SPAZIO A CURA DELLA EDITORIA E VENDITA LIBRI AL DETTAGLIO VIA INTERNET ISBN 978-88-6954
per
M. LORENA SETTINERI
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QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN RICORDO DEL POETA-SCRITTORE SALVATORE DI PIETRO
EDIZIONE 2016-2017
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Lorena M. Settineri Nei rintocchi della sera
POESIE
2017, 8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana "ARABA FENICE" n. 295
€ 10,00
ISBN 978-88-6954-140-7
NEI RINTOCCHI DELLA SERA
Un buio desolato
assale il pomeriggio
disadorno di volti.
Mi lusingano i versi
di un libro gentile
e ricado in parole ritrovate
perdute qui e lì,
in euforiche tentazioni
di nuove inquietudini.
Nota dopo nota
di fraseggi roteanti
tangibile si sente una voce
che stempera la vertigine
di quella nostalgia
costellata da sprazzi di rifiuto,
in tempi trapassati,
quando nei chiaroscuri di novembre
catturavo la tua attenzione
e nei rintocchi della sera
si colorava
il mio fare ritorno,
eterno duello
di anime saccenti
che giocano a
inseguire incaute contese.
Le immagini della poesia tessono i fili di una profonda e irrequieta nostalgia. Rintoccano i pezzi del passato e reclamano la loro esistenza in un pomeriggio desolato. Si prendono la scena nei versi e inducono il presente a fare i conti con il passato, "eterno duello" tra la persona che si è oggi e la persona che si era ieri. Molte sono le parole del testo che evocano malinconiche cose, ma il coraggio di affrontare i fantasmi del passato e plasmarli con tocchi e rintocchi di dolcezza poetica, apre alla speranza che viene dalla consapevolezza che la vita, nel bene e nel male, compie una traiettoria piena di senso che si chiama "esperienza". Bella poesia, Lorena!
In questa terza raccolta, la poetessa esprime ancora una volta il suo mondo interiore, intessuto, come fosse una fitta trama di amori, amicizie, “maschere”, dolori, denuncia sociale, speranze e malinconia.
Il suo spaccato quotidiano appare manifesto ai nostri occhi tramite fotogrammi di vita che si figurano nella nostra mente, che immaginiamo se chiudiamo gli occhi, grazie allo stile lineare e incisivamente descrittivo dei suoi versi.
In varie poesie si ostenta la vulnerabilità dell’uomo nutrita di incertezze ed errori che costellano la vita di ciascuno di noi, ma anche di realizzazioni ottenute lottando contro il nostro tempo, troppe volte crudele.
Ogni poesia richiama persone, eventi, situazioni particolari che le hanno lasciato un segno indelebile e la poetessa vuole ricordare, emozioni particolari suscitate anche da chi non c’è più ma continua a vagare nel suo animo poetico.
Lucia Settineri
... Udiamo i rintocchi di una campana... si fa sera ed è proprio l'ora in cui le nostre anime scavano tra i ricordi del passato,le euforiche tentazioni e nuove inquietudini.
Basta ricadere "in parole ritrovate qui e lì" leggendo "i versi di un libro gentile"... è proprio "nei rintocchi della sera si colorava il mio fare ritorno eterno duello di anime saccenti che giocano ad inseguire incaute contese".
Ritrovo tutta la vulnerabilità dell'essere umano in questi versi che traspirano di ricordi, dolori, malinconia, speranze ed amori mancati.
Complimenti Lorena per le tue manifeste emozioni e le emozioni che hai saputo risvegliare in me,emozioni ancora più forti se poi ci riportano a chi non è più con noi...
Il buio della solitudine che assale d'improvviso anche in un pomeriggio assolato tuttavia mitigato dalle pagine di un libro (naturalmente di poesia!); parole antiche che si offrono a sapori nuovi: attimi, sensazioni, tenerezze, malinconie, stupori, abbandoni … comincia qui la danza, un vero valzer poetico in questi versi che parlano con armonia dei piccoli/grandi mali della Vita “eterno duello di anime saccenti”, delle sue luci e delle sue ombre in modo lieve, quasi una piuma, una carezza capace di “stemperare la vertigine della nostalgia” ma anche forte come la passione che riesce a “colorare il suo fare ritorno” il tutto stemperato nel quotidiano “rintoccare della sera” … limpido intreccio di dolcezza!
Complimenti all'autrice!
Lirica impegnata, pervasa da dissidi esistenziali, che, partendo dall'esperienza personale, si espande in visioni più ampie in cui si sottolinea il disagio individuale immerso in una realtà non facilmente leggibile. Complimenti.
La solitudine della sera con in mano un libro tramontato, etereo e in perpetua rinascita che regala sogni nelle ore di veglia e un quieto abbandono della mente che rotea tra le pagine come lancetta dell'orologio, come l'eterna giostra della vita.
Lorena M. Settineri nasce a S. Agata di Militello, paesino della provincia di Messina, il 16 novembre 1982.
Diplomatasi presso il liceo classico “G. B. Impallomeni” di Milazzo, l’amore per le materie umanistiche la porta a iscriversi in lettere classiche, conseguendo la laurea presso l’Ateneo di Messina.
Insegnante di Italiano, Latino e Greco, collabora anche con blog di recensioni cinematografiche e si diletta con la musica e la letteratura.
Partecipa al primo concorso letterario nel 2014 e a seguire nel 2015: è infatti tra i poeti selezionati del concorso indetto dalla Libreria Editrice Urso “Libri Di-Versi in Diversi Libri”. Ha scritto racconti di vario genere ma la poesia resta il suo primo e forse unico amore.
Scrivere per Lorena è “molte cose”, è un’esigenza come più volte ha sottolineato, ed è una passione, un modo per illudersi forse di voler controllare le emozioni che puntualmente emergono in ogni poesia. Siamo così alla terza raccolta della poetessa.
UNA SOCIETÀ DI POETI
Noi tutti, assieme a tanti altri, crediamo possibile una società di poeti e crediamo inoltre che la poesia sia fondamentale per pensare la vita e sognare un altro modo di vivere.
PREMI INUSUALI! LIBRI...
Nell'intenzione di accogliere la poesia del maggior numero di concorrenti, l'editore Francesco Urso ha voluto riservare a ciascuno autore selezionato dalla Giuria il premio di una pubblicazione, impegnandosi a farlo al momento del Bando per un numero massimo di cento autori (Quarantacinque sono stati gli autori risultati idonei nell'edizione 2015-2016).
Ogni pubblicazione avrà una differente copertina.
Nel contesto di questa logica esaltantante in sé la scrittura, l'editore ha voluto riservare ai primi tre poeti selezionati premi particolari (cento copie di un proprio libro al primo classificato e omaggi di libri della Libreria Editrice Urso al secondo e terzo classificato).
In questo concorso vengono banditi pergamene, coppe, medaglie e trofei vari, così come vengono rigorosamente esclusi finanziamenti pubblici e sponsorizzazione estranee.
Si ringraziano quanti hanno con noi condiviso l'esperienza (giurati, poeti e chiunque faccia eco alla presente iniziativa).
I poeti secondo me sono bambini che giocano: come i bambini costruiscono un mondo. Sono formatori di mondo, direbbe Heidegger.
I poeti, prima d’esser poeti, devono vivere come fossero bambini: un poeta non può e non deve diventare adulto. Da adulti non si può più esser poeti perché viene a mancare qualcosa che per i poeti è fondamentale. Questo qualcosa è la psiche: vanno cercate nella psiche le cause che ci fanno sentire adulti o che ci fanno restar bambini. Ma un conto è guardare la psiche di un adulto e un conto è guardare la psiche di un bambino. La consistenza del soggetto oscilla tra le sponde di una vita doppia. Fra queste due condizioni dell’esistenza umana c’è di mezzo il coraggio. Il bambino non ha alcun timore di portare alla luce il materiale psichico che custodisce dentro di sé: il bambino, per definizione, è il soggetto che ha coraggio. Non dimentichiamoci che solamente ai bambini è riuscito di dire che il re è nudo. L’adulto questo coraggio non ce l’ha.
I poeti, per esser poeti, devono avere il coraggio di far vedere ciò che si ha dentro. Freud ha scritto che per la psicoanalisi i poeti sono alleati preziosi, in quanto essi sanno in genere una quantità di cose fra cielo e terra che il nostro sapere accademico neppure sospetta. L’adulto non ha scampo, se vuole utilizzare la psiche deve ritornare bambino. Ritrovare la fanciullezza a partire dal ricordo, per giungere a quella topica della psiche che è l’inconscio, ed è la topica che serve ai poeti. L’inconscio si sottrae a qualsiasi lettura, ma dal punto di vista delle immagini è molto generoso. Di immagini de-liranti ne offre tantissime, occorre che qualcuno le sappia apprezzare in senso ermeneutico, soprattutto quando si cerca di fare i conti col destino. A me è capitato di dedicare molto tempo alle riflessioni sul delirio, ma rimanendo aggrappato ad una sponda letteraria da quel delirio non mi sono più liberato, ed era esattamente quello che io volevo. Il delirio trae il suo nome da una metafora contadina, dall’atto del de-lirare, dell’oltrepassare la lira, la striscia di terreno compresa tra due solchi.
L’idea di uscire dal seminato potrebbe sembrare irragionevole, ma uscire fuori dell’ordinario è il modo migliore di rappresentare la sostanza psichica nel tentativo di venire a capo della sua complessità. Come ha suggerito Hillman con le metafore: Hillman non sacrifica l’inconscio, semplicemente lo propone in maniera diversa da Freud. Dalle metafore nasce la poesia: la poesia non può essere niente altro all’infuori che poesia. Quindi è la metafora della metafora che apre un mondo in cui qualcosa di assolutamente nuovo viene all’essere.
I poeti secondo me sono persone che meritano che si parli loro, anche quando sarebbe meglio tacere.
QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN RICORDO DI Franco CARUSO EDIZIONE 2015-2016
clicca sulla copertina per vederla in tutta la sua dimensione M. Lorena Settineri ... Tenta ancora la mia penna
a tatuare la mia anima POESIE
2016, 8°, pp. 56
Libreria Editrice Urso
Collana "ARABA FENICE" n. 260
€ 10,00
ISBN 978-88-6954-092-9
ALLA SCRIVANIA
Sono la scrivania dei miei anni,
anni tramutati in stagioni
cangianti;
sorrisi lacrime e singhiozzi
bugie accartocciate
parole bruciate
rime sbiadite
sotto tremolìi di luce
di resti di candele
accese e lasciate a colare.
Questo è un ultimo capitolo
ultimo lavoro,
lascia che sia mio per sempre.
Vieni notte
e tenta ancora la mia penna
a tatuare la mia anima;
convincila a rendermi più forte
della dolce oscurità che mi segue.
Lascia che resti a me
e solo a me
quest’animo colmo di pipistrelli
notturni
che si incollano ai miei versi.
Attraverso la trascrizione privata ed emozionale in versi di spaccati di vita, Lorena trascina il lettore in un vortice di sensazioni sapientemente descritte, con parole a tratti limpide a tratti velate.
Prendendo possesso del suo sentire interiore, nel rimescolamento tra passato e presente, emergono magmatiche le emozioni più nascoste; la poesia allora si fa pianto ma anche sforzo di rintracciare uno spazio di vita, un sorriso infantile rivissuto dalla poetessa attraverso le parole di chi ha riempito il suo tempo, riflettendo sui cicli di questa vita che ci propina gioie e dolori.
Lo fa ricercando la parola con il minor scarto possibile, diretta, cercando una forte connessione con il mondo reale. In questa seconda raccolta Lorena ha inserito i titoli ad ogni singola poesia; scelta pensata e ponderata attraverso gli occhi di chi si è accostato alla prima raccolta.
La sfida che lanciava ai lettori, di comprendere le sue poesie, è stata superata: adesso attraverso il titolo, ci si può accostare alla lettura in modo forse più rilassato ma anche empatico.
I versi nuovi riflettono spesso su una società superficiale e crudele che sembra dominare i tempi: tematica non eccessivamente nuova per la poetessa, ma sicuramente qui più profonda e incalzante.
Manuela Trimarchi
QUEST'OPERA È STATA SELEZIONATA
NEL CONCORSO LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI
IN MEMORIA DI NUCCIO CARUSO EDIZIONE 2014-2015 clicca sulla copertina per vederla in tutta la sua dimensione M. Lorena Settineri Dono meraviglioso
POESIE 2015, 8°, pp. 56
Collana ARABA FENICE n. 214 € 10,00 ISBN 9788869540431
Dono meraviglioso appagante
che avvolgi i miei
stanchi volti,
che odori di miele
e riluci
d’argento vivo.
Culla i passi
delle mie illusioni
e intorpidisci
le collere
delle mie insolvenze.
Adombra questa idea
pazza di conquistare
una forma disappetente
di amore.
Offrimi quel vicolo cieco
innocuo
ai miei bramosi tragitti.
Convinci la mia autonomia
a passeggiare
con la sua ineffabile umiltà.
Abbraccia le mie collere
e fammi sentire placida.
Il momento magico di Lorena Settineri, ad Avola
I VIDEO RICORDO DI “LIBRI DI-VERSI IN DIVERSI LIBRI”
EDIZIONE 2014/2015 in ricordo di Nuccio Caruso
Marco Urso presenta la poetessa Lorena Settineri nella manifestazione conclusiva del Concorso, avente come oggetto la consegna della pubblicazione in omaggio di un libro diverso di proprie poesie a ciascun poeta selezionato.
Marco invita la poetessa a leggere una sua poesia, che è quella che segue:
Sono fatta così
Sono fatta male.
Alcune ore del giorno
le odio
e certe ore delle notte
le amo.
Sento bruciare le mie viscere,
il mio stomaco si aggroviglia
il mio cuore si comprime
soffre
si pompa e si restringe.
Sento il peso del fiato
e penso solo a ciò che bramo.
Ho pregato un dio sconosciuto
per supportare una promessa
ma la promessa è stata rinnegata.
Ho testato la mia resistenza
la mia pazienza,
ma la mia arroganza
ha vinto.
Sono fatta male.
Sono fatta così.
Video di Liliana Calabrese Urso, a perenne ricordo di quanti c'erano, nonché di tutti gli altri amici e poeti sparsi per il mondo, che non potevano esserci, ma anche di monito per quanti potevano esserci, e non ci furono. Della serie “ACCADDE AD AVOLA IL 22 MARZO DEL 2015”
Vai alla nostra playlist di “Libri di-versi in diversi libri” per vedere gli altri filmati: https://www.youtube.com/playlist?list=PLzsmMXJh3TIPjVBUkjPpM59oom6zFBJnS
La raccolta sviluppa e riassume la personale visione del mondo della poetessa. Spesso ricerca e fa appositamente emergere un velo di oscurità nella lettura delle proprie rime, talvolta smorzato attraverso metafore e giochi di parole, affinché la comprensione non sia resa eccessivamente ambigua. Ricerca anche minuziosamente la parola che calzi a pennello con lo stato d’animo che intende rivelare, per raccontare esperienze, episodi di vita quotidiana, attimi in cui lo sguardo si perde attraverso i singoli momenti della realtà.
La scelta di usare versi brevi, concitati, per esprimere la sua vena poetica è dovuta all’estrema soggettività presente in ogni lirica, isolando anche la singola parola per marcare eventi e situazioni come fossero slegati tra loro. È una selezione di poesie che racconta dunque momenti significativi come l’inizio o la fine di una storia d’amore, di un’amicizia, il ricordo di qualcuno che non c’è più, l’affetto per un familiare, la commozione di una nuova alba, ma anche emozioni e sentimenti che dipingono uno stato d’animo colto in un determinato istante, o tentano di dar forma a pensieri e riflessioni su altri argomenti.
Non è stato scelto alcun ordine cronologico e le poesie,volutamente, non presentano alcun titolo.
L’autrice non sempre sente il bisogno di spiegare in quale occasione nasca una determinata poesia e questo le permette da un lato di giocare con il lettore,sfidandolo a capire chi o cosa possa essere il soggetto della lirica, o a cosa possa riferirsi; dall’altro però, esige massima profondità e particolare attenzione da parte di chi si accosta alla lettura dei suoi “frammenti d’animo”.
BAMBINA DAGLI OCCHI POCO SOGNANTI, DI LORENA SETTINERI
Avola 21 marzo 2015, i poeti e gli amanti della poesia festeggiavano la tredicesima edizione di “Dalle otto alle otto per la pace e la poesia” nel salone del Ristorante “Rustico” di Avola. In questo filmato l’intervento della poetessa Lorena Settineri, che legge la sua poesia.
Video di Liliana Calabrese Urso a a perenne ricordo di quanti c'erano, nonché di tutti gli altri amici e poeti sparsi per il mondo, che non potevano esserci, ma anche di monito per quanti potevano esserci, e non ci furono. Non è facile operare, come ci piace, con pochi mezzi e senza finanziamenti pubblici, e, per di più, con l'ostracismo becero del perbenismo culturale di provincia. Eppure, in quella nostra solita dimensione nazionale di partecipazione e condivisione, ci sentiamo felici per quel che lasciamo nei ricordi di ciascuno dei partecipanti. Sosteneteci e, soprattutto, condividete! Della serie “ACCADDE AD AVOLA IL 21 MARZO DEL 2015”
Vai alla nostra playlist per vedere gli altri filmati: https://www.youtube.com/playlist?list=PLC04A78C1734BBE51
Collana ARABA FENICE La felicità alternata al dolore, la poesia come territorio
privilegiato per
le migliori e sincere evoluzioni che rinasce contro ogni male e delusione, con,
non rara, la denuncia dell'illogicità del nostro tempo.
Franco Caruso, Metti in valigia un’emozione, 1986, 8°, pp. 80 – Esaurito
Franco Caruso, …E il tuo profumo inonda il domani, 1987, 8°, pp. 72 – Esaurito
Franco Caruso, Se cerchi il mistero delle irraggiungibili meteore, 1988, 8°, pp. 55 – Esaurito
