Cell. 0032 475 810756 posta: laltrasicilia-antudo@skynet.be - SKYPE: laltrasiciliantudo **************************************************** P.S. Ai sensi dell'art.13 del nuovo codice sulla privacy D.Lgs 196 del 30 giugno 2003, le e-mail informative possono essere inviate solo con il consenso del destinatario. In ogni momento sar‡ possibile chiedere di essere rimossi dall'elenco dei destinatari inviando una e-mail con scritto "CANCELLAMI" nella casella dell'oggetto. In assenza di una risposta considereremo espresso il suo consenso alla spedizione di comunicati stampa culturali, inviti e altro materiale informativo sulle attivit‡ del movimento. ************************************************************* P.S.: Vi chiediamo, se possibile, di inviare questo nostro comunicato ad amici e conoscenti che ritenete interessati alla nostra iniziativa invitandoli ad iscriversi alla nostra lista di distribuzione. Grazie. |
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Alessandro Buscemi- Cortile Avveduto, n. 30 - 96012 Avola (Siracusa)
Telefono: 0931/823511 - Cellulare: 333/7129665 e-mail: alex0210@tin.it LETTERA APERTA AL MINISTRO FIORONI Egregio Signor Ministro, sono un semplice e umile docente di scuola primaria. Da diversi anni ormai con una borsa in mano mi chiudo dietro líuscio di casa mia e con coraggio e tanta motivazione mi reco in una scuola, varco la soglia di uníaula e mi confronto con anime innocenti che vivono e tollerano la penuria di mezzi necessari a formare líuomo e il cittadino di domani, alcune volte, guardando un alunno dietro a un banco rotto e zoppicante, spesso seduto su una sedia troppo alta o troppo bassa, metto in discussione il mio operato e mi affretto ad aggiustare il tiro in tempo, affinchÈ, con líarte della maieutica di cui parlava Socrate, si possa tirare fuori quanto di buono cíeí dentro un alunno, tutto ciÚ che una societ‡ distratta, ignorante e spesso cattiva rischia di fare abortire. Dopo anni di servizio e dopo avere collezionato diverse idoneit‡ allíinsegnamento con i concorsi a titoli ed esami, presto servizio nella scuola primaria con un contratto a tempo indeterminato, ho appreso dai mass-media le Sue proposte finalizzate a vincere la mediocrit‡ e a dare spazio alla meritocrazia e vorrei umilmente esprimere la mia modesta opinione al riguardo. Sono veramente felice che ci sia un impegno a migliorare il servizio prestato nella scuola italiana, ma non credo che il fatto di sottoporre al giudizio dellíutenza o di un dirigente, per due anni, un collega che ha studiato e superato le prove previste in un concorso sia una strada percorribile senza danni a docenti e alunni. Tale iniziativa servirebbe soltanto a sistemare la spada di Damocle sulla testa di alcuni giovani colleghi, costretti quindi ad indossare maschere o a ingoiare rospi per due lunghi anni allo scopo di vincere invidie, stupidit‡, ignoranze e cattiverie di poche, ma pericolose persone. Ribadendo la mia approvazione per uníazione che metta al bando líincompetenza e líapatia, per dare ampio spazio alla meritocrazia, mi permetto, con molta umilt‡, di avanzare una controproposta che a mio avviso risolve il problema perentoriamente, restituendo anche tanta dignit‡ a chi sceglie di impegnarsi nella difficile missione espletata tra i banchi di uníaula scolastica. Sappiamo tutti che il superamento di semplici prove di un concorso a posti di insegnante nei vari ordini di scuola ha reso possibile líindipendenza economica di molti colleghi, spesso Ë bastato addirittura un corso per conseguire líidoneit‡ necessaria per líimmissione in ruolo tanto anelata, e tutti i colleghi, con competenza e impegno profuso, hanno contribuito al difficile compito di formare una societ‡ pi? istruita e civile, ma sono convinto che, se vogliamo apportare delle radicali modifiche al sistema di assunzione degli insegnanti, bisogna avere il coraggio di bandire ogni palliativo, propongo, quindi, un bando di concorso ogni qualvolta ci fosse líesigenza di ampliare líorganico relativo ai docenti e al personale A.T.A., ma pensando a serie e numerose prove finalizzate ad attestare la indiscussa idoneit‡ del candidato. Propongo, inoltre, di dare la possibilit‡ ai candidati di essere esaminati allíinterno della provincia di residenza, ma da esaminatori residenti in province diverse e lontane rispetto a quelle dei candidati e degli altri componenti delle varie commissioni. Egregio Signor Ministro, credo che potrei avanzare, con líumilt‡ che caratterizza la mia indole, ancora qualche altra proposta, ma voglio concludere questa mia modesta riflessione, augurandole sinceramente un sereno e produttivo lavoro, nonchÈ evidenziando la mia disponibilit‡ a rinunciare al mio contratto a tempo indeterminato e partecipare insieme al pi? giovane dei colleghi a un concorso serio e soprattutto utile a dare dignit‡ a una categoria indispensabile, spesso distrattamente, ma offensivamente bistrattata. Avola, lÏ 22 Settembre 2007 Distinti Saluti ALESSANDRO BUSCEMI |
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Iniziativa per inviare una lettera al Presidente del Consiglio Romano Prodi .
Per chi vuole firmare puo' farlo, inviando a: paolopantano@simail.it con la scritta: Firmo per un PIANO ENERGETICO NAZIONALE e/o rinviare la stessa con inoltra o rispondi aÖ.con la scritta che preferite: firmo, sono dí accordo, aderisco, proposte di emendamento, integrazioni,ecc. Al Presidente del Consiglio Professor Romano Prodi Egregio Signor Presidente, come hanno gi‡ fatto molti docenti e ricercatori, i firmatari della presente lettera sentono il dovere di intervenire sulla questione energetica e sul problema ecologico che minaccia di compromettere irrimediabilmente la salute ed il benessere delle generazioni future. Come ben sa, negli ultimi due secoli abbiamo progressivamente scoperto e utilizzato a piene mani i tesori nascosti nelle viscere della Terra che hanno nome di "combustibili fossili". » iniziata cosÏ una nuova era che, se da un lato ha tanto migliorato la vita di una parte (piccola) dell'umanit‡, dall'altro ha causato gravi danni alla salute dell'uomo (malattie acute e croniche) e alla integrit‡ dell'ambiente in ogni parte del mondo (deforestazione, specie animali e vegetali a rischio di estinzione, piogge acide...). In particolare, l'anidride carbonica, immessa nell'atmosfera in quantit‡ massicce ( come dice il prof. Rubbia, 21 miliardi di tonnellate lí anno, mentre la capacit‡ di carico della biosfera Ë di 11 miliardi di ton.) sta causando l'innalzamento della temperatura della Terra ("effetto serra") con conseguenze climatiche e idrogeologiche che secondo il parere degli scienziati potrebbero essere disastrose. Il rapporto Stern ( commissionato dal Governo della Gran Bretagna allí equipe del famoso economista) si esprime molto chiaramente: ì i danni economici per le emergenze climatiche causate dallí effetto-serra saranno insostenibili, cifre enormi che gravano sui bilanci di tutti i Paesiî. Uno studio del Pentagono, inoltre, riconosce che i danni allí economia saranno maggiori di quelli causati dal terrorismo. Tutto ciÚ non ha solo un prezzo economico, ma anche, purtroppo, in termini biologici o fisici ed altissimi costi sociali e sanitari. Sappiamo bene che la facile reperibilit‡ energetica non potr‡ continuare all'infinito. Infatti, Ë parere ormai internazionalmente condiviso che la produzione di petrolio e gas stia raggiungendo, se non ha oltrepassato , il picco ( Picco di Hubbert ) e che ciÚ conduce inesorabilmente al declino. A peggiorare la situazione vi Ë l' inevitabile incremento della popolazione mondiale che, connesso a quello dei consumi energetici, non lascia prevedere scenari ottimistici. Ricerche scientifiche serie e attendibili hanno dimostrato che l'umanit‡ oggi consuma risorse ad un ritmo del 20% superiore alla capacit‡ che ha la Terra di rigenerarle. Stiamo quindi andando verso una crisi molto seria e ciÚ che pi? ci preoccupa Ë la diffusa e spropositata disinvoltura con la quale i cittadini, ma anche gli amministratori, contribuiscono ad un inammissibile sperpero delle risorse. Le proponiamo, pertanto, di porre il problema energia-ambiente come priorit‡ assoluta nell'azione di governo con un Piano Energetico Nazionale. » necessario intervenire prima che si verifichino eventi fisici irreversibili (esaurimento di alcune risorse, forte riscaldamento del pianeta), gravi problemi di instabilit‡ sociale (emigrazioni di massa) e guerre per il controllo delle risorse ancor pi? disastrose di quella irachena. L'urgenza Ë dettata, ancor pi? che dal progressivo esaurimento dei combustibili fossili, dalla insostenibilit‡ dei costi e dei danni causati dal loro uso all'uomo e all'ambiente. Duemilaseicento studiosi, scienziati ed economisti a Rio, Kyoto e Johannesbourg hanno concordato sul fatto che nei prossimi anni ci dovr‡ essere inevitabilmente, seppure gradualmente, una transizione dall'uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti di energia. In base alle conoscenze attuali, essi ritengono che bisogna sviluppare l'uso delle fonti di energia rinnovabile: idroelettrica, geotermica, eolica e, in particolare, solare. II sole Ë, di fatto, una stazione di servizio inesauribile (splender‡ per almeno altri 4 miliardi di anni) che fornisce energia gratuitamente, in modo abbondante (in un anno, una quantit‡ pari a diecimila volte il consumo mondiale di energia) e senza sostanziali discriminazioni fra le varie nazioni della Terra. L'energia solare, quindi, non puÚ essere motivo di guerre fra le nazioni. Inoltre, essendo una forma di energia diluita, non puÚ essere usata per scopi bellici e non puÚ essere obiettivo di atti terroristici. Infine, non puÚ essere causa di incidenti poichÈ non richiede tecnologie complesse e non lascia indesiderabili eredit‡ alle future generazioni. Nel PIANO ENERGETICO NAZIONALE pensiamo sia necessario prevedere di potenziare l'attivit‡ di ricerca e sviluppo per favorire lí uso delle energie rinnovabili ( in alcuni Paesi, ad es. Germania, Spagna e Giappone, ciÚ ha creato industrie fiorenti con numerosi posti di lavoro ed ha abbassato di molto i costi di produzione dei pannelli termici e fotovoltaici e degli impianti eolici ). Nel frattempo, per uscire gradualmente e senza grandi traumi dalla crisi energetica ed ecologica, la risposta al continuo aumento dei consumi di energia non puÚ essere unicamente un aumento dell'offerta, ma deve concretizzarsi in un contenimento della domanda. Il Suo Governo ha varato recentemente la legge sul conto-energia, ma Ë stata poco pubblicizzata. Il risparmio energetico e lí efficienza energetica sono concetti che debbono essere ben spiegati a tutti i cittadini. Consideriamo, infatti, un costo il non realizzare il risparmio e lí efficienza energetica ( in un recente studio, in Italia un risparmio energetico del 15% nei prossimi 5 anni puÚ avvenire a costo negativo). Eí la risposta pi? immediata, efficace ed economica alla crisi incombente. Ill risparmio, lí efficienza energetica e l'uso delle energie rinnovabili Ë la strada maestra per condurre il mondo sulla via della pace e per lasciare in eredit‡ ai nostri figli un pianeta pi? vivibile. Note sulla privacy: Siamo coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di disturbo, quindi La preghiamo di accettare le nostre pi? sincere scuse se la presente non Ë di Suo interesse. I Vs. dati sono acquisiti, conservati e trattati nel rispetto della Legge 675/96 e in qualsiasi momento potr‡ esserne richiesta la modifica o cancellazione come previsto dall'articolo 13. Tutti i destinatari della e-mail sono in copia nascosta (Privacy L. 75/96). Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni La preghiamo di inviare una risposta all'indirizzo paolopantano@simail.it in oggetto: CANCELLA. I dati saranno utilizzati esclusivamente per inviare le informazioni richieste e non saranno in nessun caso ceduti a terzi. Iniziativa per inviare una lettera al Presidente del Consiglio Romano Prodi . Per chi vuole firmare puo' farlo, inviando a: paolopantano@simail.it con la scritta: Firmo per un PIANO ENERGETICO NAZIONALE e/o rinviare la stessa con inoltra o rispondi aÖ.con la scritta che preferite: firmo, sono dí accordo, aderisco, proposte di emendamento, integrazioni,ecc. Al Presidente del Consiglio Professor Romano Prodi Egregio Signor Presidente, come hanno gi‡ fatto molti docenti e ricercatori, i firmatari della presente lettera sentono il dovere di intervenire sulla questione energetica e sul problema ecologico che minaccia di compromettere irrimediabilmente la salute ed il benessere delle generazioni future. Come ben sa, negli ultimi due secoli abbiamo progressivamente scoperto e utilizzato a piene mani i tesori nascosti nelle viscere della Terra che hanno nome di "combustibili fossili". » iniziata cosÏ una nuova era che, se da un lato ha tanto migliorato la vita di una parte (piccola) dell'umanit‡, dall'altro ha causato gravi danni alla salute dell'uomo (malattie acute e croniche) e alla integrit‡ dell'ambiente in ogni parte del mondo (deforestazione, specie animali e vegetali a rischio di estinzione, piogge acide...). In particolare, l'anidride carbonica, immessa nell'atmosfera in quantit‡ massicce ( come dice il prof. Rubbia, 21 miliardi di tonnellate lí anno, mentre la capacit‡ di carico della biosfera Ë di 11 miliardi di ton.) sta causando l'innalzamento della temperatura della Terra ("effetto serra") con conseguenze climatiche e idrogeologiche che secondo il parere degli scienziati potrebbero essere disastrose. Il rapporto Stern ( commissionato dal Governo della Gran Bretagna allí equipe del famoso economista) si esprime molto chiaramente: ì i danni economici per le emergenze climatiche causate dallí effetto-serra saranno insostenibili, cifre enormi che gravano sui bilanci di tutti i Paesiî. Uno studio del Pentagono, inoltre, riconosce che i danni allí economia saranno maggiori di quelli causati dal terrorismo. Tutto ciÚ non ha solo un prezzo economico, ma anche, purtroppo, in termini biologici o fisici ed altissimi costi sociali e sanitari. Sappiamo bene che la facile reperibilit‡ energetica non potr‡ continuare all'infinito. Infatti, Ë parere ormai internazionalmente condiviso che la produzione di petrolio e gas stia raggiungendo, se non ha oltrepassato , il picco ( Picco di Hubbert ) e che ciÚ conduce inesorabilmente al declino. A peggiorare la situazione vi Ë l' inevitabile incremento della popolazione mondiale che, connesso a quello dei consumi energetici, non lascia prevedere scenari ottimistici. Ricerche scientifiche serie e attendibili hanno dimostrato che l'umanit‡ oggi consuma risorse ad un ritmo del 20% superiore alla capacit‡ che ha la Terra di rigenerarle. Stiamo quindi andando verso una crisi molto seria e ciÚ che pi? ci preoccupa Ë la diffusa e spropositata disinvoltura con la quale i cittadini, ma anche gli amministratori, contribuiscono ad un inammissibile sperpero delle risorse. Le proponiamo, pertanto, di porre il problema energia-ambiente come priorit‡ assoluta nell'azione di governo con un Piano Energetico Nazionale. » necessario intervenire prima che si verifichino eventi fisici irreversibili (esaurimento di alcune risorse, forte riscaldamento del pianeta), gravi problemi di instabilit‡ sociale (emigrazioni di massa) e guerre per il controllo delle risorse ancor pi? disastrose di quella irachena. L'urgenza Ë dettata, ancor pi? che dal progressivo esaurimento dei combustibili fossili, dalla insostenibilit‡ dei costi e dei danni causati dal loro uso all'uomo e all'ambiente. Duemilaseicento studiosi, scienziati ed economisti a Rio, Kyoto e Johannesbourg hanno concordato sul fatto che nei prossimi anni ci dovr‡ essere inevitabilmente, seppure gradualmente, una transizione dall'uso dei combustibili fossili a quello di altre fonti di energia. In base alle conoscenze attuali, essi ritengono che bisogna sviluppare l'uso delle fonti di energia rinnovabile: idroelettrica, geotermica, eolica e, in particolare, solare. II sole Ë, di fatto, una stazione di servizio inesauribile (splender‡ per almeno altri 4 miliardi di anni) che fornisce energia gratuitamente, in modo abbondante (in un anno, una quantit‡ pari a diecimila volte il consumo mondiale di energia) e senza sostanziali discriminazioni fra le varie nazioni della Terra. L'energia solare, quindi, non puÚ essere motivo di guerre fra le nazioni. Inoltre, essendo una forma di energia diluita, non puÚ essere usata per scopi bellici e non puÚ essere obiettivo di atti terroristici. Infine, non puÚ essere causa di incidenti poichÈ non richiede tecnologie complesse e non lascia indesiderabili eredit‡ alle future generazioni. Nel PIANO ENERGETICO NAZIONALE pensiamo sia necessario prevedere di potenziare l'attivit‡ di ricerca e sviluppo per favorire lí uso delle energie rinnovabili ( in alcuni Paesi, ad es. Germania, Spagna e Giappone, ciÚ ha creato industrie fiorenti con numerosi posti di lavoro ed ha abbassato di molto i costi di produzione dei pannelli termici e fotovoltaici e degli impianti eolici ). Nel frattempo, per uscire gradualmente e senza grandi traumi dalla crisi energetica ed ecologica, la risposta al continuo aumento dei consumi di energia non puÚ essere unicamente un aumento dell'offerta, ma deve concretizzarsi in un contenimento della domanda. Il Suo Governo ha varato recentemente la legge sul conto-energia, ma Ë stata poco pubblicizzata. Il risparmio energetico e lí efficienza energetica sono concetti che debbono essere ben spiegati a tutti i cittadini. Consideriamo, infatti, un costo il non realizzare il risparmio e lí efficienza energetica ( in un recente studio, in Italia un risparmio energetico del 15% nei prossimi 5 anni puÚ avvenire a costo negativo). Eí la risposta pi? immediata, efficace ed economica alla crisi incombente. Ill risparmio, lí efficienza energetica e l'uso delle energie rinnovabili Ë la strada maestra per condurre il mondo sulla via della pace e per lasciare in eredit‡ ai nostri figli un pianeta pi? vivibile. Note sulla privacy: Siamo coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di disturbo, quindi La preghiamo di accettare le nostre pi? sincere scuse se la presente non Ë di Suo interesse. I Vs. dati sono acquisiti, conservati e trattati nel rispetto della Legge 675/96 e in qualsiasi momento potr‡ esserne richiesta la modifica o cancellazione come previsto dall'articolo 13. Tutti i destinatari della e-mail sono in copia nascosta (Privacy L. 75/96). Qualora non intendesse ricevere ulteriori comunicazioni La preghiamo di inviare una risposta all'indirizzo paolopantano@simail.it in oggetto: CANCELLA. I dati saranno utilizzati esclusivamente per inviare le informazioni richieste e non saranno in nessun caso ceduti a terzi. |
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Ci sono ragazzi come questi ad Avola.
Sono i ragazzi da supportare e incentivare soprattutto da parte degli assessorati comunali di competenza. Eí per questo che ho chiesto il permesso a Sebina Inturri di poter inviare al sito di Francesco la e- mail di invito alla manifestazione îLíuomo che rubava le stelleî (con locandina in allegato), e la e-mail di commento ad evento realizzato. Ritengo che il sito di Francesco sia lo spazio pi? idoneo per diffondere iniziative cosÏ valide sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista sociale portate avanti, tra líaltro, da ragazzi. I nostri ragazzi. E líaggettivo nostri non ha, naturalmente, un significato geografico ma valoriale da intendersi come patrimonio di tutti da sostenere e valorizzare. |
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Performance teatrale
"Líuomo che rubava le stelle" Regia di Lucrezia Agosta ------------------------------ Domenica 24 giugno, ore 18.00,Cortile Palazzo Impellizzeri Testo di Maria Galizia Attori: Sebina Inturri, Lucrezia Agosta, Roberta Pistritto e Giuseppe Caldarella. Matite e Colori di Rosario Raho Manufatto in stoffa (Nico) di Sebina Inturri -------------------------------------- ìÖ Tutti vorrebbero realizzare i propri sogni, acchiapparli come stelle e conservarli in un barattoloÖ Nico sa come fare!î -------------------------------------- Tra occhi ancora gonfi per il sonno e stropicciati per un repentino ritorno dal mondo di Morfeo.. Buongiorno!! SÏ, certo che puoi spedire il commento che ti ho scritto a seguito della messa in scena dello spettacolo teatrale ìLíuomo che rubava alle stelleî e puoi allegare anche la locandina se hai piacere e se il sito lo permette. :) Un po' di visibilit‡ non fa male. :) Sono felice perchË stiamo costruendo.Passi troppo lenti rispetto al degrado che ancora ci circonda, ma pur sempre passi in questa Sicilia da amare. Ti abbraccio e grazie per il pensiero di inserire il mio commento nel sito del signor Urso. :) Sebina ---------------------------------------- Finalmente, dopo tante fughe e ritorni, lotte di amore e odio, tiri alla fune interiori siamo riusciti a creare nella nostra Sicilia e dar vita a cultura con la "C" maiuscola, o per lo meno abbiamo tentato di farlo e nel nostro piccolo ci siamo riusciti. Ragazzi, lo spettacolo Ë stato bellissimo...spero le foto diano un po' di credito alla magia che ha invaso tutta la giornata di domenica 24 giugno. Il gruppo di lavoro Ë stato in gambissima (era logico...ho scelto io accuratamente i componenti!) ;) E nonostante i tempi incalzanti si Ë lavorato sempre con divertimento assoluto. E poi il teatro... ...SarÚ monotona, ma accidenti il teatro non si smentisce mai! E' una spugna fradicia di emozioni luminose, proprio come le stelle di cui abbiamo cosparso alla fine il nostro pubblico. Questo spettacolo Ë uno fra i pi? densi per me: ha una storia cosÏ breve eppur cosÏ intensa. E' il primo gradino di una promessa che senza saperlo, io e una delle mie pi? grandi Amiche, Lucrezia, avevamo fatto all'unisono l'una all'altra, Ë la concretizzazione di un'idea e un sogno di una nonna, Ë la crescita di Nico in pi? versioni (teatrale, scritta, disegnata ...v. i disegni di maestro ROS e creata con le mani). Un personaggio decisamente poliedrico. Eravamo nel casotto della mia terrazza quando Peppe mi propose un palcoscenico per "qualcosa" di teatrale ed ora eccoci qui gi‡ al post! :) Ragazzi, avrei voluto avervi tutti lÏ davanti a noi a godere dello spettacolo. Ad accrescere il valore di quest'ultimo Ë subentrato anche il fattore "integrazione" poichË tra degli attori fa parte Roberta, una dei miei insegnanti L.I.S (Lingua Segni Italiana). Ci pensate, tra il pubblico vi erano anche persone sorde che il giorno prima si erano esibite in uno spettacolo esilarante tutto in segni. Hanno potuto seguire il nostro spettacolo (all'interno del quale abbiamo anche inserito qualche segno) grazie al servizio di interpretariato. Il primo abbraccio che ho ricevuto Ë stato quello di una di loro, Nella, caloroso e sincero. Non scherzo, gente, parlo di vita vissuta, di emozioni concrete, palpitanti. In questi giorni ho ricevuto un quadro raffigurante un clown di spalle che cammina verso la sua strada. E' un quadro al quale sono molto legata, un quadro che mi trasmette una miscellanea di emozioni tra cui una lieve e strana forma di tristezza mista ad un sorriso color pastello. Dopo lo spettacolo sono rimasta sola nel cortile che ci ha fatto da palcoscenico. Le luci spente sono altamente poetiche... ...il ricordo delle sedie piene hanno una grande valenza nostalgica. Mi sono rivista in quel clown che padroneggia una delle pareti gialle della mia camera da letto: finito lo spettacolo, raccolte le sue cose, si sofferma un attimo a sentire ancora il profumo ed il brivido della performance, poi gira le spalle e riprende la sua strada. POESIA ALLO STATO PURO!!!! :) Grazie a tutti...di cuore. A partire da Peppe, Lu, Ros, Roberta e Lory, fino ad arrivare all'ENS. Sebina Inturri |
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Cosa cambieresti ad Avola?
Interessante domanda. Se fosse possibile cosa cambierei ad Avola? » un sogno, cambierei la mentalit‡. Quello che manca in questa citt‡ Ë il dialogo e il confronto costruttivo nellíinteressa comune. Educherei quindi al bene comune. LíItalia (ed anche Avola) Ë attraversata da una grande emergenza. Non Ë innanzitutto quella politica e neppure quella economica - a cui tutti, dalla destra alla sinistra, legano la possibilit‡ di ìripresaî del Paese -, ma qualcosa da cui dipendono anche la politica e líeconomia. Si chiama ìeducazioneî. Riguarda ciascuno di noi, ad ogni et‡, perchÈ attraverso líeducazione si costruisce la persona, e quindi la societ‡. Non Ë solo un problema di istruzione o di avviamento al lavoro. Sta accadendo una cosa che non era mai accaduta prima: Ë in crisi la capacit‡ di una generazione di adulti di educare i propri figli. Per anni dai nuovi pulpiti - scuole e universit‡, giornali e televisioni - si Ë predicato che la libert‡ Ë assenza di legami e di storia, che si puÚ diventare grandi senza appartenere a niente e a nessuno, seguendo semplicemente il proprio gusto o piacere. » diventato normale pensare che tutto Ë uguale, che nulla in fondo ha valore se non i soldi, il potere e la posizione sociale. Si vive come se la verit‡ non esistesse, come se il desiderio di felicit‡ di cui Ë fatto il cuore dellíuomo fosse destinato a rimanere senza risposta. » stata negata la realt‡, la speranza di un significato positivo della vita, e per questo rischia di crescere una generazione di ragazzi che si sentono orfani, senza padri e senza maestri, costretti a camminare come sulle sabbie mobili, bloccati di fronte alla vita, annoiati e a volte violenti, comunque in balia delle mode e del potere. Ma la loro noia Ë figlia della nostra, la loro incertezza Ë figlia di una cultura che ha sistematicamente demolito le condizioni e i luoghi stessi dellíeducazione: la famiglia, la scuola, la Chiesa. Se fosse possibile, inizierei ad educare i giovani al concetto di libert‡ , di bene comune, di Amore con la A maiuscola. Ma senza una tradizione da poter trasmettere, educare Ë cosa impossibile. O meglio educare diventa solo una reattivit‡ al mondo oggettivo che ci viene trasmesso. Non Ë vero che idee, sentimenti, valori debbano essere scelti dal figlio senza il veicolo dei genitori. Se no, líideale sarebbe avere un padre scemo ed una madre idiota! Un padre e una madre non danno solo latte prima, risotto dopo al figlio! Un padre da sÈ al figlio! Che razza di mentalit‡ mi ha passato la mia povera mamma quando, rincalzandomi le coperte, ogni sera, mi ripeteva ìpensa a quanti bambini non hanno un tetto sotto a cui stare !.î Ad un certo punto della vita ogni ragazzo,come nella favola di Esopo, scoprir‡ di avere dietro la schiena due bisacce. In una di queste i i genitori, gli educatori hanno messo ciÚ che hanno creduto opportuno e giusto. Naturalmente, ad un certo punto, il giovane prender‡ la bisaccia da dietro le spalle per portarsela davanti agli occhi, rovistandovi (da qui derivano le parole ìproblemaî e ìcrisiî, cioË rendersi conto delle ragioni e limiti di una proposta). Senza questo lavoro esiste solo la reattivit‡ al mondo esterno. Ma forse questo Ë un sogno. |
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QUALCUNO HA SOSTITUITO ALLA BATTAGLIA DI IDEE LE MESCHINITA'
Líattivit‡ dei Giovani Comunisti di Avola Ë terminata. Giovani Comunisti, intendiamo come etichetta, come organizzazione giovanile di Rifondazione Comunista, non come persone, compagni e compagne, idee e ideali. Esisteremo ugualmente (a qualcuno dispiacer‡) e lavoreremo e lotteremo con pi? grinta e pi? forza di prima, perchË siamo convinti che un mondo diverso Ë possibile. Da qualche mese, con un tratto di penna, si stanno cancellando le decine di biografie di questo ìCircoloî trattandole come merce di scambio. A nessuno di noi Ë stata rinnovata la tessera per l'anno 2007. PerchË chi pensa, chi ragiona, chi pone una voce fuori dal coro Ë sempre discriminato e visto come disfattista, anche in questo partito che si definisce comunista. E gli autori di questi gesti infami, sono persone (non vogliamo neanche chiamarli compagni, perchË tali non sono) del nostro Partito, sia a livello locale e provinciale, che utilizzano le classiche logiche opportunistiche e affariste, tipiche dei pi? meschini giochi di potere politico. Ecco perchË non vogliamo chiamarli compagni. Non permetteremo che la nostra agibilit‡ politica venga messa a rischio da chi non si Ë mai occupato dei problemi della nostra organizzazione, nË tantomeno della nostra Citt‡ e si risveglia solo quando si tratta di elezioni e di occupare poltrone. Siamo stanchi di sopportare che la dirigenza di questo partito tenga conto della nostra presenza solo quando si tratta di fare ìmanovalanzaî per campagne elettorali. Questo Ë uno dei momenti pi? difficili per la nostra organizzazione e in momenti come questo Ë necessario mettere in campo il grande senso di solidariet‡ che fa di noi una comunit‡ di valori, idee e passioni. Oggi c'Ë chi si nasconde dietro le regole. Ma cosa sono le regole se infrangono la giustizia? Continueremo a stare con la schiena diritta e a lavorare e a fare Politica in maniera seria. Oggi, qualcuno ha voluto sostituire alla battaglia di idee le meschinit‡. Noi non accetteremo questo terreno. Noi continueremo a professare le nostre idee. Continueremo a costruire tra di noi una comune visione del futuro. Continueremo a ridere e scherzare. Li guarderemo sorridendo. Noi non ci arrendiamo. MAGGIO 2007 EX GIOVANI COMUNISTI AVOLA (SR) Sebastiano Denaro P.S.: A PROPOSITO DI ELEZIONI, AVOLA PER IL FAMOSO INCIUCIO DEI DS E MARGHERITA CON IL SINDACO DI FORZA ITALIA E' DIVENTATO UN CASO NAZIONALE. CLIKKA NEL LINK E GUARDA L'IRONIA DI CROZZA SULLA PUNTATA DI BALLARO' DI MARTEDI 29 MAGGIO. [url][/http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,RaiTre-Ballaro%5E26056,00.html[/url] |
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Ebbene, si.
Voglio proprio urlarla, oggi, la mia opinione. Si, urlare Ë il verbo adatto. PerchÈ non cíË modo migliore dellíurlare per riuscire a tirare fuori la propria interiorit‡ repressa. Il galateo aborrisce líutilizzo di tale azione. Le convenzioni sociali occidentali la considerano una forma espressiva rozza ed impulsiva. Eppure Ë con un vagito-urlo che líessere umano, appena uscito dal grembo materno, si appropria della vita. Azione fisiologica, si potrebbe obiettare. Che nulla centra con la capacit‡ razionale dellíautocontrollo che ogni adulto deve possedere. Ma la capacit‡ razionale dellíautocontrollo Ë, in fondo, cosa unica con il comune senso del pudore. Lo stesso comune senso del pudore che ci fa recare nel mondo, tra gli altri, i monti, i ricordi, gli oceani, i volti, gli spazi, i crucci, le pene, i disagi, la rabbia che il corpo ed il ritegno, a guisa di barriera, non fanno trapelare. E allora ben venga líurlare, se qualcuno o qualcosa, come questo spazio, non solo d‡ il permesso di farlo ma anzi invita a farlo, facendo intendere di sapere quanto esso possa essere terapeutico e liberatorio.(Grazie Francesco per questa opportunit‡). Ma cosa voglio urlare? E contro chi voglio urlare? Voglio urlare che non voglio considerare normale líindifferenza verso chi non Ë ritenuto ìimportanteî per ruolo sociale o economico, tanto da non meritare attenzione e considerazione. Voglio urlare che voglio restare ìpiccola di menteî, ìpiccola díanimoî, che non voglio crescere per pensare (in maniera ìadulta e ìmaturaînonostante la mia grande et‡) che líindifferenza sia un fenomeno normale. Voglio urlare il mio sgomento quando mi trovo a dover fare i conti sempre pi? spesso con líindifferenza della gente. Voglio urlare che desidero sorrisi e risposte al ì Buongiornoî nel posto di lavoro. Voglio urlare che desidero cordialit‡ nel saluto dei conoscenti che incontro per strada. Voglio urlare che desidero, quando parlo con qualcuno, guardare il mio interlocutore negli occhi. Voglio urlare che desidero gentilezza ed attenzione agli sportelli degli uffici a cui mi rivolgo. Voglio urlare che desidero avvertire sentimenti di pietas negli ospedali e nei laboratori díanalisi mediche. Voglio urlare che desidero cortesia e rispetto verso gli extracomunitari, i mendicanti, i ragazzini che chiedono la carit‡, gli anziani soli e disagiati, le persone bisognose, gli ammalati non ìimportantiî. Voglio urlare che desidero che síinsegni ai bambini e ai preadolescenti che la cortesia nel salutare, nel parlare, nel chiedere, nellíinteressarsi ai coetanei e agli adulti non Ë una questione opzionale ma un comportamento doveroso. PerchÈ Ë solo tramite líabitudine alla cortesia che possono svilupparsi sentimenti quali líempatia, líamicizia, la solidariet‡ : sentimenti opposti allíindifferenza, sinonimo di egoismo ed individualismo. E, per ultimo, voglio urlare contro gli indifferenti affinchÈ considerino quanto líindifferenza che trapela dai loro sguardi, gesti, mutismi, villanie, possa essere causa, per molti, di vera, silente agonia dellíanimo. |
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gentili Amici e Simpatizzanti del COMITATO [www.NOTRIV.IT] <http://www.NOTRIV.IT> BUONGIORNO!!!
DOPO LE ULTIME DEI GIORNI SCORSI ED ALTRE NEWS CHE SI STANNO PREPARANDO PER I PROSSIMI GIORNI , DI CUI NON VI POSSIAMO ANCORA DIRE, DELLE BELLE NOTIZIE, SULLA NOSTRA LOTTA E SUL NOSTRO FILM " 13 VARIAZIONI", NON VE LE TOGLIE NESSUNO... 1) iL FILM "13 VARIAZIONI SU UN TEMA BAROCCO, GRAZIE A MOLTI DI VOI, HA VINTO LA POSSIBILIT‡ SI ESSERE MANDATO IN ONDA SULLA TV SATELLITARE DI ARCOIRIS-TV "13 Variazioni su un tema barocco, Ballata ai petrolieri in Val di Noto" il film che parla della nostra lotta e del Val di Noto continua la sua strada tra proiezioni, festival e premi. Siamo ormai giunti ad oltre trenta presentazioni in tutta Italia ed altre sono in programmazione. Ma tante altre senza che noi lo sapessimo si sono svolte e spesso lo abbiamo saputo dopo... Abbiamo anche una notizia importante da dare dato che il film ha vinto il premio ìLa storia Siamo Noiî al Valsusa Film Fest, oltre ad essere stato invitato al No Filter Fest di Bologna ed al Festival Ientu de Cinema di Gallipoli (Lecce). L'obiettivo che ci eravamo posti, quello di portare la questione delle trivellazioni all'attenzione di un pubblico nazionale, attraverso un'opera di informazione e cinema funziona e di questo siamo molto contenti. Da qualche giorno il film Ë visionabile gratuitamente sul sito di Arcoiris.tv (lo trovate a questo indirizzo: [www.arcoiris.tv] <http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Search&testo=13+variazioni&tipo=testo> ) Abbiamo lanciato una campagna per far votare "13 Variazioni" e spedirlo sul satellite in modo da permettere a tanta gente di vederlo. Bene, anche questa Ë fatta, e grazie Voi che avete accolto il nostro invito a votarlo e potrete vederlo giorno 1 Giungo in prima serata alle ore 21:08 (ed in replica il 2 Giugno dalle 08:08) sul canale di Arcoiris.tv 916 di Sky (il tutto gratis ed in chiaro). Inoltre molto presto anche il settimanale Carta, si occuper‡ della distribuzione del DVD vendendolo attraverso il proprio sito, cosÏ come gi‡ fanno i ragazzi di malastrada.film e Arcoiris.tv. 2)Chiudendo questo breve comunicato ed augurandoci che il film continui a fare la sua strada, a prescindere dei media e dei canali tradizionali; vi segnaliamo una nuova produzione dal basso portata avanti da malastrada.film trovate tutte le info qua: [www.malastradafilm.com] <http://www.malastradafilm.com/> e potete prenotare la vostra copia (manca soltanto 1 giorno alla chiusura della produzione!!!!!) da qua ->: [www.produzionidalbasso.com] buona diffusione e coproduzione a tutti! IL LORO NUOVO FILM "M ME P»RE M ME M»RE": HA UN TITOLO CHE, MOLTO SINCERAMENTE, ALCUNI DI NOI NON AVEVANO CAPITO MICA. COSÏ GLI ABBIAMO CHIESTO DI SPIEGARCELO PER POTERNE PRENOTARE, PI? CONVINTI, TANTE COPIE ANCHE NOI, VISTO CHE MANCA SOLO UN GIORNO ALLA CHIUSURA DEL BANDO- ED ECCOVI LA LORO RISPOSTA ED IL COMUNICATO STAMPA: RISPOSTA DE "LA MALASTRADA.FILM" Riguardo al nuovo film la traduzione letterale del titolo significa: "stesso padre stessa madre". Che Ë il modo in cui il popolo burkinabË si esprime quando vuole indicare il fratello con il quale ha un legame di sangue e quindi appunto figlio della stessa madre e dello stesso padre. LÏ, in africa si chiamano tutti fratelli!!!! Il film che vogliamo fare Ë un film di viaggio, volgiamo andare a raccontare uno dei quattro paesi pi? poveri al mondo che Ë appunto il Burkina Faso. Il tutto dando una mano ad un gruppo di amici che da qualche anno si Ë trasferito da quelle parti e lavora per la costruzione di un centro per la formazione all'allevamento e alla coltivazione. I ricavati delle vendite saranno destinati al centro. COMUNICATO DE "LA MALASTRADA.FILM" Questa mail e' inviata a tutti coloro che stanno finanziando (o possono ancora finanziare) il progetto M ME P»RE M ME M»RE Beh, pare quasi che ci siamo. In questo momento sono le 03:08 del 28 maggio 2007. A questo punto il contatore parla chiaro, mancano 2 giorni alla chiusura della produzione e soltanto 176 amici/coproduttori mancanti all\'appello, tutta gente che puÚ permettere ad un nuovo film indipendente, ad una nuova esperienza artistica ed umana di venire alla luce. In questi giorni abbiamo lavorato molto, continuiamo a ricevere email da molti di voi che ci esprimono il loro sostegno, che continuano la diffusione tra i loro contatti, che continuano a credere che una nuova strada per la produzione di opere libere sia possibile. La rete Ë piena di comunicati e discussioni! Qualche ora fa Ë arrivata la notizia che gli amici di RECOSOL (rete dei comuni solidali) sostengono questo progetto prenotando 50 quote di coproduzione che abbiamo gi‡ caricato. Questa email Ë come un appello. Ci sono tante cose di cui ci piacerebbe parlarvi. Un fiume travolgente di emozioni e sensazioni in questi venti giorni ci ha portato a pensare che la strada intrapresa sia quella giusta e che il confronto e la comunicazione con ognuno di voi continua ad essere una delle energie pi? importanti per questo film. Siamo agli sgoccioli e siamo qua, a quest\'ora della notte a credere fermamente che possiamo farcela. Domani sera completeremo il richiamo dei blocchetti di prevendita che molti amici sparsi per l\'italia stanno riempiendo, convincendo, o forse semplicemente coinvolgendo, amici e parenti: vedremo cosa raccoglieremo! Per molti di voi potrebbe trattarsi di rinunciare a qualche gelato, tre birre (due se siete di milano), o un biglietto per qualche film polpetta al cinema, per chi puÚ, chiediamo di dare un ancora un segno e far correre di nuovo il contatore. Oggi finalmente hanno assegnato la Palma d\'Oro a Cannes. Da domani, forse, qualche giornale potr‡ occuparsi di una comunit‡ di 760 persone che fuori dallo star systems del cinema dei milioni dei milioni di euro, ha deciso di autoprodursi la propria visione, il proprio film. Se qualcuno paga (ma sia chiaro solo per "beneficenza") 350.000 dollari per un bacinobacetto a George Clooney, noi di cuore siamo qua a dispensare baci e abbracci a tutti: gratis! ![]() a presto la malastrada.film |
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MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA DELLA SICILIA
fondato nel 1943 - CUMUNICATU STAMPA - RISORSE SICILIANE IN "SVENDITA GLOBALE" Un'altro pezzo di Sicilia va ad arricchire casse straniere. Giunge infatti la notizia che la multinazionale NestlË ha raggiunto un accordo per lo sfruttamento delle sorgenti acquifere di Santo Stefano di Quisquina. Tali sorgenti da molti anni sono sfruttate dalla Societ‡ Monti Sicani di Lercara Friddi (il paese natale del grande leader indipendentista Andrea Finocchiaro Aprile) che ne ha imbottigliato le acque commercializzandole nella "provincia" di Agrigento e in altre zone della Sicilia. Uno sfruttamento, come quello di tutte le sorgenti di acque demaniali, dai costi irrisori, che causa quindi un debole ritorno economico alla collettivit‡. Un affare d'oro per la NestlÈ, notoriamente poco attenta ai diritti delle popolazioni sulle quali incide il proprio business. Infatti, pur mantenendo il precedente assetto occupazionale, questo accordo probabilmente porter‡ la quasi totale sparizione dell'acqua "Santa Rosalia" dai negozi siciliani, ai quali si preferisce imporre prodotti di importazione (anche e soprattutto italiana) a basso costo. Proprio perchÈ i siciliani rappresentano un ampio mercato di assorbimento del surplus italiano e globale, a basso costo e bassa qualit‡, con la caratteristica, in barba al fordismo, di essere quasi del tutto improduttivo. PerchÈ, questo va ribadito con forza, la colonizzazione italiana ha fatto dei Siciliani dei consumatori compulsivi che non producono. E come, del resto, potrebbero produrre, con il progressivo (ed ormai totale, vista la ormai definitiva sparizione del Banco di Sicilia, gi‡ divenuto italiano grazie anche e soprattutto all'immobilismo della Regione Siciliana, ed in questi giorni destinato a sparire lasciandone forse il solo marchio come "specchietto per le allodole siciliane" al pari di altri) smantellamento del sistema bancario siciliano, che della Sicilia era e avrebbe dovuto continuare ad essere il volano economico? Oggi le banche italiane in Sicilia per consentire la sopravvivenza dei pochi piccoli imprenditori e commercianti, oltre che di una massa di famiglia siciliane in gravi difficolt‡, sta mettendo gli artigli su quanto si possa avere di pi? importante: il piccolo patrimonio immobiliare, le case. Tolteci quelle, ci rimarranno le valigie: non pi? di cartone, ma prodotte in Cina in condizioni di schiavit?, ed importate e vendute ad altri schiavi. Gli schiavi degli Italiani: i Siciliani. Che non hanno l'acqua corrente e potabile in casa, pur essendo la Sicilia una miniera d'acqua: si sono forse dimenticati i politici italiani e quelli siciliani traditori, nei loro vaneggiamenti imperial-risorgimentalistici il "granaio di Roma", che peraltro significÚ l'inizio del disboscamento di massa della Sicilia, che dovrebbe una volta per tutte essere invertito per migliorare il clima come anche la situazione idrica? Le sorgenti di contrada Margimuto ufficialmente servono per fornire acque a dieci comuni girgentani. Ma le condotte idriche, pur mescolandole con acque di diga e di mare, nei rubinetti non portano nemmeno una goccia. La classe politica dominante si tiene ben lontana, ed anzi ha allontanato quanti lo hanno proposto o tentato, dal ricostruire il sistema di distribuzione idrica. PerchÈ ciÚ significherebbe togliere sofferenze ai Siciliani, e dare loro la libert‡ dal clientelismo, dall'assistenzialismo, la libert‡ di scegliere ed agire... per la libert‡. Invece, tutti a soffrire la sete e la disoccupazione: ENI, Tecnital, Marketing Sud, Conad, Coem, RFI, Istituto Bellini di Catania, Cesame, alcune delle decine e decine di sigle ed enti i cui dipendenti siciliani hanno il posto di lavoro a rischio, o non ce l'hanno pi?. Caso esemplare Ë la Birra Messina: glorioso marchio che per decenni, davanti ad una bottiglia di birra, ha ricordato ai Siciliani di essere figli della Trinakria, Ë stata progressivamente smantellata e atrofizzata da un'altra multinazionale, la Heineken. Oggi la Birra Messina si distribuisce quasi solo in "provincia" di Messina, non si produce pi? in Sicilia, e lo stabilimento di Messina sta per chiudere. ´Una Paese non Ë un Paese se non ha una compagnia aerea e una birraª diceva Frank Zappa: la Sicilia, oltre all'indipendenza, ha perso anche le sue banche, le sue societ‡ pubbliche, le sue industrie, la sua compagnia aerea, l'Air Sicilia (oggi esiste la WindJet, che perÚ non usa un nome riconducibile alla Nazione Siciliana), e sta per perdere definitivamente la sua birra. Forse proprio dalla birra possiamo iniziare l'inversione di tendenza: il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia si batter‡, accanto ai lavoratori dello stabilimento di Messina e di tutti i Siciliani, perchÈ la Birra Messina non scompaia, anzi riprenda ad essere prodotta e distribuita in tutta la Sicilia. La possibilit‡ concreta c'Ë: la famiglia Faranda, siciliani che fanno impresa e producono in Sicilia, sono interessati all'acquisto del marchio e dello stabilimento. » assolutamente necessario che ciÚ si concretizzi: si segua l'esempio della birreria Pedavena, salvata dalla chiusura dai dipendenti e dalla gente comune. I Faranda, peraltro, lavorano proprio con le acque minerali: segno che questo business si puÚ effettuare anche in Sicilia, ad opera di Siciliani, in maniera sostenibile, equa e solidale. Si ponga quindi fine a questa vergognosa svendita globale, globalizzante e colonizzatrice della Sicilia e delle sue risorse, non ci siano pi? storie come quella del Banco di Sicilia, delle acque siciliane che non si possono privatizzare e svendere agli stranieri, del Val di Noto regalato alle trivellazioni della Panther. La Sicilia, con tutte le sue risorse, torni ai Siciliani, e a questi ne torni il governo, la sovranit‡, l'indipendenza. Catania,23 Maju 2007 A cura dell'Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda del M.I.S. Movimento per l'Indipendenza della Sicilia Sede Riposto (Presidenza Nazionale - Segreteria Nazionale): Corso Italia, 289 - Riposto (CT) Tel. (+39) 095 934025 Fax (+39) 178 2211303 Sede S.Venerina Via Giovanni Mangano, 17 - S.Venerina (CT) Tel. (+39) 095 953464 Sede Belpasso Via Lorenzo Bufali, 2 - Belpasso (CT) Mobile (+39) 368 7817769 Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda Tel. (+39) 095 518 7777 Fax (+39) 095 29 37 230 Mobile (+39) 349 6933580 internet: [www.siciliaindipendente.org] email: mis1943@gmail.com Skype id: nicheja ´Noi vogliamo difendere e diffondere uníidea della cui santit‡ e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionfer‡ª. Andrea Finocchiaro Aprile, 1944 (cc) 2007 Movimento per l'Indipendenza della Sicilia - some rights reserved (Creative Commons license by-nc-nd 2.5 it) QUESTO MESSAGGIO PU“ ESSERE LIBERAMENTE E GRATUITAMENTE INOLTRATO NELLA SUA INTEREZZA ED ATTRIBUENDONE L'ORIGINE A CHIUNQUE RITENIATE POSSA ESSERE INTERESSATO AI CONTENUTI ESPRESSI E ALLE INIZIATIVE DEL M.I.S. AVVERTENZA PER LA PRIVACY - D.L.196/2003 I Comunicati informativi e/o stampa del "Movimento per l'Indipendenza della Sicilia" rispettano le norme sulla privacy del Decreto Legislativo 196/giugno 2003. Essi non rappresentano "spam" ma informazione politica, culturale, sociale ed economica su argomenti di attualit‡ e riflessione aventi ad oggetto la Sicilia ed i Siciliani, non rientrando quindi tra le categorie di e-mail che necessitano del preventivo consenso del destinatario secondo il predetto Codice della Privacy (D.L. 196/2003). 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FEDERAZIONE dei VERDI
Comunicato stampa Oggetto: Analisi voto. Gli elettori di Avola, in grande maggioranza, non si sentono rappresentati dal centrosinistra. La distanza tra líelettorato e chi dovrebbe rappresentarne valori di riferimento portanti Ë divenuta un abisso palpabile. In questo desolante quadro, la candidatura di Salvatore Grande, che i Verdi ringraziano pubblicamente per la disponibilit‡ ed il generoso impegno profuso, ci ha consentito, con umilt‡ e seriet‡, di mantenere vive le ragioni di una presenza programmatica ed ideale ad Avola e le ragioni delle nostre proposte politiche. Ai candidati eletti del centrosinistra auguriamo buon lavoro; siamo certi che sapranno rappresentare allíinterno del Consiglio Comunale le istanze e le esigenze di cui siamo portatori. Abbiamo, in questa fase, il dovere di evidenziare, la lealt‡ dei Verdi e dei suoi candidati, pur nella confusione determinata da numerosissimi candidati che ha annullato il voto díopinione in cui tradizionalmente contiamo ed ha esasperato il voto familiare ed il voto condizionato. Una nuova fase deve necessariamente cominciare ad essere scritta ad Avola, in un recente passato significativamente attraversata da istanze progressiste ed oggi divenuta terra dove il consenso elettorale Ë incanalato da potentati economici e da pratiche clientelari diffuse capillarmente e quasi ossessivamente. Ora dobbiamo riprendere il cammino con rinnovato vigore ma tenendo conto della seguente analisi politica: Anche se non si possono riportare pedissequamente esperienze di altre citt‡, eppure in quasi tutta la Sicilia i candidati a sindaco fondati in una ricorsa esasperata al centro, perdono. Diversamente, prima in Puglia con Vendola ed ora a Gela con Crocetta, i candidati portatori di nuove proposte politiche avanzate ed innovative e di una fortissima identit‡ progressista, vincono. La considerazione politica che mi sento di fare Ë quella di costruire una sinistra veramente alternativa, che abbia un progetto di discontinuit‡ interna ed esterna e che rifiuti pratiche consociative e dí inciucio. Avola, 18 maggio 2007 Paolo Pantano ( consigl. nazion. Verdi ) |
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