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Giovedì, 1 Maggio 2025 09:02 Grazie per aver visitato questo spazio dedicato a URLA LA TUA OPINIONE. Qui puoi lasciare la tua riflessione. |
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Mancano tre giorni alle elezioni e la campagna elettorale si avvia alla sua mesta conclusione. Ancora una volta senza novità di rilievo e senza alcun motivo che ci suggerisca un minimo di speranza per il futuro. Tutti hanno denunciato le cose che non vanno ma nessuno ha parlato di cosa intende fare. A parte le proteste strillate nelle piazze da un rabbioso Grillo nelle piazze virtuali delle tv tutto si è visto tranne ciò che tutti aspettavamo. La scelta fondamentale e, a questo punto, non più rinviabile tra due concezioni di vivere civile: seguire il sistema capitalistico oppure intraprendere un vero cammino di politiche che privilegino i bisogni più elementari della razza umana quali l’acqua, il cibo e le medicine. Solo dopo vengono altri bisogni quali la libertà e il lavoro inutili se non si assicurano i primi. Non si è sentito da parte dei DS un solo accenno a quello che farebbero se fossero eletti maggioranza. Toglierebbero a chi ha più cibo il di più per distribuirlo a chi non ne ha? Confischerebbero le abitazioni a chi ne possiede molte per dare un tetto a chi dorme sotto i ponti?Impedirebbero a tutti l’utilizzo dei mezzi di comunicazione solo per accrescere i guadagni di chi vende di tutto senza alcun controllo di qualità? Mi sarebbe piaciuto che, quando un personaggio che ha governato il mio paese negli ultimi vent’anni domanda ad una incolpevole e impacciata signora quanti orgasmi è capace di fare di seguito, la medesima avesse risposto con uno schiaffo e il conduttore lo avesse immediatamente cacciato a calci nel sedere fuori dallo studio televisivo. Invece ho visto solo sorrisetti che non so se definire di compatimento o d’intesa. La televisione è figlia del sistema capitalistico ed è logico che rema nella stessa sua direzione. Dai messaggi quotidiani apprendiamo che dopo avere perso il lavoro tra poco perderemo anche l’assistenza sanitaria. A che cosa servono infatti i medici e gli ospedali se troviamo le prescrizioni e i rimedi nelle Tv? Abbiamo un flacone di un prodotto per ripulire le arterie e proteggere il cuore facendo scomparire il colesterolo, un altro che attiva il nostro sistema immunitario e protegge le ossa e le articolazioni oltre a molti altri rimedi per raffreddori, influenze e ogni genere di patologie. Dopo verrà la scuola pubblica, inutile per come si ostina a rimanere insensibile alle offerte dell’imprenditoria privata e delle regole del mercato. Tranquilli perché non manca molto, anche se non ci sarà più Berlusconi per ovvi motivi di demenza senile, qualche suo discepolo sarà pronto a raccogliere il testimone. Voglio concludere questo sfogo privato invitando tutti quelli che per caso si troveranno a leggere queste righe- io vorrei che fossero molti o addirittura tutti i miei concittadini- a riflettere un momento prima di tracciare il loro segno sulla scheda elettorale. Pensate come nel mondo intero si sono ridotte le risorse alimentari rispetto agli abitanti del pianeta e noi riusciamo ancora mettere insieme il pranzo e la cena quando milioni di individui, del tutto simili a noi, muoiono letteralmente di fame. Non dobbiamo meravigliarci quando sentiamo di turisti ammazzati nei resort attrezzati per i nostri svaghi in Kenia o altri paesi africani. Non si va a fare sfoggio di ricchezza dove manca l’essenziale. Spero di avere sia pure confusamente spiegato perché non accetto più l’attuale sistema capitalistico abituato fin dall’epoca della tratta degli schiavi e del colonialismo a rubare ai poveri per ingrassare i ricchi. Anche ai nostri giorni le ruberie continuano con le sfruttamento intensivo delle miniere a cominciare dall’oro, dai diamanti e molti altri metalli in Africa. E che dire del petrolio che verrà sfruttato fino all’ultima goccia esistente sul pianeta prima di passare alle altre fonti energetiche già esistenti ma non sfruttate per l’opposizione delle compagnie petrolifere oppure al commercio delle armi libero come vogliono i grandi produttori. Penso che tutti noi abbiamo ora tutti i motivi per rifiutare il sistema capitalistico e dare il nostro voto, anche contro le indicazioni dei benpensanti europei che vogliono sacrifici e risparmi a casa nostra solo per continuare a banchettare a casa loro., all’unico schieramento che mantiene ancora i tratti somatici dell’homo sapiens, il raggruppamento di centro sinistra.
Il grillo parlante Trento 21 febbraio 2013 |
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Come se non ne avessimo abbastanza di Berlusconi adesso ci si mette anche Beppe Grillo. Con le sue gridate invettive sulle piazze italiane, quel suo continuo agitarsi ed abbaiare come un cane rabbioso, c’è l’ha con tutti e contro tutti e l’unico risultato che ottiene e quello che molti sono tentati di chiamare il 118 per farlo portare al più vicino pronto soccorso. A quelle migliaia di concittadini che accorrono ai suoi comizi vorrei ricordare che lo schifo per l’attuale classe politica non può spiegare né, tantomeno, giustificare l’accorrere in massa di tante persone, che penso siano nella stragrande maggioranza individui normalissimi con le virtù e i vizi di ogni italiano che si rispetti. Allora i casi sono due: o gli italiani hanno deciso di fare karachiri perché non hanno più speranze nel futuro oppure Grillo possiede l’abilità del pifferaio di Hamelin nel condurre gli abitanti di questo paese verso la rovina. In questo è più bravo perfino più di Berlusconi che fino a ieri ne aveva il brevetto. In ambedue le ipotesi la rovina è certa e chi non la vede deve essere per forza definito un deficiente mentale o un malato. Se non la vede perché non vuole vederla allora è peggio, si tratta di un delinquente.
Il grillo parlante Trento 18 febbraio 2013 |
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DOVE SONO FINITI I NOSTRI ANTICORPI?
Sappiamo tutti che il nostro primo medico è il nostro stesso corpo, il quale risponde ad ogni aggressione degli agenti patogeni schierando subito le proprie difese che sono i cosiddetti anticorpi. Anche le nazioni, considerate come organismi viventi, hanno o dovrebbero avere i propri anticorpi a tutela della propria salute. Purtroppo ogni giorno dobbiamo constatare come siamo sempre più esposti alle aggressioni di virus di ogni tipo; dove sono finiti i nostri anticorpi? Scimmiottando le nazioni più grandi e più influenti della nostra ci siamo messi da tempo a seguire le loro orme e siamo arrivati allo stato attuale che assomiglia molto ad una condizione di agonia. Gli Stati Uniti ci hanno insegnato che la produzione di beni non si basa più sui tre fattori : terra, capitale e lavoro. Oggi i beni si ottengono solo con il capitale che, opportunamente utilizzato produce per partenogenesi altro capitale. Si crea, in tal modo, una condizione di vita sociale dove non esistono altre regole al di fuori di quelle dettate dai finanzieri. Ecco allora che, essendo i fabbricanti di armi, i più grandi capitalisti, non è possibile porre un freno al possesso di armi, anche da guerra, da parte dei singoli privati anche di quelli non proprio affidabili. Noi in Italia non abbiamo ancora questo problema ma abbiamo l’equivalente. Disponiamo di un ordinamento che assicura il diritto di elezione attiva e passiva ad ogni cittadino sopra i 18 anni. Siamo sicuri che ogni cittadino sia in grado di esprimere liberamente e consapevolmente il proprio voto? Io non ne sono affatto sicuro. Basta vedere la composizione del nostro parlamento per accorgersi subito che almeno il 50% degli elettì non dovrebbe stare nel posto che ricopre per le più varie cause quali: condanne penali, procedimenti giudiziari in corso, collusione con cosche mafiose o camorristiche e simili. E’ mai possibile che per guidare l’automobile ognuno debba avere superato un esame di guida e per eleggere un amministratore pubblico basti solo il requisito dell’età? Con una guida insicura si può uccidere qualcuno ma con un voto espresso con leggerezza si possono causare dei danni molto seri all’intera comunità. Se qualcuno si compra sul mercato pacchetti di voti e sappiamo tutti che l’ipotesi è reale, che garanzie abbiamo sull’uso degli stessi? Se un incantatore di serpenti, utilizzando senza scrupoli e misura la sua enorme e immorale capacità economica e il possesso di mezzi d’informazione quali Tv, giornali e case editrici, scatena una campagna mediatica di imbonimento quali garanzie abbiamo che la massa degli elettori esprima la propria opinione o non, piuttosto, si adagi sulle scelte dettate dal suggeritore? Penso ai cittadini privi di qualsiasi difesa immunitaria e sono la maggioranza, a quelli che sono sottoposti ad un padrone qualsiasi, a quelli sotto ricatto e a quelli semplicemente comprati con un piatto di lenticchie oppure con promesse future. Di fronte ad un personaggio che si autodefinisce moderato quando non sa nemmeno cosa significa moderazione, che si autoassolve da qualsiasi accusa scagliando improperi ai poveri magistrati, si autopromuove a grande imprenditore di successo solo per avere tanto rubato, non esiste altra difesa che il rigetto puro e semplice senza se o ma. Vorrei che quando si decide delle sorti del paese ci fosse una comunità di persone libere e consapevoli ma, purtroppo non è così. Prepariamoci allora, incrociando le dita, a vedere ancora nani e pagliacci assisi sugli scranni del potere e, stavolta, non avremo più la magra consolazione di poterci lamentare. Fulvio Maiello |
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La televisione senza regole La televisione è un mezzo tecnologico che trasmette via etere immagini e suoni da un singolo luogo ( studio televisivo) fino nelle più remote località. Una regola fondamentale perché faccia presa sugli spettatori è che quanto trasmesso risulti facile da comprendere anche ai più sprovveduti. Una cosa da evitare è la ressa di persone che parlano tutte insieme contraddicendosi l’una con l’altra. Questa è la prima regola adottata da Berlusconi, il quale scappa accuratamente da tutti i contraddittori. Con i conduttori ha sempre vita facile perché nessuno riesce mai ad interromperlo per quante corbellerie possa raccontare. Lui obbedisce ad una regola fondamentale della comunicazione: spara qualsiasi idiozia con l’atteggiamento di chi ci crede veramente e tutto diventa così possibile e credibile. Non è una cosa facile da ottenere perché richiede un controllo ferreo della mimica facciale e del tono della voce. Abbiamo tutti visto come il povero Santoro quasi perdeva il controllo mentre il cavaliere stava immobile e impettito con il suo sorriso ingessato e non perdeva una battuta. Ottiene tale risultato non perché sia bello o aitante, in realtà è piuttosto sgradevole da vedersi più largo che alto e con sorriso ebete stampato sul viso, che mette da parte solo quando si addormenta sfinito. Non mi risulta che nessuno sia mai riuscito a stabilire il programma o l’argomento dei suoi soliloqui, eppure basterebbe chiedergli se sono state le toghe rosse a corrompere il giudice Violente costatagli la bella cifra di circa mezzo milione di euro che è stato costretto, in seguito a condanna definitiva, a pagare alla parte lesa. Io vorrei sapere quando, chi decide cosa e quando deve andare in onda, farà in modo di cancellare la sua presenza asfissiante dai programmi televisivi, specialmente da quelli della cosiddetta televisione pubblica. A partire dall’ineffabile Vespa tutti gli altri suoi colleghi maschi e femmine sbavano quando possono annunciare la presenza del cavaliere nei loro programmi. Ciò è naturale perché sono tutti schiavi dell’audience e nessuno si preoccupa del martirio che impongono agli spettatori. Non si rendono conto che l’audience è dovuta non alla simpatia che raccoglie tra gli spettatori ma ad un altro motivo meno nobile. Gran parte dei suoi fans sono o suoi servi perché iscritti nel suo libro paga oppure gente comune che vorrebbe fare come lui per fare soldi e spera che, una volta al potere, lui lo consenta. Abbiamo tutti visto come nell’attuale parlamento la maggioranza dei nominati sia da lui dipendente sì, ma pagata da tutti gli italiani. Altro che Caligola che aveva fatto senatore un solo cavallo, i romani se la cavavano con qualche cesta di biada. I competitori del cavaliere in questa campagna elettorale si affannano ad inseguirlo nelle sue acrobazie dialettiche tra menzogne e lusinghe non sapendo cosa dire e nulla in effetti dicono. Fino a quando non impareranno anche loro a parlare agl stomaci degli italiani anziché alle menti non caveranno un ragno dal buco. Provino a martellare anche loro con frasi ad effetto ripetute ossessivamente in ogni occasione e vedranno che qualche risultato arriverà. Vogliamo una volta per tutte ammettere che la nostra democrazia ci consente di giocare solo su un tavolo truccato dove tutti barano e chi ha meno scrupoli sarà il probabile vincitore. Cosa può opporre alle bugie del cavaliere che non sia già in partenza inverosimile il povero Bersanu. Non il responsabile aiuto dei sindacati arroccati, sulla indifendibile difesa di un welfare, invidiato e invidiabile nel mondo intero, ma non più consentito dalle risorse di cui disponiamo e non esiste nessuno che possa imporre alle forze produttive di fare lavorare gli italiani anziché dislocare all’estero le proprie produzioni; anche i duri e puri padani si sono adeguati e avendo ormai abbondantemente sfruttato le forze lavorative che provenivano dal sud della penisola si sono ormai rivolti alla Romania, Albania e simili. In un mondo dove pochi mangiano e molti stanno solo a guardare non c’è più nulla di sacro ed anche la difesa della proprietà privata, sbandierata dal cavaliere come un diritto naturale posto al di sopra delle leggi umane, è indifendibile contro i poverI che nulla possiedono 3, prima o dopo, si riprenderanno, con le buone o le cattive, quello che è stato loro sottratto. E’ vero che a sinistra ci sono forze relativamente nuove che portano cariche ideali non trascurabili, penso a Vendola, ma, a ben guardare, mi ricorda qualcosa di già visto. Bertinotti, ai suoi tempi, ricopriva lo stesso ruolo e l’esperienza ha dimostrato che non faceva altro che abbaiare alla luna,. In definitiva non si può condividere l’ottimismo da qualsiasi parte provenga perché gli italiani non sono mai stati affidabili nella loro storia e meno che meno lo sono adesso quando leggiamo nelle cronache di genitori che denunciano i professori, rei di avere requisito i telefonini ai loro angelici marmocchi oppure di pronto soccorsi intasati da falsi malati. Non ci resta che affidarci alla buona stella e sperare che,, almeno una volta, le previsioni pessimistiche siano smentite dalla realtà e il nuovo Innominato, di manzoniana memoria, se ne stia confinato e messo in condizione di non nuocere oltre, nel suo castello di Arcore. Fulvio Maiello
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Mi chiedo spesso come mai ai nostri giorni non si trovino più moralisti e fustigatori dei costumi, eppure ce ne sarebbe tanto bisogno. Mi viene in mente il frate domenicano Gerolamo Savonarola, vissuto a Firenze nel Rinascimento e vorrei prendere da lui la lucidità e la foga per mandare al diavolo tutta l’attuale classe politica rea di corruzione e violenza ai danni della popolazione indifesa. Che brucino nelle fiamme dell’apocalisse fino alla fine dei secoli ! Bisogna stare attenti a quello che si dice perché è facile finire sul rogo salvo poi, alcuni secoli dopo la morte, essere proposto, dalla stessa chiesa che lo aveva condannato, al processo di beatificazione. E’ vero che le vocazioni sono in forte calo e i preti sono costretti a gestire anche tre o quattro parrocchie ciascuno ma i piani alti della gerarchia sono sempre affollati con cardinali lautamente pagati come gli alti esponenti della imprenditoria privata. Nella chiesa di Roma si è veramente convinti della supremazia della dottrina cattolica che nulla ha più di spiritualità nei confronti di altre dottrine sparse per il mondo e più vicine agli umili e ai diseredati? Il pontefice, carico di ori e orpelli, esercita il ruolo che più gli piace di sovrano assoluto di uno stato e fa politica internazionale con una attenzione maniacale agli equilibri economici e decisionali. Se, anziché perdersi dietro le beghe e le congiure di palazzo dei suoi cardinali, almeno per una volta prendesse il coraggio a due mani, potrebbe alzare la voce, proprio come fece Savonarola, ed emanare una bolla papale destinata all’Italia che lo ospita e che si appresta alle urne per eleggere, inconsapevole e distratta, i propri carnefici. Potrebbe dire che è immorale agli occhi di Dio sottrarre ai giovani il loro futuro; che è destinato alle fiamme dell’inferno chi ruba ai poveri per mantenere la propria corte di servi; chi non rispetta le tavole della legge e si dà piuttosto ai bagordi e ai vizi della carne. Potrebbe dare una indicazione ai fedeli, che sono ancora tanti, su come votare. Un papa che facesse queste cose probabilmente sarebbe spazzato via, ma almeno si conquisterebbe di diritto un posto in paradiso che, stando così le cose, non è per niente assicurato.
Fulvio Maiello Trento 4 febbraio 2013 |
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Il maestro di chimere offre, immoto, un sogno;
s’inebria del suo azzurro abbaglio che avvolge nord e sud e noi stessi. Semina tra le spine e raccoglie i ritinti opportunisti, i tristi berretti neri e divi senza luce che benigno ammette alla sua corte. Spaccia la pietra di paragone per oro puro, così illude il popolo e spande il suo potere sulle menti inerti. Lui gode, di una parvenza di maestà, si presenta a Roma a far politica. Un invisibile potere fluttua in mezzo a noi, come un olezzo, una nebbia che la libertà come fiamma morente attenua. L’hanno seguito per ascoltarlo in quei simposi eletti dove si parla d’esperienze erotiche. Lo consacrarono dio e lo seguono senza confutarlo ne discutere, senza scegliere, lo seguono soltanto. La chimerica avventura travolge anche gli uomini che non sognano. Si serve della libertà come un velo per coprire la malizia. Così può emanare codici di frode e dedalei leggi. Muse, ispiratrici d’artisti, poeti e saggi, aprite le vostre fonti, inondate i vergini intelletti affinché soffochino la chimera. |
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![]() Dove sarà la speranza di un risveglio che possa dare un po’ di calore e ricreare quel senso di normalità e di famiglia che sta sfumando nel tempo e si sta sciogliendo come neve al sole. Si giura in nome di Dio, quando si va a servire lo stato e la patria, o quando si riceve il mandato per guidare quel popolo che li ha eletti come propri rappresentanti, per essere sostenuti e aiutati, nel nome della giustizia; ma nessuno ha rispetto delle leggi che Dio ci ha dato per guidare una nazione o un popolo. Applicatevi risolutamente di mettere in pratica tutto quello che è scritto nel libro della legge. (Giosuè 23\6). Dal mio inedito "SCHIAVI SENZA CATENE" |
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Il flop di Santoro
Era considerato il “guru” della televisione, l’esperto per eccellenza delle tecniche di confezionamento della programmazione delle interviste e delle inchieste sui temi più scottanti dell’attualità sociale e politica. Solo un presidente del consiglio in carica era riuscito a tarpargli le ali facendolo allontanare dagli studi televisivi della TV di stato. Il medesimo personaggio, stavolta ex presidente del consiglio, si è replicato a casa sua. Il signor Berlusconi, rimesso a nuovo con abbondanza di cerone, si è presentato con la faccia di una verginella innocente, negli studi della emittente televisiva “la /” e ci ha fatto tutti ricredere sulla intelligenza e capacità di Michele Santoro. Non mi sembra esagerato affermare che, nel confronto televisivo, il cavaliere abbia di gran lunga prevalso e abbia portato a casa una rilevante messe di voti. Mi auguro che non siano comunque sufficienti a fargli risalire la china fino a prevalere ancora una volta, e sarebbe la rovina definitiva per questo paese che mi vergogno a chiamare ancora patria. Santoro per il suo interesse personale giornalistico di fare uno scoop e guadagnare audience non ha pensato al male che poteva arrecare a tutti noi. Come si fa a non capire che l’unica arma per combattere Berlusconi è quella di ignorarlo e non parlare mai di lui, dei suoi affari, delle sue escort, dei suoi familiari o ex e dei suoi processi. Sarebbe possibile parlarne ma solo se gli ascoltatori tv e i lettori dei giornali fossero persone intelligenti con il giusto numero di neuroni funzionanti al loro posto. Ma non è, purtroppo, così. La grande maggioranza degli italiani è fatta di persone che ragionano con la pancia e non con il cervello, seguono solo gli istinti primari animaleschi del cibo e del possesso personale dei beni con in cima ai desideri i beni di lusso e un personaggio che incarna alla perfezione i loro istinti peggiori è il cavaliere che, in maniera sfacciata e impudente, li mostra invece chiaramente. Ho raggiunto un’età che una volta era chiamata veneranda ma che, ora con l’innalzamento dell’età media, si potrebbe chiamare come terza età e non nutro apprensioni per il mio futuro ma, per quello dei figli e dei nipoti sono molto preoccupato perché, se non si prova a dare un’anima e un sentire comune alle genti sparpagliate dalla Sicilia all’Alto Adige e dalla Sardegna alla Puglia, ci sarà sempre un Berlusconi che avrà facile giuoco. Speriamo in bene. Fulvio Maiello Trento 12 gennaio 2013 |
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Dal libro dell’esodo
Gli israeliti chiesero ad Aronne di farli un idolo, un vitello d'oro, in ribellione contro la volontà di Dio, durante i quaranta giorni che Mosè era assente. Mosè era salito sul Monte Sinai per parlare con Dio. Lì ricevette le due tabelle di pietra incise da Dio con i Dieci Comandamenti. Dio aveva detto: "Non fare idoli". Ma gli israeliti avevano osservato gli idoli che il popolo d'Egitto adorava come dei, perciò chiesero ad Aronne di fabbricare uno simile per loro. Buttarono tutto l'oro che possedevano nel fuoco e con ciò Aronne costruì per loro un vitello d'oro, dicendo che questo era il dio che li ha liberati dalla loro schiavitù in Egitto! Che menzogna! Gli italiani, come gli antichi israeliti, si sono oggi fabbricati il loro nuovo idolo che li possiede e li ha ipnotizzati con il martellamento delle tv. Mosè spezza le tavole della legge [15]Mosè ritornò e scese dalla montagna con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall'altra. [16]Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole. [17]Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: «C'è rumore di battaglia nell'accampamento». [18]Ma rispose Mosè: «Non è il grido di chi canta: Vittoria! Non è il grido di chi canta: Disfatta! Il grido di chi canta a due cori io sento». [19]Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. [20]Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti. [21]Mosè disse ad Aronne: «Che ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?». [22]Aronne rispose: «Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è inclinato al male. [23]Mi dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. [24]Allora io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello». Zelo dei leviti [25]Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei loro avversari. [26]Mosè si pose alla porta dell'accampamento e disse: «Chi sta con il Signore, venga da me!». Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. [27]Gridò loro: «Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente». Dobbiamo anche noi fare lo stesso oggi? E’ necessaria la violenza, essendo inefficaci i rimedi democratici della libera scelta? Credo che la risposta non possa essere che una nuova resistenza armata che si opponga alla violenza mascherata dalle rassicuranti parole del principe delle bugie. Purtroppo anche gli italiani sono inclinati al male e il precedente storico che lo testimonia è abbastanza vicino: il fascismo non ci ricorda forse le folle oceaniche osannanti il duce, altro esempio di vitello d’oro? Finiamola allora di trastullarci con false speranze di ravvedimento e con le regole della democrazia. Questa è una parola che gli italiani non conoscono. Spetta alle poche persone,. ancora immuni dal grande imbroglio mediatico nel quale siamo immersi, di mobilitarsi e combattere con tutte le armi disponibilii contro il vitello d’oro dei nostri giorni. Credo che siamo all’ultimo appello prima della rovina definitiva. BUON NATALE s tutti |
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Ci sono riusciti i tunisini, i libici e gli egiziani e noi non ci proviamo nemmeno. Mi riferisco alla rete, alla comunicazione via internet che ha il pregio di non filtrare le notizie attraverso la manipolazione di giornali e tv. Berlusconi, più sfacciatamente di prima, si presenta ancora una volta all’attenzione degli italiani per ricevere i voti e l’investitura a seppellirci tutti nella vergogna al cospetto del mondo. Non nutro molta fiducia nell’intelligenza degli italiani che, alcuni per la voglia di arraffare quanto più possono nel disordine istituzionale che il cavaliere certamente regalerà, altri semplicemente perché, affetti da inguaribile masochismo, stanno bene solo facendosi male; altri infine semplicemente perché non capiscono ed hanno bisogno solo di uno che li guidi , dietro il quale intrupparsi e marciare verso la loro ingloriosa rovina. Credo che una sola riflessione sia sufficiente per spiegare anche a chi non vuole proprio capire la via di uscita che abbiamo di fronte: Il cavaliere ha pubblicamente dichiarato che per aprire la sua campagna elettorale farà un discorso agli italiani dalla tv. Perché dalla tv? Perche è l’unico mezzo di comunicazione che conosce, personalmente penso che non sia capace neppure di leggere un giornale o un libro. Perché in tv non ha nessuno che lo contraddice e può sparare le panzane più grosse con l’assenso sorridente del conduttore-servo di turno. Mi chiedo allora perché gli italiani, che ancora hanno un poco di sale in zucca,non rispondono al cavaliere sul suo stesso terreno. Tutti insieme, quando la tv aprirà con la musichetta rituale il programma dedicato al soliloquio del Berlusca, con il telecomando spegniamo tutti i nostri apparecchi tv e poi stiamo a vedere cosa succede. Lo spegnimento delle tv viene rtilevato dalle rilevazione delle trasmittenti e, in tempo reale, il cavaliere sarà informato che sta palando nel vuoto e, solo allora, comprenderà che il suo tempo è finito e potremo, finalmente, tirare tutti un sospiro di sollievo.
Buon Natale a tutti Trento li 11 dicembre 2012 |
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Ambiente: la Cassazione conferma una multa di tremila euro al soggetto sorpreso a gettare nell’ambiente vecchi elettrodomestici
I frigoriferi e le lavatrici sono considerati a tutti gli effetti rifiuti speciali e pericolosi. Sono da ritenersi più gravi le condotte commesse nelle aree a rischio in Italia, come la Campania Strade, campagne, parchi continuano ad essere troppo spesso discariche a cielo aperto nel Nostro Paese. Vi si può trovare di tutto dai “normali” rifiuti urbani a quelli più pericolosi: gomme, amianto, residui dell’edilizia, plastiche di ogni tipo e vecchi elettrodomestici abbandonati. Tra quest’ultimi la fanno da padrone televisori a tubo catodico, frigoriferi e lavatrici. La diffusione del fenomeno dell’abbandono di tali rifiuti fa si che non tutti sono consapevoli che sono passibili di sanzioni penali sino a quelle più dure come il carcere, nei casi in cui viene accertata l’abitualità di tali condotte. Solo nei casi meno gravi, ed in particolare quello dell’abbandono non controllato, può scattare la pena pecuniaria sostitutiva che resta comunque di notevole entità. Ma più una zona è a rischio ambientale, come ad esempio la Campania, più sono da considerarsi gravi le condotte di tale tipo con conseguenze ovviamente più pesanti per i trasgressori. Non lo diciamo solo noi dello “Sportello dei Diritti <http://www.sportellodeidiritti.org/> ”, ma è la terza sezione penale della Cassazione con la sentenza 41161/12, pubblicata in data 09 novembre. Nel caso in questione, rileva Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti <http://www.sportellodeidiritti.org/> ”, la Suprema Corte ha confermato la condanna a carico dell’imputato che tuttavia ha evitato la fattispecie più grave di trasporto di rifiuti pericolosi, poiché non è stato dimostrato che costui sia un professionista degli smaltimenti illeciti. In conseguenza di tanto, la sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria comporta una multa di oltre 3 mila euro. Al contrario è suscettibile di sanzione penale per l’abbandono alla rinfusa di una serie di apparecchi provenienti soprattutto dalla cosiddetta “filiera del grigio”: carcasse di frigoriferi e lavatrici, sportelli di congelatori, fili elettrici e chi più ne ha più ne metta, che l’allegato D alla parte quarta del D.lgs 152/06 qualifica come rifiuti speciali e pericolosi. |
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