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216) fulvio maiello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
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trento
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Lunedì, 2 Giugno 2014 16:15 Host: net-188-153-86-229.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Matteo Renzi al Festivak dell’Economia

Domenica 1° giugno 2014. Mi sveglio alle 6,30 e dalla finestra della mia camera da letto, vedo subito che si annuncia una bella giornata. Il cielo è azzurro e il verde dei filari di viti che si arrampicano sul versante orientale del monte Bondone riluce come smeraldo. Oggi arriva a Trento Matteo Renzi e debbo andare a sentire quello che dice. Dopo una veloce doccia e il caffè mattutino sono pronto. Alle nove prendo l’autobus urbano e alle 9,30 sono dinnanzi all’ingresso del Centro culturale intitolato a Santa Chiara. Si tratta del vecchio ospedale di Trento, dove è nata nel 1968 la mia secondogenita , trasformato in una struttura al servizio della cultura con un auditorium di circa 800 posti a sedere. Per inciso debbo prendere nota di come in questa città funzionino bene le regole civili: infatti all’esterno della struttura c’è già un assembramento di due/trecento persone ma, dopo un paio di minuti arriva una graziosa ragazza che distribuisce ad ognuno un cartellino con l’indicazione della fila e del numero della poltroncina all’interno dell’auditorium, La coda è lunghissima e si fa un passo alla volta ma senza ingorghi perché il tracciato è transennato e consente il transito di massimo due persone alla volta. Dopo circa un’ora e mezzo dal mio arrivo sono finalmente seduto al mio posto e mi guardo intorno. La platea, molto colorata, presenta molti giovani, uomini e donne, ma anche persone di tutte le età e credo rappresenti molto bene la nostra società. Sul palcoscenico stanno due grosse poltrone vuote e un basso tavolino. Tra il palcoscenico e la prima fila delle poltrone c’è un spazio di tre/quattro metri interamente occupato da fotografi, cameramen televisivi e un paio di carabinieri in divisa. Quando arriva l’ingegner Marchionne e prende posto al centro della prime fila si verifica un fatto inaspettato: alcune persone, già sedute sulle poltrone si alzano e si affollano tutte assieme nello spazio prima descritto e vanno ad omaggiare Marchionne che non ricordo bene quante volte si è alzato in piedi per farsi fotografare con donne molto eleganti e uomini impomatati, tutti smodatamente sorridenti..E’ una nota stonata che mi disturba non poco, se la paragono alla compostezza e serietà degli altri 800 spettatori. Nella folla che assedia Marchionne ci sono tutti, molti non so chi siano, ma alcuni li riconosco, vedo Cipolletta, il sindaco di Trento, il presidente del Consiglio Provinciale e il direttore del quotidiano locale l’Adige., gli altri penso siano rappresentanti dell’industria e dell’economia locale oltre a parecchi giornalisti..
Qualche minuto prima delle 11 arrivano sul palco da un ingresso laterale Matteo Renzi, in maniche di camicia, Enrico Mentana, senza cravatta e il Professore Tullio Boeri. Comincia Boeri con una serie molto lunga di domande per il Presidente del Consiglio, il quale mette le cose a posto e con sicura naturalezza assume subito la gestione del dibattito non mollandola più fino alla fine dell’incontro. Con una sequela pirotecnica di domande e risposte trascorre più di un ora passando in rassegna quasi tutti i temi attuali della politica..
Mi astengo dal fare l’elenco delle cose dette, dei problemi denunciati e delle soluzioni proposte perché chi segue la politica già li conosce per averli sentiti molte volte e mi limiterò., per chi non è proprio appassionato , a descrivere la mia personale impressione. Matteo Renzi è certamente un bravo attore che domina la scena, con le sue smorfie i sorrisi e le battute. Quando ascolta guarda sempre in faccia l’interlocutore e quando risponde lo fa subito senza pause e contorcimenti verbali come siamo abituati con i vecchi politici che prima di aprire bocca fanno un mucchio di smorfie per indicare un intenso lavoro mentale che invece non esiste. La gente che ha assistito al dibattito lo ha immediatamente adottato fin dalle prime battute e sono convinto che ognuno delle 800 persone presenti si fida di lui e gli affiderebbe il proprio portafoglio perché lo ha riconosciuto come uno di loro. In fondo ci sta offrendo le sue forze e la sua intelligenza per costruire un’Italia migliore e più bella come ha detto lui in una delle sue risposte.
Alle 12,30 il dibattito finisce e mi avvio verso casa col cuore leggero e soddisfatto. Una punta di malinconia mi viene pensando a quel 50% di connazionali che non hanno votato e mi rendo conto che la strada da fare è ancora molto lunga e Renzi avrà parecchio da fare.

Fulvio Maiello
215) Fulvio Maiello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
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Trento
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Mercoledì, 28 Maggio 2014 22:41 Host: net-188-153-88-1.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Renzi e il PD hanno ottenuto una vittoria chiara e indiscutibile ma stiamo tutti attenti a non assumere toni trionfalistici che sarebbero fuori luogo e ingiustificati rispetto alla realtà. Ci sono quasi la metà di aventi diritto al voto che hanno preferito stare alla finestra senza esprimersi ma suppongo stiano sempre in agguato nell’ombra pronti a vanificare qualsiasi serio tentativo di riformare questo paese. A scuola, quando ancora la scuola aveva un significato e riscuoteva il rispetto delle persone, ci hanno insegnato che il voto è un diritto sociale conquistato con lunghe lotte e rivoluzioni cruente ma è anche un dovere di ogni cittadino.
Questa doppia connotazione di diritto/dovere comporta necessariamente una doppia regolazione sia per l’esercizio del voto che per l’astensione. Per l’esercizio esiste la tessera elettorale personale con degli uffici in ogni comune che assicurano che tutti i cittadini aventi titolo siano messi in grado di esercitare liberamente il loro diritto costituzionale, ma per l’astensione non c’è alcuna regola. Ognuno, quando arriva il momento, è libero di andare a votare oppure di andarsene al mare. Non mi sembra giusto e ritengo che la politica debba intervenire : Basterebbe una legge di un solo articolo che stabilisse una penalità di qualche tipo,penso ad una condanna ai sevizi sociali per un periodo da stabilire, per chi non si reca a votare senza un giustificato motivo, oppure, in caso di recidiva, la cancellazione definitiva dalle liste elettorali..
Questa è una richiesta che indirizzo a Matteo Renzi perché credo che sia già nei suoi pensieri, ma, a tutti quelli che la condividono, chiedo di esprimersi in merito con un mail o nella maniera che ognuno preferisce.
Mi piacerebbe che qualcuno, più giovane di me e che capisca qualcosa di informatica, condividendo quando vado scrivendo, aprisse un blog non solo per fare soldi come quello di Casaleggio, ma per chiamare a raccolta le persone per bene che sono ancora tante in questo paese e dare vita ad un movimento veramente civile. Pensate che bello sarebbe vedere tanti personaggi supponenti che snobbano le espressioni della democrazia popolare e guardano sempre tutti dall’alto in basso intenti ,con paletta e secchiello, a pulire le strade o i giardini pubblici .Certo escluderei dal novero dei servizi sociali l’assegnazione ad ospedali e case di cura che è meglio lasciare alle cure professionali dei loro addetti. La vicenda Berlusconi dovrebbe averci insegnato qualcosa. O no?
214) Fulvio Maiello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
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Martedì, 27 Maggio 2014 18:48 Host: net-188-153-65-170.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Non farò commenti sulla vittoria indiscutibile di Matteo Renzi, che si commenta da sola, ma seguendo le cronache televisive del dopo-voto sono rimasto basito, chiedo perdono per il termine non proprio elegante, di quanto hanno dichiarato due personaggi importanti del nostro patrimonio politico: l’ex Presidente Fausto Bertinotti e il giornalista Adinolfi, ambedue ospiti della rete televisiva La 7.
Il primo, dopo una lucida analisi degli esiti della votazione , ricade nelle sue vecchie abitudini e dichiara di non condividere interamente la visione di Renzi sulle cose da fare perché, evidentemente il suo atteggiamento non gli permette di condividere altro che non siano i suoi pensieri e si spinge anche ad adombrare il pericolo di una possibile dittatura nella vittoria elettorale di Renzi. Al Presidente Bertinotti voglio ricordare che fu questo suo atteggiamento a favorire la caduta del governo Prodi e la consegna dell’Italia nelle mani di Berlusconi con gli esiti che tutti conosciamo. Forse anch’egli non è più così lucido e,allora, non si dia l’aria di vecchio saggio senza esserlo.
Il giornalista Adinolfi, che si dà l’aria del politologo di sinistra, non trova altro di meglio da dire che, dopo la brillante vittoria, ora Renzi potrà riparare alla ferita inferta a Letta con la sua brusca defenestrazione dal governo del paese, con la proposta di un incarico prestigioso nelle istituzioni europee. Mi auguro che Renzi non prenda nemmeno in considerazione il suggerimento perché sarebbe il ritorno alla vecchia concezione della politica inventata al tempo della balena bianca e passata indenne attraverso i governi socialista e berlusconiani poi.
Sull’orizzonte si vede il rosa dell’alba nascente e invito tutti i miei concittadini a rimanere vigili affinché il sole nascente illumini una terra nuova di erbe verdi e tanti fiori colorati piuttosto che un deserto brullo cosparso di ossa bianche.
213) Fulvio Maiello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
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Giovedì, 22 Maggio 2014 19:03 Host: net-188-153-90-109.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Grillo e i grillini hanno passato il segno. Vanno dicendo che la loro prossima mossa sarà quella di celebrare processi pubblici sul web a carico dei politici e giornalisti che non sono schierati sulle loro posizioni. E’ una trovata certamente non di Grillo ma di Casaleggio perché, tra i due, è l’unico ad avere dimestichezza con l’informatica e ne ha dato prova quando è riuscito ad assicurare un seggio nel parlamento italiano a personaggi votati nel web con due o trecento voti. E’ il momento che cominciamo ad interrogarci se ciò che succede nel mondo virtuale sia ancora compatibile con le più elementari regole del vivere civile. So che è fuori moda ma io sono convinto che un controllo molto stretto sulle attività del mondo dell’informatica è al momento non solo utile ma necessario. Non chiamiamola censura ma piuttosto l’ultimo argine di difesa di genti che non trovano più garanti e protettori. Sul web ormai dettano legge i delinquenti senza patria che orientano e interpretano a loro uso e consumo i contatti che incontrano o intercettano seduti davanti al loro computer. E’ quello che fanno Grillo e Casaleggio ogni momento della giornata. Secondo loro tutto dovrebbe avvenire nella rete matrimoni, decessi, contratti e transazione,percorsi scolastici e politica sia nazionale che internazionale. Non intendo spendere una sola parola per convincere nessuno del pericolo che stiamo correndo perché so benissimo che quando si ha fame e rabbia è lo stomaco che decide e la mente latita ma quello che mi fa proprio arrabbiare è la constatazione che finora non si è trovato un solo magistrato in tutto il territorio nazionale pronto ad iscrivere nel registro degli indagati Grillo, Casaleggio e tutti quelli che costituiscono il loro gregge per tanti reati che vanno dall’associazione al delinquere, all’incitamento alla violenza, alle offese al Capo dello Stato e alle Istituzioni repubblicane.
212) Fulvio Maiello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
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Venerdì, 9 Maggio 2014 23:36 Host: net-2-40-81-230.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Il fenomeno Grillo spinge ad alcune riflessioni che possono aiutarci a comprendere la pericolosità di una predicazione messianica rivolta ad una platea di gente che. assieme alla fiducia nel domani, ha perso anche la pazienza. Anche quelli che pure avrebbero un buon livello di istruzione e dovrebbero assicurare il mantenimento delle regole di convivenza civile nella società hanno abbassato la guardia e lasciano che Grillo e Casaleggio, più il secondo che il primo. facciano ciò che vogliono delle nostre istituzioni e delle nostre vite. Ritengo molto più pericoloso Casaleggio perché Grillo è solo un comico che come tale ha fatto il suo tempo e per fare soldi non trova di meglio che riciclarsi nelle piazze come un novello Savonarola laico. Nelle sue filippiche smodate, che vanno ben al di là del codice penale, ce n’è per tutti senza alcun segno di ragionevolezza o misura. A lui non interessa il potere, interessano solo i soldi che sta facendo grazie al suo blog frequentato da schiere di incolpevoli persone che attirano le attenzioni degli sponsor per la loro pubblicità. Lui non è un pericolo ma quello che sta dietro le quinte e lo manovra come una marionetta sì. Cosa sappiamo di Casaleggio? Chi è? Che cosa fa? Che interessi ha? Che grado di istruzione e di cultura tiene? Non sappiamo nulla di questo personaggio eppure è arrivato a tenere in pugno un terzo di italiani. E’ ancora lontano dalle folle oceaniche che applaudivano il duce qualunque fesseria dicesse, ma si sta avvicinando pericolosamente alla soglia dalla quale non si può più tornare indietro e gli italiani temporeggiano ancora. Ma cosa aspettiamo per dare a questi due arringa popolo di strapazzo un bel calcio in culo, anzi per Grillo, più che fargli assaggiare la punta della scarpa, propenderei per un bel guinzaglio, di quelli che si usano per i cani pericolosi. E’ vero che i nostri politici, da oltre mezzo secolo, hanno fatto scempio senza ritegno dei nostri principi, delle regole di convivenza e delle aspettative di milioni di persone, ma non è con le farneticazioni di Grillo che potremo migliorare la situazione. Se vogliamo veramente buttare nel water il bambino con l’acqua calda, allora votiamo pure 5stelle ma poi non lamentiamoci.
211) Fulvio  Maschio
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Mercoledì, 16 Aprile 2014 18:45 Host: net-188-153-73-214.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento

La condanna di Berlusconi
Tra i tanti cervellotici referendum messi in campo dai radicali, che in verità sanno fare solo quello, uno è loro sfuggito. Perché non raccogliere le firme per fare cancellare dalle aule di giustizia il simbolo della bilancia che vorrebbe significare l’uguale peso della giustizia per tutti?
Chi può sostenere che in Italia, culla del diritto, la giustizia sia uguale per tutti quando il più grande degli evasori di tutti i tempi paga il suo debito alla società ingiurata solo con alcune ore di servizio presso un ospizio di vecchi ? C’è anche la perfidia in questa scelta perché i vecchi non capiscono più bene: se fossero più giovani ci penserebbero loro a rifiutare e lo caccerebbero via a calci nel sedere.
La vogliamo capire che quanti ancora lo seguono non sono più persone normali ma malati o prezzolati. Quelli prezzolati gli sono legati dall’interesse economico e quelli malati per motivi di etos animale. Cosa fanno i cani che scodinzolano attorno al padrone e gli leccano le mani? Semplicemente adorano il loro Dio. Berlusconi non è più una persona fisica ma un’ombra che turba i sogni dei cittadini perbene : è uno zombi che incute solo paura .ma non può fare più danni. Purtroppo noi italiani siamo specialisti nel farci male da soli e sopportiamo qualunque sopruso fidando nello stellone.
Berlusconi sconterà la sua pena? Ai servizi sociali per quattro ore, un giorno a settimana in un istituto nei pressi della sua villa di Arcore. Vogliamo scommettere che vi si recherà scortato dalla guardia del corpo nell’auto blindata? Che gli saranno state messe a disposizioni una stanza con televisore, telefono e computer per lui e un paio di altri locali per i suoi assistenti?
Se si becca un padre di famiglia che ruba al supermercato per portare qualcosa da mangiare a casa costui si fa almeno un paio di mesi di galera mentre chi ha rubato milioni di euro la fa franca oppure riceve solo una condanna simbolica. Nelle comparsate televisive tutti parlano di questi argomenti ma lo fanno con arguzia e con il sorriso sulle labbra. Sono tutti falsi perché dovrebbero farlo con la bava alla bocca e il coltello tra i denti per avere diritto di parola, altrimenti stiano zitti.La vera condanna la hanno ricevuta gli italiani, costretti a sorbirsi un mese di presenze in TV e chiacchere del sultano di Arcore.
La mia simpatia per Renzi e il Pd comincia a vacillare, Grillo mi fa venire l’orticaria e non so se voterò più in questo paese che non riconosco e sono vicino a detestare-.
210) Fulvio Maiello  Maschio
fulviomsiello@teletu.it
Località:
Trento
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Mercoledì, 26 Febbraio 2014 22:11 Host: net-188-153-81-106.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Ma Beppe Grillo chi si crede di essere? Dà lezioni a destra e manca di moralità quando è il primo ad essere immorale ( non vedo come altrimenti classificare chi usa le piazze e il suo blog per vendere pubblicità e fare soldi sfruttando cinicamente le sofferenze economiche e la disperazione di tanti concittadini). Non tollera chi non gli dà sempre e comunque ragione e mi chiedo quando getterà la maschera e anziché espellere dal movimento i dissidenti non li costringerà, indossato l’orbace, a trangugiare robuste bicchierate di olio di ricino. Non mi pare proprio che l’individuo abbia la caratura per impersonare il personaggio evocato rimanendo un guitto di periferia senza cultura, educazione e morale. Si deve rassegnare e convincersi che, per sua fortuna, vive in uno stato di diritto dove c’è la democrazia e perfino un estremista come lui può abbaiare alla luna senza ricevere la visita dei carabinieri. Vorrei vederlo nel paese di Putin. Ma c’è un limite a tutto e, senza che sia necessario ricordare piazzale Loreto, in un modo o nell’altro stia sicuro che gli italiani sapranno mettere fine in via definitiva ai suoi editti e losche attività commerciali..
209) Fulvio Maiello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
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Trento
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Venerdì, 14 Febbraio 2014 22:38 Host: net-188-153-95-193.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Attualmente non si vedono in giro dei Cesari che possano assumersi il compito immane e ingrato di mettersi alla barra del timone per portare in acque più sicure e tranquille la barca-Italia. Neanche la novità Renzi può avere le caratteristiche adatte semplicemente perché anche lui è un essere umano e ora ci vuole uno che abbia facoltà sovrumane. Qualcuno mi spieghi, ma lo spieghi agli italiani, come è possibile accettare il fatto che un personaggio, condannato in via definitiva da un tribunale legittimo della repubblica, espulso dal senato per la conseguente indegnità, sia ora ricevuto, in pompa magna, dal Capo dello Stato che dovrà consultarsi con lui per varare uno straccio di governo. Come pensa Renzi di mettere insieme una squadra per risolvere i problemi del paese se non accetta di presentare alle camere per la fiducia una compagine governativa che si chiamerà sì di centrosinistra ma dovrà fare una politica dettata dalla destra? Come dobbiamo altrimenti interpretare il diktat di Alfano e company che hanno subordinato il proprio voto alla esclusione dall’area di governp di Sel e Vendola? Se mi trovassi seduto sul braciere acceso, come suppongo si debba sentire in questi momenti il Capo dello Stato, dopo brevi consultazioni, visto che l’ipotesi delle larghe intese si è dimostrata inconcludente e dannosa scioglierei, senza alcun tentennamento le camere e manderei a casa tutti questi imbroglioni e casinisti che non fanno altro che approfittare della ignoranza e ingenuità degli italiani. Le successive votazioni, visto che non abbiamo un legge elettorale adatta allo scopo, possiamo affidarle alla lotteria tra tutti i cittadini che abbiano i richiesti requisiti. Vi sembra un’idea balzana? Anche a me,per la verità, ma non vedo altre soluzioni.
208) Fulvio Maello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
Località:
Trento
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Lunedì, 10 Febbraio 2014 15:59 Host: net-188-153-77-27.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Vogliamo finirla di lamentarci soltanto?

Se c’è qualcosa che non mi va proprio giù è l’allineamento a cui soggiacciono tutti i politologi e i giornalisti politici nel nostro paese.
Tralascio gli uomini politici, sia quelli di lunga carriera che i nuovi arrivati tra i quali ci saranno pure delle persone affidabili e oneste, ma non hanno nessuna possibilità di sbloccare la situazione di stallo in cui si trova il nostro sistema politico. In tutti i dibattiti televisivi tutti cominciano i loro interventi con il riconoscimento ipocrita dello stato di sofferenza in cui si trovano gli italiani che sono senza lavoro, senza soldi e moltissimi già alla fame. Ho usato l’aggettivo ipocrita, perché temo che sia una situazione già scontata della quale sospetto che qualcuno tragga addirittura godimento.
Nessuno affronta mai il problema principale!
E’ vero, o no, che una ristretta cerchia di persone possiede la grande maggioranza delle risorse del paese?
Come si può porre un rimedio a tale situazione?
Nel passato si facevano le rivoluzioni con morti e feriti, ma ora non è possibile usare tali metodi.
Perché nessuno ha il coraggio di dire pubblicamente agli italiani che si lamentano continuamente che la colpa di questa situazione non è dei politici, almeno non solamente, ma, essenzialmente, di tutti noi?
Basta pensare al capolavoro che siamo riusciti a realizzare con l’ultimo voto: abbiamo mandato in parlamento tre minoranze che per dare un governo al paese hanno messo insieme il diavolo e l’acqua santa.
Come si può pretendere che si facciano le riforme, che poi non sono altro che una distribuzione più equa delle risorse?
La destra non rinunzierà mai ai suoi privilegi e la sinistra abbaierà alla luna e allora che si fa?
Mi costa molto doverlo dire ma non è possibile che gli italiani non capiscano che si stanno facendo mal da soli e non hanno alcun titolo per lamentarsi. Quando vanno a votare si ricordino che possono e devono scegliere tra destra e sinistra e non inseguire i sogni o le chiacchiere di tutti gli incantatori di serpenti che circolano per i nostri paesi e nelle nostre piazze, anche quelle virtuali.
Scelgano pure la destra e votino ancora Berlusconi, se accettano l’idea che i poveri debbono diventarlo sempre di più e, invece, i ricchi si arricchiscono ancora, ma se vogliono avere una speranza di migliorare la propria situazione diano alla sinistra una maggioranza tale che possa governare senza i condizionamenti e i ricatti tanto usuali in tutti i luoghi della attuale politica.
Vogliamo finirla di lamentarci soltanto e finalmente, raddrizzare la schiene ancora, purtroppo, memore della servitù della gleba?
207) Alessandro Buscemi  Maschio
alessandrobuscemi68@gmail.com
Località:
Avola
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Mercoledì, 9 Ottobre 2013 14:53 Host: host113-44-dynamic.59-82-r.retail.telecomitalia.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Avola, lì 09 Ottobre 2013


OGGETTO: Busto bronzeo e sala della poesia del Poeta S. Quasimodo.


Signor Sindaco
del Comune di Modica

E.p.c. Dott.ssa Vincenza Garaffa
Dott.ssa Anita Portelli

La presente per comunicare di avere ricevuto la risposta al mio sollecito relativo all’istanza protocollata in data 18/07/2013, n. di protocollo 34292, nonché per rivolgere un mio sentito ringraziamento alla Dott.ssa Vincenza Garaffa, Responsabile della Sezione, e alla Dott.ssa Anita Portelli, Responsabile P.S.Settore VII, per avermi fornito alcune informazioni, relative alla stanza della poesia e al busto del poeta Qualsimodo, attribuito all’artista Francesco Messina.
Avendo chiesto con la mia istanza del 18/07/2013 e con il mio sollecito del 20/08/2013, n. protocollo 39112, un appuntamento col Sindaco e la possibilità di visionare l’opera d’arte acquistata, pagando qualche decina di milioni delle vecchie lire, dal Comune di Modica negli anni “90, opera che, a mio avviso, dovrebbe essere resa fruibile a tutti e che invece, spesso, persino chi opera nel settore del turismo non è nemmeno al corrente dell’esistenza della stessa, purtroppo la risposta ricevuta per la mia istanza non ha soddisfatto pienamente le esigenze da me chiaramente espresse, pertanto con la presente si ribadiscono le seguenti richieste:

1) La possibilità di parlare personalmente con il Signor Sindaco e con gli assessori che si occupano di turismo e di cultura, con un appuntamento, considerando che presto servizio di insegnante in una scuola di Siracusa, fissato possibilmente nelle ore pomeridiane, nei giorni che cadono di sabato oppure nei giorni festivi, utile a soddisfare le mie esigenze.
2) La possibilità di visionare il busto del poeta Quasimodo, attribuito all’artista Francesco Messina, opera d’arte acquistata dal Comune di Modica negli anni “90.
Alla presente si allega:
• Sollecito del 20/08/2013, n. protocollo 39112
• Risposta ricevuta da parte delle Funzionarie del Comune, con data 10/09/2013, n. protocollo 42462

Ringraziando sin da ora per la sensibilità che il Signor Sindaco e gli Assessori al ramo sapranno dimostrarmi, concludo la presente con i miei più
cordiali saluti



ALESSANDRO BUSCEMI
206) Fulvio Maiello  Maschio
fulviomaiello@teletu.it
Località:
Trento
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Venerdì, 4 Ottobre 2013 18:40 Host: net-93-147-105-175.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento Invia una E-mail

Vergogna
Al verificarsi del’ultima tragedia nelle coste di Lampedusa tutti abbiamo avuto un sussulto e abbiamo sentito il bisogno di porci delle domande. E’ stato solo un breve momento perché,molto velocemente,siamo ripiombati nel nostro abituale torpore. Sono ricomparsi sugli schermi televisivi i nostri politici che, come al solito, non provano alcuna vergogna nel parlare dei grandi problemi con le loro piccole e miserabili menti. La televisione pubblica più che curare la verità delle informazioni sembra curare solo l’esatto dosaggio delle presenze negli studi televisi. E’ mai possibile che l’ignaro ascoltatore debba sentire la tiritera del politico di sinistra contrapposta a quella del politico di destra e, a seguire, le dissertazioni dell’esponente di estrema sinistra contro quello che dice un esponente della Lega Padana.. Questa esacerbata interpretazione della democrazia fa sì che le situazioni rimangano cristallizzate e immutabili nel tempo. Tutti hanno ragione e nessuno ha torto. Ci sono due ragioni che impongono un cambiamento nel nostro sistema decisionale. La prima è la constatazione che ogni opinione ha un proprio peso che è direttamente proporzionale al numero degli aderenti alla rispettiva parte politica. Vi sembra logico mettere sullo stesso piano l’opinione di chi ha alle spalle il 25% e oltre degli elettori e chi ne rappresenta solo il 4 o il 5% ?. Non è logico ma purtroppo avviene continuamente, così siamo costretti ad ascoltare un leghista qualsiasi che glorifica l’ex ministro Maroni come l’unico governante italiano che ha saputo combattere l’immigrazione clandestina. La seconda discende dall’ignoranza dei nostri politici. Ad essi, in particolare ai leghisti, voglio raccontare una piccola storia: Circa 1200 anni prima della nascita di Cristo nel mare mediterranei si avviava verso la fine la civiltà cosiddetta Micene dall’importanza che rivestiva in quel periodo la città greca di Micene, regno degli Atridi e di Agamennone. Le città greche del tempo erano un faro di civiltà per il mondo di allora e rappresentavano per le popolazione più svantaggiate un irresistibile polo di attrazione. Dalle fredde steppe del nord europeo si misero in movimento masse di popolazioni dirette verso le rive del mediterraneo:
Erano i Dori, popolazioni che abitavano allora il nord europa e le steppe del Caucaso.
Gli antichi greci di fronte a tali flussi immigratori non pensarono a leggi Bossi-Fini ne ad altri ostacoli artificiosi ma si preoccuparono di accogliere i flussi con il disegno di una integrazione pacifica. Passarono solo alcuni secoli e la civiltà greca divenne il faro di scienze, arti e poesia che tutti conosciamo. Vorrei semplicemente dire a ciascun leghista di oggi se preferisce vivere e deperire chiudendosi nel suo razzismo incomprensibile oppure aprirsi al sangue e alle energie di tante persone che arrivano da lontano e che portano energie nuove alle nostre popolazioni infiacchite che non sono più in gradi di provvedere al proprio ricambio generazionale? Queste brevi note si sono aperte con la parola “vergogna” e con la stessa parola pronunciata dal Pontecipe intendono chiudersi con l’augurio che scenda nell’animo di ogni singolo cittadino italiano e gli faccia aprire la mente e il cuore.
205) Fulvio Maiello  Maschio
Località:
Trento
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Mercoledì, 21 Agosto 2013 23:16 Host: net-93-147-110-119.cust.dsl.teletu.it Scrivi un commento

Amici miei,
ho avuto tanta pazienza aspettando invano un cenno di ravvedimento ma vedo che i nostri politici non cambiano di una virgola i loro comportamenti seguendo i comportamenti di noi che li abbiamo eletti. Se gli italiani sono, in una loro considerevole parte, evasori fiscali, imbroglioni e voltagabbana non si capisce per quale motivo debbano essere loro giusti e virtuosi , sconfessando in tal modo i loro elettori. Non c’è allora speranza per questo paese?. Se la risposta si basa sull’esame dei comportamenti e sulle parole non può che essere affermativa anche perché in nessun altro paese al mondo accade ciò che vediamo giornalmente nelle nostre vie e piazze e che ci viene mostrato dai media, anche se con una informazione insufficiente e faziosa. Se un telespettatore è costretto ad ascoltare su un canale tv ,privato ma non berlusconiano, che un evasore fiscale ruba ai suoi concittadini onesti ma non è il caso del suo padrone, che è stato invece condannato definitivamente per frode fiscale, allora i casi sono due:;: la tv che manda in onda il programma è anch’essa di pertinenza della ,galassia berlusconiana o i suoi conduttori non sono all’altezza della situazione. Ma come si può consentire a chicchessia di sproloquiare in tale maniera da un palco che arriva agli occhi e alle orecchie di milioni di italiani senza battere ciglio? E’ vero che si trattava di un deputato al parlamento europeo, una ragazza molto carina, ma si capiva che era una bambola televisiva, una donna falsa e irreale, senza i normali sentimenti di una creatura umana e con un immutabile sorriso stampato sul viso. I nostri deputati intendono ancora la loro libertà di espressione senza alcun limite. Possono dire bugie, sconcezze e ogni genere di volgarità pretendendo di essere al di fuori e al di sopra della legge che vale per i comuni cittadini. Ci siamo chiesti in apertura se c’è ancora speranza in questo paese. La malinconica e definitiva risposta, visto che anche i media, giornali e tv, hanno rinunciato alle loro funzioni, è sicuramente si. Chi ha l’età e le forze sufficienti si prepari ad emigrare magari via mare su canotti e vecchi pescherecci , magari sull’altra sponda del mediterraneo. Ciò che al momento rappresenta una nostra libera scelta tra non molto sarà un obbligo impostoci dalla miseria e dall’assenza di ogni speranza. Saremo finalmente staccati dai leghisti del nord, che continuano a lanciare proclami contro i neri e il sud in genere, dimenticando che il regno della mafia oggi si trova a Milano e dintorni non a Bagheria, i quali emigreranno invece al nord dove sono tutti biondi e con gli occhi azzurri. Dubito molto che saranno accolti a braccia aperte..
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