LIBRI
SU AVOLA
(o
di autori avolesi, o
sul territorio di Avola)
IN LIBRERIA DA LUNEDI' 17 ottobre 2011
Sebastiano Sirugo
La mia vita in mare
2011, 8°, pp. 56
Collana Opera prima n. 29
€ 7,00
ISBN 978-88-96071-54-0
In queste pagine vengono riportati i ricordi, le esperienze e le emozioni di un uomo che appena ventenne a bordo dell’incrociatore “Trieste” ha vissuto l’esperienza di una guerra mondiale, la seconda. Dagli assalti ai bombardamenti, dalla distruzione all’affondamento del “Trieste”, e, poi ancora, i messaggi di allerta, le richieste di aiuto, l’attesa… l’attesa dei soccorso.
Proprio il ricordo invadente di un’attesa lo ossessiona ancora oggi… Nello Stretto di Messina quattro giovani aviatori persero la vita, perché le richieste di soccorso furono inascoltate dagli ammiragli. Quale motivo più importante della vita di quattro giovani li fermò? |
IN LIBRERIA DA MERCOLEDI' 20 luglio 2011
Giovanni Luca Cannata
La comunicazione nella Pubblica Amministrazione
Appunti di pianificazione strategica
Collana Assaggi n. 2
ISBN 978-88-96071-53-3
2011, 16°, pp. 64, € 7,00
Questo libro nasce con l’obiettivo di analizzare il processo di innovazione che si sta sviluppando nelle Pubbliche Amministrazioni puntando sulla trasparenza e la comunicazione. L’opportunità di creare un rapporto trasparente con il cittadino garantendo un feedback di informazioni è fondamentale per riavviare il processo di fiducia verso la P.A.. In questo contesto è fondamentale la comunicazione interna degli uffici soprattutto alla luce del cambiamento della società e dei suoi comportamenti connessi anche all’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione.La comunicazione in quanto strumento strategico può quindi essere capace di far partecipare alle decisioni dell’amministrazione il cittadino rendendolo sempre più stakeholders del proprio territorio. |
DAL 7 LUGLIO 2011 IN LIBRERIA
Roberta Coffa
Esiste il diritto di morire?
2011, 8°, pp. 112
€ 15,00 - Collana ASSAGGI n. 1
ISBN 978-88-96071-47-2
Bioetica, diritto, religione, morale, politica. Questi i campi toccati dalla giovane scrittrice, che affronta scottanti argomenti quale quelli del cosiddetto ‘testamento biologico’ e dell’eutanasia, temi della difficile discussione politica attuale, divisa fra laici e cattolici. Al centro, l’opinione pubblica, “sempre più sondata e sempre meno informata”. E’ possibile ricostituire un dialogo tra le parti che tenga conto dei diversi, e molto spesso confliggenti, interessi in gioco? L’autrice ripercorre, tentando di ritrovarne una base giuridica ed etica, i numerosi interrogativi che, a tutt’oggi, non trovano ancora una risposta soddisfacente: esiste o no il diritto di morire con dignità? Esiste o no il diritto di rifiutare le cure non desiderate? Quali sono, e se ci sono, i confini fra diritto ed etica, fra libertà personale e paternalismo medico? E’ giusto o no che la Chiesa intervenga nel dibattito politico circa le scelte di fine vita? E qual è il ruolo dello Stato italiano dinanzi a tutto questo? Dalla questione squisitamente giuridica ad una discussione etica e culturale, per riflettere su temi estremamente delicati quali quelli della vita e delle morte.
Roberta Coffa è nata ad Avola, il 1° ottobre 1986, vive fra Avola e Catania, dove ha conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza nel settembre 2010. Attualmente frequenta il secondo anno della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali a Catania ed esercita la pratica forense presso uno studio legale ad Avola. Collabora alla rivista “Avolesi nel mondo”. A parte il diritto, le sue passioni sono la lettura, la poesia e il teatro. “Esiste il diritto di morire?” è il suo primo libro. |
Sebastiano Burgaretta, I fatti di Avola, 1998, 8°,
Terza edizione, pp. 142, € 15,00
ISBN 978-88-96071-08-3
Questo fu il primo volume da me pubblicato e segnò nel 1981 la nascita della mia attività editoriale;
il libro è contemporaneamente anche il primo pubblicato da Sebastiano
Burgaretta e, sicuramente il nostro best e long-seller, con oltre duemila
copie vendute. È stato da me riedito nel 1998, dopo tante richieste di lettori,
con un saggio di Giuseppe Astuto e un'intervista-novità all'avv. Fausto
D'Agata, vicesindaco all'epoca dei fatti e adesso riproposto in terza edizione in occasione dell'anniversario dei quarant'anni da quei tragici fatti.
Il 2 dicembre 1968, durante uno
sciopero di braccianti la polizia sparò ad Avola, e ci furono due morti
oltre a numerosi feriti. Questo libro ricostruisce la sequenza di quegli avvenimenti
per far conoscere ai giovani quella brutta storia e, ricordarla a chi facilmente
dimentica.
Francesco Urso |
DA OTTOBRE 2008 IN LIBRERIA
Baldassare Cuda
Quando
la terra era di tutti.
Gli Usi Civici
ad Avola
2008,
8°, pp. 224, ill., € 25,00
ISBN 978-88-96071-00-7
Collana Territorio e memoria - Associazione Acquanuvena N. 1
Contributi
alla conoscenza della storia del territorio avolese
[...] Nella storiografia italiana attuale le ricerche sugli usi civici non sembrano né di moda, né numerose. Si era avuta una stagione proficua nell'età di passaggio fra Otto e Novecento, grazie allo sviluppo di una scuola storico-giuridica che in Sicilia aveva avuto diversi e brillanti epigoni. Poi era calato il silenzio, anche perché il contesto politico-istituzionale si era fatto tutt'altro che favorevole a ricerche sulle proprietà collettive o sugli usi della terra "dal basso", da parte degli strati popolari delle società locali. "Legnare, pascere, seminare" in forme comunitarie era progressivamente proibito prima dalle usurpazioni e poi dal quadro giuridico di una protezione della proprietà privata di carattere sempre più spiccatamente capitalistico: la storiografia non poteva non essere molto condizionata da questo contesto, caratterizzato prima dal sistema liberale e poi dal regime fascista. Soltanto dietro le spinte del movimento contadino nel secondo dopoguerra era ripartita la ricerca sugli usi civici e sulla proprietà collettiva. E di nuovo, ai nostri giorni, alcuni storici italiani hanno ripreso ad interessarsene, risentendo dell'attenzione dei movimenti altermondialisti alla questione agraria e alla sua storia.
In quest'ambito storiografico s'inserisce la ricerca di Cuda, che storico non è di professione, ma che storico si fa partendo dal suo "andar per colli e valli" iblei e facendo scorrere il suo occhio sui segni del territorio.
Giuseppe Restifo
(Professore di Storia moderna - Università di Messina)
Baldassare Cuda, meglio conosciuto come Saro, è nato a Mazzarino (CL) nel 1950, vive ad Avola dal 1977, dove si è trasferito per fare il servizio civile, da obiettore di coscienza.
Impegnato nei movimenti per la Pace, tra i soci dell'Associazione Acquanuvena.
All'interno di questa associazione ecopacifista ha sviluppato un'attenzione particolare alla conoscenza del territorio nei suoi aspetti storico-antropologici.
Questa pubblicazione è frutto di una ricerca fatta soprattutto a partire dai documenti dell'Archivio Storico di Avola.
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Sebastiano Parisi
Sugnu sicilianu e mi ni vantu
2008, 8°, pagine
64,
€ 10,00
È opera postuma questa seconda raccolta di versi di Sebastiano Parisi; viene pubblicata, infatti, a distanza di nove anni dalla morte dell'autore e di ben diciassette dall'uscita della sua prima opera, anch'essa in versi, intitolata Tantu pi prisintarimi.
Se le liriche raccolte in questo libro, per la verità non così numerose come quelle del primo, sono potute venire alla luce ed essere salvate dal dimenticatoio, il merito è certamente della moglie di Parisi, la quale, avendole ritrovate dopo la morte del marito, le ha prima custodite amorevolmente e poi deciso di farle pubblicare: segno, questo, di autentico affetto coniugale che rimane intatto e immutato.
Il lettore potrà trovare tra queste pagine soprattutto poesie a tema sociale e politico e altre dedicate dall'autore alla sua terra, l'isola di Sicilia; poi liriche nate dall'emozione suscitata da eventi particolarmente impressionanti, come l'uccisione del piccolo Nicolas Green; ancora poesie sugli animali; infine poesie d'impronta carnascialesca e altre sugli affetti familiari.
SALVATORE SALEMI
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Franco Carpano
Essere OK e in armonia con gli altri
2008, 8°, pp. 176
€ 10,00
L'opera vuole essere un manuale che aiuta il ragazzo a sviluppare consapevolezza e coscienza di sé, il controllo delle emozioni e le abilità relazionali necessarie per star bene con gli altri.
Il volume propone una serie di test per verificare il livello di crescita personale.
Sono, inoltre, indicati i comportamenti da seguire per recuperare il benessere personale e vivere bene la preadolescenza.
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GIOVANNI PRIOLO
Teatro d'Avola in Provincia di Siracusa
2010, 16°, pagg. 64
Libreria Editrice Urso
Collana RECUPERATA n. 2
€ 6,00
Questo
volume sul Teatro avolese che proponiamo alla vostra lettura è un’opera dell’ingegnere Giovanni Priolo, dal titolo Teatro
d’Avola in provincia di Siracusa e col sottotitolo Sommaria
esposizione, quasi a significare, da parte dell’autore, una
personale e modesta valutazione su quanto scritto, e detto. Sommaria,
come vedrete, non fu affatto e, invece, risulta essere
un prezioso documento da leggere sotto molteplici aspetti.
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Giuseppe
Gaetano Alia
L'ora del popolo
pagine
96, € 11,00
"L'Ora del Popolo" iniziò la
sua propaganda politica in occasione delle prime elezioni amministrative
del 10 marzo 1946, ripetendosi in occasione delle successive
campagne elettorali. Socialisti, comunisti, repubblicani e Partito
d'Azione vi parteciparono con una lista di sinistra sotto il
simbolo della falce e martello. Principale ispiratore, il maestro
Giuseppe Gaetano Alia, candidato al Consiglio Comunale. Le trasmissioni
sostituivano brillantemente i comizi elettorali del tempo, anche
per le prolusioni politiche sostenute con passione e con accanimento
dal professore Sebastiano Rizza.
Giuseppe Denaro
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Giuseppe
Pignatello
Avola dalla preistoria
al duemila
2008, pagine
784, ill.,
€ 26,00
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Salvatore Di Pietro, La valle dell'ozio - Racconti, 2008, pp. 176, (Collana MNEME n. 21), € 13,00
La Valle dell’ozio non è un luogo della Terra rintracciabile su una qualsivoglia mappa geografica; se così fosse, sarebbe stato sufficiente pubblicarne le coordinate. Si tratta invece dello spiazzo più o meno ampio, dello spazio mentale più o meno piccolo, che ognuno di noi può trovare nel suo atlante psichico personale.
Nella Valle dell’ozio si scrivono soltanto racconti brevi, proprio come questa prefazione, perché chi ozia non può impegnarsi per troppo tempo in lunghe meditazioni o lasciarsi andare a interminabili disquisizioni che impegnano e affaticano il cervello.
Tuttavia, tra i vari racconti se ne trova qualcuno che è meno breve degli altri. Forse è stato scritto in un momento di non ozio in cui la mente ha lavorato più alacremente del solito, o forse è nato perché si sono messe assieme le innumerevoli piccole idee accumulate nei tanti brevi momenti di dolce far nulla che contribuiscono a riempire e a dare un senso alla nostra esistenza.
Salvatore Di
Pietro |
Salvatore
Di Pietro, I
perché del nostro dialetto. Storia linguistica e sociale della Sicilia,
con annessa grammatica dialettale avolese e netina (Collana
''MNEME''
n. 17, Libreria Editrice Urso), pagine 208,
€ 18,00 – ISBN 978-88-98381-93-7
[...]Il presente lavoro è il frutto
di anni di osservazioni, di ricerche, di annotazioni, di semplici intuizioni e
di domande rimaste senza risposta.
Lidea di una storia linguistica della
Sicilia non è certamente originale, tuttavia si rende necessaria per meglio
osservare le linee evolutive del dialetto siciliano. Esso, difatti, ha subito
le influenze degli idiomi di numerosi popoli, ha recepito le novità linguistiche
provenienti dagli emigrati ritornati sullisola, ha soggiaciuto agli adattamenti
semantici impostigli dal gergo mafioso ed è stato spesso vituperato e messo
al bando dalla scuola...
dalla
Prefazione di
Salvatore Di
Pietro |
Quando
la poesia è questione di... «Momenti»
dal quotidiano "LA
SICILIA" del 9 ottobre 2005
«Momenti di poesia» è il titolo
di una breve raccolta di poesie, che segna l'esordio di una giovanissima, Graziana
Scaffidi, di appena dieci anni, alunna della scuola elementare Largo Sicilia.
Il libro, compreso nella nuova collana intitolata «Opera prima-Poesie Ragazzi»
della editrice Urso, rappresenta una novità in assoluto perché mai un editore
ha fatto scelta migliore che far pubblicare una raccolta di poesie scritte da
una bambina.
Il progetto ha caratteristiche inusuali da ogni punto di vista,
la presentazione, infatti, è stata affidata a Martino Miucci, anche lui scolaro
di quinta classe elementare così come la copertina sulla quale è riportato un
disegno a pastelli della stessa Graziana.
La piccola autrice sa esprimere
con la sensibilità e l'innocenza di una bambina, non senza quella severità e logica
ferrea tipica dell'età, temi importanti, spesso ingombranti come la guerra e la
pace. I sentimenti d'amore che la ispirano riesce ad esternarli «con semplicità
e convinzione» come afferma Martino Miucci il quale ha colto nel libro di Graziana
un filone particolare che lo caratterizza rispetto agli altri, «un pensiero particolare
dedicato alla donna, alla mamma e al papà». Graziana ha partecipato a numerosi
concorsi letterari per ragazzi ottenendo diversi riconoscimenti. Il progetto promosso
dall'editore Urso, che ormai si distingue nell'ambito della piccola editoria in
considerazione non solo del numero delle pubblicazioni annue, ma anche della qualità
delle opere da lui curate e date alla stampa, rappresenta una scelta coraggiosa.
La sua è una svolta importante dettata da quella sensibilità verso i ragazzi
che sempre ha contraddistinto il suo lavoro. E' stato lui ad ideare una pagina,
all'interno del suo sito web, interamente dedicata ai giovani scrittori.
Gabriella
Tiralongo
Graziana
Scaffidi, Momenti
di poesia, 2005,
pp. 48,
€ 7,00,
(Libreria
Editrice Urso - Collana ''Opera
prima - poesia ragazzi'' n. 8)
Graziana
Scaffidi in questo libro di poesie esprime sentimenti damore, damicizia
e di pace, e lo fa con semplicità e convinzione. Gli argomenti che tratta
sono di grande valore umano: la famiglia, e con essa un pensiero particolare è
dedicato alla donna, alla mamma ed al papà, la guerra che ormai da molto
tempo caratterizza il mondo e, soprattutto, i rapporti tra gli uomini, lera
consumistica presente in questi ultimi anni, che ha fatto della Terra da paradiso
terrestre a luogo quasi invivibile per via del forte inquinamento che essa ha
dovuto subire nel corso degli anni proprio per lopera ingrata delluomo.
dalla
PRESENTAZIONE di Martino Miucci (classe 5ª A Scuola Primaria II Circolo
Avola) |
Corrado Bono |
Collana
OPERA PRIMA
Corrado Bono, Frammenti di luce, 2004,
8°, pp. 60, € 7,00 DALLA
QUARTA DI COPERTINA Riteniamo opportuno dover ringraziare
Corrado per questa novella epifania di parole, storicamente inglobate, sotto veste
poetica, nel cinquantunesimo libro della nostra casa editrice, in questa collana
intitolata Opera prima.
Le sue poesie, che qui abbiamo raccolto,
sanno esprimere con gioia e con serenità il credo in valori che il nostro
amico poeta scriverebbe con tutte le lettere al maiuscolo, valori che sono, poi,
la migliore tradizione culturale e di vita di quanti, sensibili e speranzosi,
vivono in questo mondo.
Non possiamo che rispettare questa, e anche ogni
altra, visione del mondo nel nostro intendere con flessibilità la letteratura
e la complessità della vita.
Noi che siamo impegnati nei vari mitici
incontri diurni (e anche notturni), noi che riusciamo a creare eventi significativi
di costante promozione umana, confortati, sempre, dal sostegno dei numerosi, che
ci seguono anche attraverso la virtuosità delle nuove comunicazioni,
siamo sempre accompagnati dai contributi poetici di Corrado.
Nellaugurare
una larga diffusione e lettura di questo libro, auspichiamo ulteriori manifestazioni
e rivelazioni di grazie e di gioie a Corrado e ad altri coraggiosi quanto lui
nel guardare con un occhio sempre diverso, da poeta, questo mondo che comunque
ci appartiene.
Un pizzico di sana follia ci guiderà e ci aiuterà,
obbligatoriamente, in questo gioco quotidiano, che potrebbe essere la cosa più
seria della vita.
Le illuminazioni, poi, di cui abbiamo tutti tanto bisogno,
coi loro Frammenti di luce, e le loro apparenti casualità, non possono
che far bene a quanti di noi sono in cammino, ora, e da sempre, nellarco-baleno
della vita.
Francesco Urso
Libraio Editore in Avola
Carmela
Monteleone Schegge
di un copione ingabbiato, (Libreria Editrice Urso, Collana Araba Fenice
n.21), Avola agosto 2005, pagine 64, € 8,50
Nel
teatro della mia mesta vita
non riesco a gestire il dramma
che popola
limmenso tendone.
Ignara del prossimo ruolo da svolgere
mi muovo
lentamente e intimorita
che la strada intrapresa
sia solo piena dassurde
bestialità
o addirittura inutile.
Schivo i colpi meschini del nemico
come meglio sa fare il mio essere
e traccio un linguaggio restìo
forse larchetipo di un archivio
impolverato, sperduto, rinnegato
che nessuno mai toccherà.
Il tendone è pieno di polvere.
Quanti attori come me popolano la vita?
Carmela
Monteleone La
nuova via delleditoria siciliana passa per Avola. Ciccio Urso, gentiluomo
avolese-netino e libraio dell'esagono mi ha presentato Carmela Monteleone quasi
per caso, durante una mia fugace apparizione in piazza. "Scrive, sai?,
mi aveva detto durante l'uggia di un lontano mese d'inverno, evidentemente compiaciuto
di questa sua indiscutibile funzione di "talent-scout" letterario. Poi
una sera mi telefona Carmela, chiedendomi scusa per il disturbo: Potrei
farle leggere qualcosa?. Da quel momento è nata una vera e propria
collaborazione letteraria, ma si potrebbe meglio dire un approfondimento delle
tematiche della sofferenza, del patire di ogni giorno.
Carmela Monteleone
sposa il suo disagio di vivere e lo porge garbatamente allattenzione degli
"altri", per fornire una chiave di lettura che faccia luce sulla esistenza
di ciascuno di noi. A una prima analisi potrebbe apparire un pensiero pessimista,
privo di luce. Ma bisogna scavare. È un po' come imbattersi in quei "Lied"
di Mahler che di primo acchito non coinvolgono l'ascoltatore, per poi rendersi
conto che la luminosità che sprigionano è fruibile, vera, scevra
da additivi emozionali.
La scrittrice definisce la vita come "un immenso
tendone", quasi fosse un circo dove ciascuno recita il proprio ruolo, bestia
o domatore che esso sia. Dietro il nylon della tenda, la paura di vivere, materica,
che si scontra con un'anima ferita, ma sempre disponibile a riprendere il volo.
Sottofondo a tutte le liriche, c'è il "basso continuo" di una
composizione orchestrale incisiva, la mancanza dei propri cari. L'umana carenza
di affetti stride col percorso quotidiano, pur dissolvendosi nei gioiosi momenti
vissuti con i propri nipoti e la particolare predilezione per il proprio fratello,
sempre prodigo di aiuto.
Poi l'invito al silenzio, per rompere un frastuono
fatto di "parole inutili".
L'autrice dispone abilmente le tessere
del mosaico della vita, malgrado la passione" offertale dai suoi dolori
sia forte. C'è un progetto di fondo, razionale, inequivocabile, che la
spinge ad appellarsi a un mondo, illusorio sì, ma nel quale deve pur esserci
qualcuno pronto a bloccare la caduta libera di chi soffre. Le pagine sono intrise
di sincero realismo: "Esco da casa/ e indosso la maschera/ che regala a chi
m'incontra/ il volto del sorriso. Rincaso/ e appendo la maschera a un chiodo/
Mi specchio/ C'è il mio vero volto/pallido/cupo/fragile".
Carmela
fornisce l'unica chiave di lettura gestibile in un'esistenza sempre più
complessa da decifrare: accettarsi. Accettare se stessi perché non è
stato ancora inventato, anche se una società spietata e avida di materia
indurrebbe a pensare il contrario, "un microchip a forma di cuore che si
possa programmare a proprio piacimento", come se si cambiasse un canale per
sfuggire alla pesantezza della quotidianità.
La scrittrice-poetessa
esterna dubbi, consegna frammenti da conservare nell'intimo della propria anima,
spinge alla autoanalisi attraverso la forza di ogni parola. E riesce a farlo
anche quando il tracciato autobiografico s'inerpica lungo la mulattiera di quelle
storie comuni incontrate in un ospedale, in compagnia del proprio male, sperando
che la vita non possa e non debba essere "una partita persa fin dall'inizio".
Roberto
Rubino | |
Paolo Rizza | Anonimo,
Due danze per liuto. Trascrizione in
notazione moderna di Paolo Rizza,(Libreria Editrice Urso, Collana Euterpe
n. 1, 2004, 8°, € 2,00)
Il
termine revisione è indicato come l'insieme degli interventi rivolti affinché
un testo musicale antico possa adeguarsi alle convenzioni grafiche e alla prassi
di una esecuzione moderna. Il termine trascrizione: procedimento secondo il quale
si riportano in notazione corrente musiche scritte con antichi sistemi (neumi.intavolature)
adottando le diverse chiavi di interpretazione che la paleografia musicale ci
offre. Fatta questa breve premessa, mi è caro ribadire che spesso la trasposizione
sul nostro strumento di brani concepiti per altri strumenti e addirittura più
antichi della chitarra, comporta il più delle volte delle notevoli difficoltà,
sia per ciò che riguarda il movimento delle parti (voci), sia per quella
che viene definita ad una adeguata diteggiatura. L'autore, in questi lavori ha
certamente considerato e vagliato tali problemi creando quell'osmosi necessaria
che rende da una parte il rispetto del testo originario e dall'altra la consapevolezza
di una esecuzione sul "nuovo" strumento.
S. Daniele Pidone |
Venerando
Argentino, Le mie poesie, 2004,
8°, pp. 50, € 7,00 (Collana OPERA PRIMA N. 1)
C'è
un tempo giusto per ogni cosa (anche se giustamente "il tempo non esiste")
e Venerando ritiene di aver tentato fino ad ora tutte le strade della scrittura,
ma non la più giusta; allora vuole scommettere con la carta stampata, perché
(non vi pare che sia così?), un libro è sempre un libro. Venerando
però ricorda anche, che tiene sempre a mente le sue poesie e, se volete,
ve le può recitare quando volete, come facevano i poeti di una volta. Oggi,
con la concretizzazione del suo più grande sogno, la pubblicazione delle
sue poesie, davanti a lui si apre l'infinito.
Francesco
Urso
Libraio Editore
Io
sono un mosaico
formato da mille pezzi
e in altri mille mosaici
c'è
un pezzo del mio mosaico.
Venerando Argentino |
Stella
Giovanni, Una Vita. Opere (1989-2003), Libreria Editrice Urso, Collana Omnia 1),
pagine 1321, € 22,00 – 978-88-6954-256-5
Dalla
INTRODUZIONE di Salvatore Martorana
[...]Avrà certamente un posto in una rassegna dell'attività
letteraria della seconda metà del XX secolo Giovanni Stella, la cui opera,
quale a tutt'oggi risulta, si raccoglie nel presente macrotesto. Questo offre
il vantaggio al lettore di oggi e di domani di leggere l'opera come è stata
data alle stampe dall'autore stesso, e di situarne le singole parti al posto a
ciascuna pertinente nella successione cronologica, sì da poterne cogliere
l'iter compositivo in uno all'evoluzione e alla maturazione tematica e stilistica.
Questa è la ratio che guida il presente lavoro di presentazione che prescinde
dalla distinzione fra prosa e versi per privilegiare, appunto, le fasi dell'estrinsecazione
del mondo interiore dell'A. Altro vantaggio di notevole importanza è dato
dalla possibilità di individuare, con approssimazione molto vicina alla
realtà, la data di inizio della produzione di G. Stella, stante che riferimenti
temporali quasi precisi si leggono fra le pagine stesse dell'A. il quale nell'Indice
della prima raccolta di versi - Miraggi - indica la data di composizione dei primi
componimenti: 1967-1968. |
Turi
Golino, Polvere di stelle, 1998, 8°, pp. 160, ill., €
14,98 |
TURI
GOLINO
Nasce 78 anni fa a Palazzolo Acreide, un piccolo comune siciliano
fondato dai greci. La sua avventura nel mondo della musica leggera inizia nella
Banda di Avola. Qui ha modo di studiare e di imparare a suonare la tromba. A soli
14 anni è il più giovane solista. Nel 1935 la Banda di Avola partecipa
a Roma a un concerto di Mascagni e il giovane Golino si esibisce davanti al duce
e al re. Ma la straordinaria favola inizia nell'immediato dopoguerra, quando Nuto
Navarrini gli offre una scrittura nella sua compagnia di rivista. Con Navarrini
realizza spettacoli a Venezia,a Milano e, nell'inverno del '47 a Torino dove debuttano
al Parco Michelotti. Nasce, quel giorno, un lungo matrimonio fra Golino e la città
della Mole. Lascia la compagnia di Navarrini per entrare nell'orchestra del maestro
Cinico Angelini, con il quale instaura un rapporto di grande e sincera amicizia.
Nell'85, quando scompare, la bacchetta d'oro e il violino del grande aestro vengono
consegnati a Golino con tutti gli onori. La cerimonia è presentata da Nunzio
Filogamo e viene trasmessa dalla Rai. Dal 1955 gestisce in proprio il locale da
ballo Hoiiywood Danze, che nel 1970 trasforma in Du Parc. L'apice della carriera
lo raggiunge nel 1971 con la canzone "Guarda", motivo più gettonato
dell'anno, che vince il "Juke-box d'oro". In seguito partecipa a numerosi
festival e rassegne musicali e nel 1983 approda con la sua orchestra a "Domenica
in...". Oggi il maestro Golino continua a gestire l'ormai storico Du Parc
Music-Hall di Torino. (dalla
quarta di copertina) |
Don
Fortunato Di Noto - Domenico Formica, Dalla parte dei bambini, 2002,
8°, pp. 154, € 13,50 |
«Il
silenzio e il sonno della ragione sono l'acqua di coltura dei mostri. Il silenzio,
non mi stancherò mai di ripeterlo, è ciò che permette ai
pedorili di vincere. Mentre si prepara un convegno o si mette a punto un procedimento
legislativo, migliaia di bambini continuano a morire nelle mani dei criminali.
Ma non cercare di tirare fuori almeno un bambino dall'inferno equivale a una sconfitta.
Ci proveremo nei giorni, nei mesi e negli anni a venire. Avremo bisogno dell'aiuto
di tutti. Forse, non abbiamo fatto niente, ancora, di risolutivo. Solo un piccolo
passo, qualcosa perché i nostri figli domani si sentano un po' meno soli
e possano salire nuovamente sull'arcobaleno della vita.» |
Paolo Fugali,
New age e religione universale, 2001, 8°, pp. 96, € 7,75 |
Dalla
quarta di copertina Paolo
Fugali è nato ad Avola (SR) ed è residente ad Ispica (RG) sin dal
1983. Ha conseguito la Maturità Magistrale nel 1969 presso l'Istituto Magistrale
"M. Raeli" di Noto (SR) e recentemente si è iscritto in Giurisprudenza
presso l'Università di Catania. Attento osservatore del comportamento umano,
ha dovuto prendere atto, con profondo rammarico, dell'impossibilità che
l'Etica delle religioni dogmatiche tradizionali possa riuscire a migliorare i
rapporti umani. Tale convinzione è andata crescendo in relazione "all'escalation"
della persecuzione e della violazione dei diritti umani di cui è bersaglio
sin dal 1983 da parte di alcuni politici di Ispica, da parte di alcuni politici
dell'amministrazione provinciale e regionale, e recentemente da parte di alcuni
organi istituzionali provinciali del governo. In "New Age e Religione Universale"
egli ha tracciato i principi ispiratori della "Religione Universale",
autodefinendosi primo "Messaggero dell'Arca"e neo fondatore dell'A.R.U.
(Associazione Religione Universale).
Paolo Fugali ha fondato anche l'A.VI.A.PO
(Associazione Vittime Abusi di Potere), una luce di speranza per i perseguitati
dai partiti di potere. Fra i suoi scritti è d'obbligo annoverare una raccolta
di racconti dal titolo 'I Racconti del Cavolo", una commedia dal titolo "Questo
matrimonio s'ha da fare" ed altri che sono in gestazione.
Paolo Fugali
è un operatore Reiki e pratica lo yoga.
In copertina: il simbolo del
Tao. Il Tao è una persona che
corre lungo un sentiero. |
Sebastiano Burgaretta, Lopera delluomo a Cava Grande del
Cassibile, 1992, 8°, pp. 240, ill., € 25,00 |
descrizione:
Sebastiano
Burgaretta dipinge il territorio del Cassibile, attraverso essenziali
segni di storia e di vita: è così dal fare dei Siculi, ai tempi
a noi più recenti. Al centro, l'intero bacino della Cava Grande, punteggiato
da grotte (Grotta Giovanna, Grotta Perciata, Grotta del Serpente, ecc.); e, in
tal sito, vari trappeti, una conceria, i tanti mulini, i depositi per le derrate
(maiazzé), i fienili (pagghialora), gli edifici sacri (le cappelle campestri),
le fornaci (carcara), le case, e così via.
Con mappa della riserva
realizzata dal geologo Salvatore Grande. |
Corrado Tiralongo, Fissazzioni - Poesie dialettali
, 2001, 8°, pp. 112, € 7,75
|
descrizione: Corrado
Tiralongo pubblicò il suo primo libro nel 1994 col titolo Lu me
passatempu, in tiratura di stampa limitata. Perché titolare Fissazzioni
questo secondo volume di poesie pubblicato ora da noi? Secondo Salvatore Salemi,
che ha curato la prefazione a questo ultimo libro, il titolo si ricollega al primo
libro, nel senso che l'interesse per la poesia, se prima ha costituito per l'autore
un modo per trascorrere piacevolmente il tempo libero che gli si offriva tra gli
impegni di lavoro alla fine, con l'età del pensionamento, con maggior disponibilità
di tempo, la meditazione e l'eplorazione delle pieghe più recondite dell'anima
sono state al massimo dell'attività del nostro autore, come una fissazione.
Corrado Tiralongo è nato ad Avola nel 1932. Vissuto per motivi di lavoro
lontano da Avola per circa vent'anni, vi è tornato nel 1975 e, da allora,
vi dimora abitualmente. Ha ottenuto due riconoscimenti per composizioni poetiche
in dialetto siciliano: Premio "Il Circolo - Città di Avola" 1994,
5° posto; Premio "Pino Motta" 1995, 2° posto ex aequo.
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Di Giorgio Teocrito, Un pugno di case, 1973, 8°, pp. 184, € 8,50 |
descrizione: "La
cittadina di Avola come personaggio: una spassosa Sicilia senza delitti d'onore,
senza mafia, fuori degli abusati schemi della narrativa e del cinema". Così
sulla quarta di copertina di questo libro pubblicato nel 1973 a Roma da Teocrito
Di Giorgio presso la Casa Editrice Trevi, poco prima di morire e poco prima che
la stessa casa editrice uscisse dal mercato. Noi, a quell'epoca, prevedendo la
crisi ddi questa Casa Editrice romana acquistammo tutta la tiratura dell'opera,
che, pertanto, è disponibile solo da noi, in esclusiva.
In questi libro
sono riferimenti evidenti alla Avola tra l'inizio e la metà del Novecento
appena concluso. Lettura gradevole da consigliare a chiunque. Con questo libro
si può dire che si è aperta una fase di ripensamento della storia
di una città attraverso la narrativa. Successivamente, con esiti altrettanto
positivi, altri autori (Giuseppe Schirinà, Sebastiano Martorana, Nino Muccio, ecc.) hanno
percorso la medesima strada. | |