Benvenuti sul sito della Libreria Editrice Urso, dal 1975 un angolo di cultura ad Avola. Novità del mese Offerte del mese Acquista per informazioni

In questa storia un fatto incredibile accaduto
a un amico che da anni segue queste nostre news...

MALASANITÀ?
Il caso di un paziente ricoverato nel 2009
Asportano un tumore
e lo perdono

Pochi mesi dopo ha scoperto di avere una metastasi

DA "IL QUOTIDIANO" del Friuli Venezia Giulia
27 settembre 2011

OSPEDALE DI UDINE
Nel 2009 smarrito il campione prelevato dal rene di un paziente, analisi impossibili
Dalla Sicilia a Udine per operarsi l’ospedale smarrisce il tumore
MANCANDO LE ANALISI È STATO IMPOSSIBILE CAPIRE GRAVITÀ E POSSIBILE SVILUPPO DELLA MALATTIA AVVOCATI E MEDICI STANNO CERCANDO DI STABILIRE SE LA TERAPIA ADOTTATA SIA STATA QUELLA IDONEA

Nel 2006 un tumore al rene destro, quindi l’asportazione dell’organo. Tre anni dopo a Udine viene evidenziato un carcinoma all’altro rene, il sinistro. Il tumore prelevato però non è mai arrivato in laboratorio, perché sparito inspiegabilmente nel nulla. Quindi non è stato possibile svolgere le analisi necessarie per comprendere meglio gravità e possibili sviluppi della malattia. Circa nove mesi dopo, il paziente ha scoperto di avere una metastasi ossea. Se quest'ultima diagnosi possa essere collegata alle prime due, è un interrogativo a cui si sta cercando di rispondere non solo attraverso la medicina, ma ormai anche per vie legali. Il dubbio è che, a causa dello smarrimento del campione istologico, il paziente possa aver perso un'importante chance terapeutica.
Il protagonista di questa vicenda è Salvatore Bellomia, un 51enne di Avola in provincia di Siracusa, che il 4 settembre 2009 è stato operato dall'équipe medica del dipartimento di urologia dell'azienda ospedaliero- universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine.
L’INIZIO
Il tutto comincia in Sicilia nel novembre 2006 con la prima di tre brutte diagnosi: un tumore al rene destro. Il paziente entra in sala operatoria e l'organo gli viene asportato. Dopo circa 3 anni si presentano disturbi simili ma questa volta il malato decide di lasciare la Sicilia, dove è stato sottoposto al primo intervento, per essere seguito dall’ospedale di Udine. Sottoposto ad accertamenti, la diagnosi indica una neoplasia da 1,5 centimetri al rene sinistro. Questa volta l'intervento è di tipo esplorativo, per preservare l'organo superstite. La massa sospetta viene asportata per essere analizzata. Ma il referto dell'esame istologico descrive solamente l'altro materiale prelevato in sede di operazione: grasso perirenale, grasso peritumorale e milza accessoria, mentre del tumore non c'è traccia.
COMPLICAZIONI
Ma non è tutto: una sutura interna cede e si origina un'emorragia arteriosa. Il giorno successivo all'intervento il paziente deve tornare in sala operatoria. Gli viene rimosso l'ematoma ma due giorni dopo, visto che l'emorragia non si è ancora fermata, viene anche sottoposto a una embolizzazione arteriografica. Seguono numerose trasfusioni per reintegrare il sangue perso. Infine, come conseguenza dell'operazione, a Bellomia viene anche riscontrato un versamento pleurico. Finalmente, il 22 settembre viene dimesso.
SMARRITO
Quasi un mese dopo, il 13 ottobre 2009, il paziente è convocato dal chirurgo che ha svolto l'intervento, il professor Bruno Frea che è il direttore del dipartimento di urologia dell'azienda ospedaliera di Udine. Da lui riceve la sconcertante comunicazione: lo staff ospedaliero ha smarrito il tumore. È quindi impossibile stabilire con esattezza di che natura fosse la massa sospetta asportata il 4 settembre dal rene sinistro, e cioè se quanto prelevato fosse, nell'ipotesi peggiore, un tumore secondario metastatico. Di conseguenza, anche se i medici di oncologia avessero considerato quest'ultimo esito, non sarebbe stato possibile compilare e inviare la richiesta al ministero della salute per ottenere i costosi farmaci e iniziare il primo ciclo di chemioterapia.
CONTROLLI
A Bellomia viene comunque spiegato che non si poteva fare nulla se non un controllo strettissimo sugli eventuali sviluppi della malattia, in quanto la mancanza di una diagnosi impediva al reparto di oncologia di stabilire una terapia adiuvante. «Da quel giorno - spiega il paziente - le diagnosi sono state affidate ai se e ai ma». Nel frattempo Bellomia si rivolge a un legale e sporge denuncia contro ignoti. A fine ottobre 2009 viene stabilito un programma di follow-up strettissimo, con tac ogni 3 mesi per il primo anno e ogni 4 mesi per il secondo anno, per monitorare il possibile sviluppo del tumore. A causa di questa pesante incertezza, il paziente entra in uno stato depressivo e uno psichiatra gli prescrive una terapia a base di psicofarmaci ansiolitici e antidepressivi. Fino a gennaio 2010 gli esami clinici non rivelano nulla di anomalo. Il 7 aprile viene eseguita un'ecografia e il 13 luglio la tac successiva.
M E TA S TA S I
Questa volta il responso dell'esame è nefasto: una metastasi ossea all'ala sacrale destra di circa 3,3 x 2 centimetri. Il 16 agosto 2010 viene fatta una biopsia ed emerge la possibilità che la metastasi ossea abbia avuto origine dal tumore al rene destro, quello asportato nel 2006. Ma restano dubbi perché, pur potendo fare un riscontro morfologico con la neoplasia risalente a quattro anni prima, supportata dal relativo esame istologico, manca un possibile confronto sulla natura del reperto istopatologico del 2009, perché appunto andato perso. Si corre ai ripari e viene decisa una terapia molto intensa: radioterapia a livello sacrale e immediato inizio di trattamento chemioterapico accompagnato da follow- up di controllo.
RISARCIMENTI
La vicenda legale nel frattempo va avanti e nel gennaio del 2011, in seguito alle richieste di spiegazioni e risarcimento, Salvatore Bellomia viene convocato per una visita da parte del medico legale nominato dall'ospedale, il professor Carlo Moreschi. Si è ancora in attesa di una proposta risarcitoria da parte dell'azienda ospedaliera, ma dai contatti fra il Centro Servizi Condivisi e l'avvocato Ester Soramel del foro di Udine (attuale legale di Bellomia), sembra che l'unica responsabilità che l'ospedale sia disposto ad assumersi è quella dell'emorragia arteriosa che si è verificata dopo l'intervento del 4 settembre 2009. L'ospedale, inoltre, ritiene di non aver pregiudicato le chances di cura di Salvatore Bellomia, malgrado lo smarrimento del campione, in quanto avrebbe sottoposto il paziente alla procedura prevista in casi analoghi. In altre parole, l'ospedale pare ritenere di aver fatto "tutto il necessario". Infine, sembra che l'azienda ospedaliera non sia intenzionata ad assumersi alcuna responsabilità sull'insorgenza dei sintomi depressivi riscontrati nel paziente.
CASISTICA
Secondo il legale e l'oncologo Gaetano Mauceri, che sta attualmente seguendo il paziente presso la casa di cura Villa Mauritius di Siracusa, il caso di Salvatore Bellomia rientra in un sottogruppo di soggetti che evidenziano un elevato rischio di recidiva: infatti, secondo la letteratura scientifica, circa il 40% di pazienti sviluppa metastasi dopo nefrectomia (asportazione del rene) per malattia localizzata. «Quando sono venuto a conoscenza dell'esito del colloquio fra il mio legale e il Csc, mi sono sentito preso in giro - spiega il paziente. - Una lunga attesa di 8 mesi, per apprendere che l'ospedale non si ritiene responsabile circa la perdita del tumore, come se tutto ciò che si doveva fare fosse stato fatto». Con queste premesse difficilmente si arriverà a una proposta di risarcimento soddisfacente da parte dell'azienda ospedaliera ed è quindi probabile che la vicenda legale abbia ulteriori sviluppi, anche se la parte lesa non è intenzionata a ricorrere a una causa ordinaria, per evitare che i tempi continuino a dilungarsi. Salvatore Bellomia nel frattempo è tornato a casa sua in Sicilia dove sta seguendo la terapia con Zometa e il farmaco biologico Sutent. La Pet eseguita a maggio ha evidenziato la presenza di malattia ad attività metabolica non elevata. «È paradossale - sottolinea - il tumore al rene sinistro mi è stato trovato e asportato in tempo. Se non fosse andato perso e si fosse saputo subito qualcosa di più, forse questa metastasi si sarebbe presentata dopo 10 anni e non dopo 9 mesi o, addirittura, non ci sarebbe stata per niente. Questo è un dubbio che ormai non potrà più avere risposta».

DINO GARZONI
cronaca@ilquotidianofvg.it

*WORK- SHOP*
logo
*"Educazione alla terra ... un nuovo inizio"


***8-9 ottobre 2011*
**
DESTINATARI:

Il corso è rivolto ad educatori, insegnanti, esperti di geologia, ecologia, archeologia e ad appassionati che vogliono approcciarsi all'educazione ambientale.
Max 20 partecipanti
CONTENUTI
Come lo scorso anno il relatore del work-shop sarà Francesco Picciotto,Vice Presidente del Consorzio Giona Nexus.
I temi affrontati saranno volti ad arricchire le conoscenze già acquisite durante il work-shop del 2010 e avranno tra gli obiettivi quelli di progettare concretamente attività di Educazione alla Terra dapoter effettuare nel nostro territorio.
LUOGHI
Il work-shop si svolgerà a Vendicari presso i locali della forestale denominati "Case Cittadella" Ingresso sud (IX strada contrada San Lorenzo)
ORARI
09.00-13.00 - 14.30-17.30
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
€ 35 per quota di partecipazione e i due pranzi
Nota:
si richiede la prenotazione entro lun 3 ottobre al n. 348 4255060

…Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?

Kostantin Kavafis
foto

Poeti, scrittori, artisti, pellegrini e amici della Libreria Editrice Urso
si incontrano a Vigevano (Mi)
il 16 novembre 2011
a partire dalle ore 18,00
con Liliana Calabrese (voce e chitarra)
Coordina Francesco Urso


Hanno dato la loro adesione:
Maria Barone, Francesco Urso, Liliana Calabrese, Lilia Urso, Lucia Bonanni, Anna Maria Folchini Stabile, Paola Surano, Linuccia e Salvatore Blanco, davideadesso (Davide Bove), Fulvio Maiello, Cettina Lascia Cirinnà, Massimo Nosotti, Pino Guastella, Corrado Barone, Gabriella Bellofiore, Giuliano Mari, Patrizia Muzi, Fabiola Colombo, Giuseppe Santoro, Sebastiana Cimino, ecc.
Sede e programma in via di definizione...

Contatta Francesco Urso se vuoi partecipare

in stampaRossiGiusseppe Rossi
Avola attraverso i secoli - Spigolature iblo - sicole riassunte da fonti storiche
a cura di Marco Urso
ristampa dell'edizione del 1930
201
1, 16°, pp. 72

ISBN 978-88-96071-49-6

PRENOTA IL LIBRO

FacebookMyspaceYouTube
Catalogo aggiornato
vedi
Catalogo
OTTOBRE 2011
scarica IN PDF
scarica IN WORD

Sfoglia le copertine

Collana Omnia
Collana Mneme
Collana Cammini
Fuori collana
Collana Recuperata
Libri Vari
Le nostre copertine
I nostri autori
Cerca per autori
Freschi di stampa
Comunicati stampa
Rassegna stampa
Note
sulla nostra attivita'
Incontri in libreria:
le foto
Schede libri siciliani
Autori siciliani
Editoria in Sicilia
VOGLIO
PARLARVI DI UN LIBRO
I libri piu' venduti
Novita' in libreria
Libri per viaggi turismo
e tempo liberato
Libri scientifici
e di cultura varia
Dizionari
Schede Libri scuola
Libri su Avola
Libri su Rosolini
Libri su Noto
Libri su Siracusa
Libri su Pachino
Libri giuridici fiscali
e tecnici
vinciLibri
per
tutti
i concorsi
Libri per ammissione
facolta' universitarie
Mafia? No, grazie!
Tutto per Santiago de Compostela
Libri per il
Cammino di Santiago
de Compostela

banner

in stampa

Sebastiano Sirugo
Foto
La mia vita in mare
201
1, 16°, pp. 56, illustrato

ISBN
978-88-96071-54-0
7,00

PRENOTA
IL LI
BRO

IL PUNTO SULLA SITUAZIONE DEL CONCORSO
di...versi

Abbiamo concluso in data 30 settembre un'ulteriore fase del nostro concorso che riguardava il versamento della quota di compartecipazione da parte degli autori selezionati nel Concorso di cui alla presente pagina.
Fra loro, proprio fra questi poeti selezionati dalla Giuria che nella quasi totalità hanno aderito, tanti di loro con una passione e un entusiamo proprio da poeti, ci sono i primi tre classificati, e loro non sanno ancora nulla in merito a questo... I nomi dei primi tre classificati saranno ufficializzati proprio nel mese di marzo del 2012, poco prima della conclusione del Concorso.
Qualche autore, come scrivevo già in precedenza, è stato escluso dalla Giuria (queste operazioni non sempre sono indolori...), qualche altro autore si è addirittura autoescluso...
Un'occasione mancata per questi ultimi (scelta fatta fra l'altro senza sapere se si era fra i primi tre classificati...).
A breve passeremo alla fase successiva con i dettagli relativi alla richiesta del materiale, ove confermeremo con altre parole quanto già specificato in merito nel Regolamento del Concorso, specificando sempre più le caratteristiche che dovrà avere tutto il materiale utile per la stampa di tanti libri diversi, come da progetto.
L'impegno straordinario che stiamo portando avanti richiederà a ciascuno dei poeti il massimo della comprensione nell'adeguamento a principi di uniformità, com'è logico.
So che andrà bene, so benissimo, amici miei, che assieme stiamo realizzando in un sogno tanti sogni...

Francesco Urso


nel sito con

Urso-Avola

 

SEGNALA il nostro sito

il nostro sito

 

Torna su...